Festival del cinema noir 2013
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Courmayeur 2013: il noir diventa specchio dei tempi

Tra favole oscure e storie di oggi: carta d'identità del festival valdostano

Lo Hobbit - Courmayeur 2013

09.12.2013 - Autore: Marco Triolo
All'inizio piccolo ma risoluto, poi, in ventitré anni, sempre più influente. Il Courmayeur Noir in Festival arriva quest'anno a superare un traguardo considerevole e lo fa con un programma che ne ribadisce gli intenti: “osservare, scomporre, mettere in dubbio e rintracciare le contraddizioni della società contemporanea attraverso una doppia lente d'indagine: quella di un genere narrativo che di volta in volta è diventato romanzo sociale, intrattenimento popolare, specchio scuro del tempo. E quella di una realtà che fin troppo spesso è stata anticipata e mostrata dall'arte e dall'invenzione”.

Lo fa con un programma che alterna grandi anteprime internazionali a film più piccoli, tra cui quelli nostrani, e una retrospettiva dedicata al cinema noir catalano di sicuro interesse per gli appassionati. Lo fa invitando ospiti come Dario Argento, Stefano Incerti, i Manetti Bros., Enzo D'Alò, per quanto riguarda il cinema, e Henning Mankell, vincitore dell'annuale premio Raymond Chandler, Assaf Gavron e Giancarlo De Cataldo per la sezione letteratura.



Tra i film presentati in anteprima, ci sono titoli di grande impatto come Devil's Knot – Fino a prova contraria, attesa cronaca dei delitti di West Memphis firmata da Atom Egoyan e interpretata da Colin Firth e Reese Witherspoon; The Counselor – Il procuratore, diretto da Ridley Scott, interpretato da Michael Fassbender e scritto da uno dei più grandi autori contemporanei, Cormac McCarthy; Lo Hobbit: La desolazione di Smaug, secondo capitolo della saga di Peter Jackson, che sarà appaiato con la versione extended del primo, Un viaggio inaspettato; Blind Detective, nuovo film del grandissimo regista di Hong Kong Johnnie To; Enemies, del regista di Prisoners Denis Villeneuve; Dom Hemingway, con un imbruttito Jude Law; e Piovono Polpette 2, anteprima dedicata ai più piccoli. Non deve stupire la presenza di titoli fantasy in un festival dedicato alle tinte fosche di letteratura e cinema. Come ci ha spiegato il direttore Giorgio Gosetti: “Nelle favole dell'antichità e nelle leggende, l'uomo esorcizza le paure attraverso il racconto. È il meccanismo base del thriller, che non è altro se non la risultanza adulta delle favole”.

L'Italia sarà presente con una manciata di titoli, tra cui Neve di Stefano Incerti, Vinodentro di Ferdinando Vicentini Orgnani, con Giovanna Mezzogiorno (entrambi in concorso) e La voce, opera prima di Augusto Zucchi interpretata da Rocco Papaleo (fuori concorso). Una presenza, quella italiana, che si sta facendo sentire sempre di più: “Ogni anno, tra la decina di titoli che ci vengono proposti dal nostro Paese, almeno quattro o cinque sono davvero interessanti”, ci ha detto Gosetti.



Il noir è uno stato dell´animo, un riflesso cangiante del tempo”, spiegano Gosetti e Marina Fabbri, co-direttori del festival. Il momento storico è difficile, la crisi si fa sentire e costringe a mettere la “frugalità” davanti a tutto. Ma, proprio per affrontare la crisi, “Sentiamo il bisogno di rimetterci in causa, di allargare i confini per poi ritornare all'essenza di questa narrazione del reale”. Il noir si fa specchio dei nostri tempi, vero e proprio romanzo sociale: “Mai come oggi narrare un disagio esistenziale e sociale ci sembra appropriato nel contesto di un mondo, un'epoca, una cultura che soffrono una crisi d'identità e di sistema forse radicale”.

Il XXIII Noir in Festival aprirà i battenti dal 10 dicembre. Film.it sarà in prima linea per raccontarvi i film, gli eventi e i dietro le quinte da Courmayeur, dove incontreremo anche tutti gli ospiti in arrivo!

Per saperne di più:
Il programma del Courmayeur Noir;
L'anteprima dello Hobbit con dichiarazioni di Giorgio Gosetti;
La nostra intervista a Giorgio Gosetti.