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Hollywood ricorda Philip Seymour Hoffman

George Clooney, Tom Hanks e tanti altri esprimono il cordoglio sulla rete

The Master - Philip Seymour Hoffman

03.02.2014 - Autore: Marco Triolo
Il grande Lebowski, Magnolia, Quasi famosi, La 25a ora, Truman Capote, Onora il padre e la madre, The Master. Sarebbe sufficiente questa manciata di titoli per nominare Philip Seymour Hoffman “uno dei più grandi attori della sua generazione”. Il fatto è che ce ne sono molti altri, come Happiness, I Love Radio Rock, o la sua unica regia Jack Goes Boating. Insomma, che Hoffman fosse un gigante lo sanno anche i sassi, che la sua morte sia stata improvvisa e straziante è innegabile. L'intera Hollywood si è mobilitata attraverso i mezzi di comunicazione per partecipare al cordoglio e spendere due parole sull'attore o stringersi intorno alla sua famiglia (la compagna Mimi O'Donnell e i tre figli).

“Mi sento così fortunata ad aver conosciuto e lavorato con lo straordinario Philip Seymour Hoffman, sono profondamente rattristata dalla sua scomparsa. I miei pensieri e le mie condoglianze vanno alla sua famiglia”. Parole di Julianne Moore, che con Hoffman ha lavorato tante volte, in Boogie Nights, Magnolia, Lebowski e anche in Hunger Games: Il canto della rivolta, che si sta girando e che l'attore non ha fatto in tempo a completare. La Moore si è sentita in dovere di rilasciare un comunicato, così come ha fatto Tom Hanks, che con Hoffman ha recitato in La guerra di Charlie Wilson: “Questo è un giorno orribile per chi ha lavorato con Philip. Era un talento gigantesco”.



Illustri contributi anche da Jeff Bridges e George Clooney. Il primo era con lui in Lebowski: “Sono scioccato e triste nell'apprendere della morte di Philip Seymour Hoffman. Mi sono divertito a lavorare con lui a Il grande Lebowski. Era un ragazzo fantastico, pieno di talento, un vero tesoro”. Il secondo lo ha diretto e affiancato in Le idi di marzo: “Non ci sono parole, è semplicemente terribile”. “Una tragedia perdere un attore di supremo talento come Philip Seymour Hoffman – il commento di Kevin Spacey – Una perdita indicibile per cinema, teatro e per tutti coloro che lo conoscevano”.

Hoffman aveva vinto un solo Oscar per Truman Capote – A sangue freddo, ma era stato nominato altre tre volte, per La guerra di Charlie Wilson, Il dubbio e The Master, grazie a cui vinse la Coppa Volpi a Venezia ex aequo con Joaquin Phoenix. Al momento, era impegnato sul set di Hunger Games: Il canto della rivolta, capitolo finale della saga tratta dai romanzi di Suzanne Collins. Purtroppo, aveva completato solo le riprese della prima parte. “Le parole non possono esprimere la perdita devastante che stiamo affrontando – hanno dichiarato in un comunicato il regista Francis Lawrence, la star Jennifer Lawrence, Suzanne Collins e i produttori Nina Jacobson e Jon Kilik – Philip era una persona stupenda e un talento eccezionale, e i nostri cuori sono a pezzi”.



“Caro Philip – scrive su Twitter Jim Carrey – un'anima stupenda. Per i più sensibili tra noi il rumore può essere eccessivo. Dio di benedica”. Ben Stiller, che con lui ha interpretato E alla fine arriva Polly, scrive: “Che perdita enorme. Un attore brillante e una persona affettuosa, generosa e umile”. Val Kilmer e Russell Brand approfittano dello sfortunato evento per un monito sull'uso delle droghe. “Un giorno triste, Philip Seymour Hoffman è morto di overdose – ha scritto il primo – La dipendenza nasce dal bisogno di sfuggire al dolore dell'esistenza. Una battaglia che combattiamo tutti, ma le droghe non aiutano mai”. “Prego per la sua famiglia – il commento di Brand – La dipendenza uccide, spero che chiunque ne abbia bisogno possa accedere all'assistenza”.

Infine, Nick Frost, che insieme a Hoffman ha fatto parte della ciurma di I Love Radio Rock, lo ricorda così: “Sono distrutto. Phil faceva sembrare tutto facile. Era un vero gentleman. Sono onorato di averlo visto lavorare”.