Festiva di Cannes 2014
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Cannes: Palma d'oro a Winter Sleep. Alice Rohrwacher vince il Grand Prix

Le meraviglie ottiene l'ambito premio, ma la Palma è turca. Timothy Spall e Julianne Moore migliori attori

Le meraviglie

24.05.2014 - Autore: Marco Triolo e Pierpaolo Festa
È turca la Palma d'Oro 2014: Nuri Bilge Ceylan vince il Festival di Cannes con Winter Sleep. Un film difficile – lungo, dal ritmo lento e lontano da ogni forma di narrazione convenzionale – che però non ha mancato di conquistare i giurati e la critica, che lo ha definito in massa “chekhoviano”. Il regista ritira il premio dalle mani di Quentin Tarantino e Uma Thurman, nel centesimo anniversario del cinema turco. Una coincidenza che rende questa vittoria ancora più speciale, soprattutto per un regista che è stato nominato già quattro volte alla Palma d'Oro in passato.

Le meraviglie di Alice Rohrwacher intasca invece il secondo premio più importante del festival: il Grand Prix. Consegna il premio Sophia Loren, in un momento che ricorda molto la vittoria dell'Oscar di Roberto Benigni. La Loren esordisce lodando il “signore con gli occhiali da sole sul poster”, ovver Marcello Mastroianni, e il Festival che “è sempre importantissimo e necessario, essenziale per i registi e gli innamorati del cinema in tutto il mondo. Cannes è grande”.

La Rohrwacher, visibilmente emozionata, ringrazia “il Festival di Cannes e Thierry Fremaux per avermi fatto venire qui”, la giuria “per avermi fatto tornare” e “la mia famiglia, Alba e il mio babbo”. E continua: “Voglio ringraziare tutte le belle persone con cui ho fatto il film. Durante la lavorazione ogni tanto ci hanno pizzicato delle api, e si è sparsa la voce che se ti pizzicano le api da vecchio non ti vengono i reumatismi”. “Speriamo dunque che questa cosa porta bene per il futuro”, conclude. Qui la nostra recensione.

La serata si è aperta con l'intervento del presidente Gilles Jacob, che ha consegnato il premio Camera d'Or all'opera prima: vince Party Girl di Marie Amachoukeli-Barsacq, Claire Burger e Samuel Theis (che ha vinto anche un premio nella sezione Un Certain Regard). Si è passati poi al premio per l'interpretazione maschile, consegnato da Monica Bellucci a Timothy Spall, eccezionale protagonista di Mr. Turner di Mike Leigh (qui la nostra recensione, qui l'intervista al regista). “Quattro ore fa mi trovato in Olanda, sulla mia barca. Mi ero preparato un discorso, ce l'ho sul telefonino”. A quel punto, l'attore estrae il cellulare e inizia a leggere, ma il telefono fa interferenza con il microfono. Spall è emozionato ma prende la cosa con leggerezza, e in sala si ride molto. “La collaborazione con Mike Leigh dura da trent'anni. Ne sono fiero. Devo tutto a lui, più che a me stesso. quando Mike ha vinto la palma d'oro per Segreti e bugie io mi ero ammalato di Leucemia. Ero in chemioterapia 15 anni fa”. E conclude: “Dedico questo premio alla mia adorabile moglie che mi ha sopportato tutti questi anni”. Grande assente Julianne Moore, che vince come migliore attrice per Maps to the Stars (la recensione). Ritira il premio lo sceneggiatore del film di Cronenberg, Bruce Wagner, che esulta: “Viva Los Angeles, viva Cronenberg, viva Julianne Moore e viva la Francia”.

Il premio per la regia va a Bennett Miller per il dramma sportivo Foxcatcher, mentre quello per la sceneggiatura a Oleg Negin e Andrey Zvyagintsev per il russo Leviathan. Infine, Daniel Bruhl è salito sul palco per consegnare il Premio della Giuria a Xavier Dolan per Mommy (la recensione), ex aequo con Adieu au langage di Jean-Luc Godard. Il giovane e il vecchio premiati insieme. Dolan piange: “Il primo film che ho studiato è stato Lezioni di piano. Ha definito la mia vita e la mia carriera”. Il regista abbraccia la presidente della giuria, Jane Campion, è suggella così una serata che ha visto premiati autori e attori da tutto il mondo. A seguire, l'elenco completo dei vincitori. Qui trovate invece i vincitori di Un Certain Regard.

Palma d'Oro
Winter Sleep (Kis Uykusu) di Nuri Bilge Ceylan

Grand Prix
Le meraviglie di Alice Rohrwacher

Premio della Giuria
Ex aequo: Mommy di Xavier Dolan e Adieu au Langage di Jean-Luc Godard

Premio all'interpretazione femminile
Julianne Moore – Maps to the Stars

Premio all'interpretazione maschile
Timothy Spall – Mr. Turner

Premio alla regia
Bennett miller – Foxcatcher

Premio alla sceneggiatura
Oleg Negin e Andrey Zvyagintsev – Leviathan

Palma d'Oro al cortometraggio
Leidi di Simon Mesa Soto

Altri premi.

Semaine de la Critique

Nespresso Grand Prize
The Tribe di Miroslav Slaboshpytskiy

France 4 Visionary Award
The Tribe di Miroslav Slaboshpytskiy
 
SACD Award
Hope di Boris Lojkine

Sony CineAlta Discovery Award for Short Film
Young Lions of Gypsy di Jonas Carpignano

Canal+ Award
Crocodile di  Gäelle Denis

Gan Foundation Support for Distribution Award
The Tribe di Miroslav Slaboshpytskiy

Quinzaine des Realisateurs

Art Cinema Award
Love at First Fight di Thomas Cailley

SACD Prize
Love at First Fight di Thomas Cailley

Europa Cinemas Award
Love at First Fight di Thomas Cailley

Premio Illy per il cortometraggio
Heartless di Nara Normande e Tião

Menzione speciale
It Can Pass Through the Wall by Radu Jude

Premi FIPRESCI

Concorso
Winter Sleep di Nuri Bilge Ceylan

Un Certain Regard
Jauja di Lisandro Alonso

Sezioni parallele
Love at First Fight di Thomas Cailley

Premio della giuria ecumenica
Timbuktu by Abderrahmane Sissako