Cannes 2018, ecco la giuria di Cate Blanchett

Cate Blanchett sarà la presidente di giuria della settantunesima edizione del Festival di Cannes. La quarantottenne attrice australiana raccoglierà l'eredità di Pedro Almodóvar, presidente nel 2017, l'anno in cui la Palma d'oro è andata a The Square di Ruben Östlund.
 

"Sono stata a Cannes in diverse vesti nel corso degli anni: sono stata un'attrice, una produttrice, sono stata al mercato del cinema, ai gala e ho partecipato ai film in Concorso - ha detto la Blanchett - ma non ci sono mai stata per il puro piacere di guardare in abbondanza i film ospitati da questo grande festival". L'ultima donna presidente di giuria sulla Croisette è stata Jane Campion nel 2014. Prima di lei ricordiamo anche Isabelle Huppert nel 2009 e Liv Ullman nel 2001. La prima donna presidente di giuria a Cannes è stata Olivia De Havilland nel 1965.

Chang Chen è uno dei volti più conosciuti del cineme cinese contemporaneo. Lo ricordiamo in film come La tigre e il dragone di Ang Lee (2000) e diretto da Wong Kar Wai in Happy Together (1997), 2046 (2004) e The Grandmaster (2013). Nel 2008 ha interpretato La battaglia dei tre regni, kolossal diretto da John Woo. Nel 2015 lo abbiamo visto in The Assassin, diretto da Hou Hsiao-hsien.  

Ava DuVernay è una cineasta impegnata a divulgare il lavoro degli afroamericani e delle donne nel cinema grazie alla sua compagnia chiamata ARRAY, creata nel 2010. Nel 2012 ha vinto il premio come miglior regista al Sundance Film Festival con Middle of Nowhere. Nel 2014 ha diretto il dramma Selma - La strada per la libertà. Due anni dopo ha realizzato il documentario 13TH. Il suo film più recente è il fantasy Nelle pieghe del tempo girato per la Disney nel 2017. 

 

Robert Guédiguian ha iniziato sin dagli anni Ottanta a dirigere film ambientati nella sua Marsiglia. Il suo primo grande successo è arrivato nel 1997 con Marius e Jeannette. Tra i suoi lavori ricordiamo anche Marie-Jo e i suoi 2 amori (2002), Le passeggiate al Campo di Marte (2004), Lady Jane (2008), Le nevi del Kilimangiaro (2011). Il suo film più recente è La casa sul mare. 

 

La più giovane di otto figli, Khadja Nin ha iniziato a studiare musica sin da bambina. Gli album che ha inciso sono un mix di musica pop occidentale e suoni africani e afro-cubani. Ha ottenuto il successo con Sambolera Mayi Son e con Ya, tributo a Nelson Mandela. 

 

Compirà trentatré anni il prossimo luglio, Léa Seydoux, uno dei volti più celebri del cinema francese (e internazionale). L'abbiamo conosciuta nel 2008 con La belle personne di Christophe Honoré. Nel 2011 è stata diretta da Woody Allen in Midnight in Paris. Due anni dopo è stata la musa di Kechiche con La vita di Adele, vincitore della Palma d'oro a Cannes. Sullo schermo la ricordiamo anche in Mission: Impossible - Protocollo fantasma (2011), Bond-Girl in 007 Spectre di Sam Mendes (2015), dark lady in The Lobster di Lanthimos (2015) e sorella minore del protagonista di E' solo la fine del mondo di Xavier Dolan (2016). 

Kristen Stewart ha ottenuto il successo mondiale grazie al ruolo di Bella Swan nella Twilight Saga (2008–12). Tra i suoi film ricordiamo anche Biancaneve e il cacciatore (2012), On the Road di Walter Salles (2012), Sils Maria (2014) e Personal Shopper (2016) diretti entrambi da Olivier Assayas. Sempre nel 2016 è stata la musa di Woody Allen con Café Society.

Regista sulla cresta dell'onda, il canadese Denis Villeneuve ha da poco diretto l'ottimo Blade Runner 2049. Il suo primo film, Un 32 août sur terre (1998), è stato proiettato al Festival di Cannes. Tra i suoi lavori ricordiamo anche Incendies (2010), Sicario (2015) e Arrival (2016).

Andreï Zvyagintsev è uno dei grandi nomi del cinema russo. Un regista che ha ottenuto riconoscimento internazionale vincendo premi come il Leone d'oro a Venezia con Il ritorno (2003) e ottenendo le nomination all'Oscar per Leviathan e Loveless. Quest'ultimo film ha anche vinto il premio della giuria al Festival di Cannes nel 2017.