Le serie TV che ci hanno deluso e abbiamo abbandonato
Serie TV: dieci titoli che abbiamo lasciato (o quasi)
Dale "Barbie" Barbara batte i pugni contro la cupola che piompa su Chester's Mill nella prima puntata di Under the Dome. Uno show che poteva essere un evento. Non lo è stato.
Tante volte capita di innamorarci all'istante di serie televisive in grado di inchiodarci alla poltrona del salotto per tutto il tempo necessario. Altre volte invece quell'amore non scatta, altre ancora l'amore viene tradito da un improvviso calo di qualità.
Nelle foto che seguono esploriamo dieci serie televisivi che abbiamo abbandonato e le ragioni per cui lo abbiamo fatto. In realtà nove, più una amatissima che ha quasi rischiato di essere abbandonata...
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Gotham (2014)
Era uno degli eventi televisivi 2014, questo Gotham, lo show che racconta le prime imprese del giovane Gordon (futuro commissario) a caccia di criminali e gangster per le strade della città che un giorno sarà controllata da Batman. Da una parte una storia poliziesca, dall'altra un racconto legato con forza al mondo di Batman, ma tono realistico e visione fumettistica non si sposano in maniera solida in questa serie la cui prima stagione ci ha annoiato non poco.
Lo show continua a essere trasmesso: la terza stagione arriverà a partire da settembre.
Fear the Walking Dead (2015)
Non funziona bene come la serie originale. Questo è lo spinoff Fear the Walking Dead, arrivato alla seconda stagione (e presto ne avrà una terza) e ambientato nei primi giorni dell'apocalisse degli zombie. Una serie che brucia a fuoco lento raccontando dinamiche a cui siamo abituati dopo aver visto The Walking Dead. E nemmeno i protagonisti hanno il carisma di Rick & co.
Agents of S.H.I.E.L.D. (2013)
Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D. è una di quelle serie che ha ripreso fiato dopo la prima stagione. Peccato che quei primi episodi mostravano uno show fragile, in crisi di identità e con poco spettacolo. Doveva essere l'evento televisivo Marvel che avrebbe affiancato i kolossal cinematografici, si è rivelata una serie non per tutti, rivolta per lo più a una nicchia di aficionados.
American Horror Story: Hotel (2015)
La quarta stagione di American Horror Story, intitolata Hotel, vede l'uscita di scena di Jessica Lange e la promozione di Lady Gaga a protagonista. Si tratta di una serie "anthology" non collegata direttamente ai capitoli precedenti, nonostante gli attori siano tornati a interpretare ruoli diversi. Questa stagione è una delle più affascinanti a livello visivo, ma anche quella che necessita di un miglior lavoro di sceneggiatura: sono troppi i personaggi in scena, molti i dialoghi risibili e l'assenza della Lange si fa sentire costantemente.
Constantine (2014 - 2015)
Dopo il debole film con Keanu Reeves la serie Constantine prometteva fedeltà al personaggio creato da Alan Moore nei fumetti DC Vertigo, un "indagatore dell'incubo" adulto e molto più nella vena del nostro Dylan Dog, a partire dalla sua nazionalità inglese.
Tutti elementi rispettati nella serie, eppure la struttura schematica "monster of the week" e l'auto-censura tipica dei network americani non hanno permesso alla scorrettezza tipica di Constantine (che nei fumetti fuma e impreca) di venire a galla, affogandola nella noia del già visto.
Terminator: The Sarah Connor Chronicles (2008 - 2009)
E' andata avanti per trentuno episodi la serie Terminator: The Sarah Connor Chronicles, ma ne sono bastati una manciata per abbandonarla.
La saga di Terminator ha avuto tanti problemi a risorgere sul grande schermo con un quinto film che la ha definitivamente seppellita, purtroppo nemmeno questo tentativo di espanderla in TV ha funzionato. La serie ha cavalcato temi già trattati a fondo al cinema allargandoli ai tempi televisivi dove ha sfiorato più volte la noia ed esaurito presto la spinta.
Terra Nova (2011)
Doveva essere l'evento televisivo del 2011, Terra Nova, serie creata con il contributo di Steven Spielberg incentrata su dinosauri e viaggi nel tempo. Sulla carta una scommessa già vinta. Ma la serie è così deludente che se non fosse stata cancellata dopo appena una stagione la avremmo comunque abbandonata del tutto.
The Following (2013 - 2015)
Kevin Bacon a caccia del serial killer James Purefoy, fanatico di Edgar Allan Poe e in grado di manipolare i più deboli e trasformarli a loro volta in serial killer.
Lo schema interessante di The Following vince fino alla fine della prima stagione puntando su atmosfere cupe, una dose extra di violenza e sul carisma del protagonista Kevin Bacon. Peccato che la formula si ripeta all'infinito: è così che l'eroico poliziotto tormentato si fa scappare sempre i cattivi che finiscono puntualmente per ammazzargli un amico, un collega o un parente.
E' stata cancellata dopo tre stagioni.
Under the Dome (2013 - 2015)
Under the Dome, ovvero un'altra dimostrazione del fatto che adattare i capolavori di Stephen King è tutt'altro che una passeggiata.
La serie in questione ha la colpa di essere stata pensata per più stagioni, una miniserie invece sarebbe stata più efficace. A quella colpa si aggiungono alcune interpretazioni tutt'altro che convincenti (a eccezione del sempre perfetto Dean Norris), una sceneggiatura a tratti patetica e una noia mortale che si scatena dopo appena un paio di episodi.
E' stata cancellata alla fine della terza stagione.
The Walking Dead - Stagione 4 (2014)
C'è mancato un pelo, ma non la abbiamo abbandonata! La quarta stagione di The Walking Dead ci ha messo a dura prova. Si tratta ad oggi della più debole dell'intera serie.
I protagonisti si separano e vagano nei boschi in rotta per Terminus. Prima ancora ritroviamo Rick in versione "uomo pacifico" che ha messo da parte la sua pistola per passare le giornate a coltivare la terra all'interno della prigione.
La stagione ha i suoi bei momenti - a un certo punto rientra perfino il governatore in un paio di episodi - ma gira a vuoto in termini di creatività.
E' così che assistiamo a uno degli episodi peggiori della serie, quello interamente dedicato a Daryl e Beth; perfino l'uscita di scena del governatore è una delusione. Dal momento in cui lasciano la prigione, la pazienza dello spettatore viene messa a dura prova.