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Viggo Mortensen, Mourinho e il NO a Tarantino

L'attore racconta i due provini per Quentin e i motivi del 'gran rifiuto'

23.03.2015 - Autore: Mattia Pasquini
Il newyorkese Viggo Mortensen è sicuramente uno dei pochi attori a potersi 'vantare' di aver detto no a Quentin Tarantino, sempre che questo sia un motivo di orgoglio. Soprattutto considerate le due occasioni di lavorare insieme al regista di Django avute nella propria carriera. Questo e altro emerge da una interessante intervista rilasciata al magazine Grantland dall'attore, che trova anche lo spazio per descrivere i danni fatti da Jose Mourinho alla squadra e la tifoseria del Real Madrid durante la sua permanenza in Spagna…

Tutto nasce dalla possibilità di Mortensen di far parte della squadra del prossimo film di Tarantino, The Hateful Eight, magari proprio in virtù del suo personaggio - duro e violento - di La promessa dell'assassino, visto che all'epoca Quentin cercava proprio un 'capobanda spietato'. Possibilità sfumata, come si evince dalle notizie sul cast del film, che lo stesso interessato conferma, raccontandone la cause: "Per tutto lo scorso autunno ho viaggiato senza sosta. Ero su un aereo ogni due giorni per promuovere 'Jauja' e 'Loin des hommes', come da attore e produttore sapevo di dover fare perché i film avessero la possibilità di essere visti. Tarantino voleva che iniziassimo a girare alla fine dell'anno, provando prima, ma i miei piani semplicemente non non me lo consentivano. E questa è l'unica ragione per cui ho rinunciato".

"Sarebbe stato davvero divertente per me lavorare con lui - aggiunge Viggo, - credo sia davvero in gamba e simpatico. Non mi sono mai seduto a parlarci molto, sebbene facemmo un provino anche per 'Le Iene' all'epoca, come anche lui ha ricordato". Impossibile non volerne sapere di più, venendo fortunatamente accontentati: "Non so per quale dei personaggi - ricorda a questo punto l'attore, scavando nelle proprie memorie - forse l'audizione era per un paio di essi, fu divertente. Feci una scena interpretando un ispanico. Ricordo che era in un piccolo ufficio negli Studi della Fox, mi pare, e lessi con Harvey Keitel".

"Avrei voluto che questa volta andasse in porto, ma questo è quanto: o riesci a vederti in un film dall'inizio alla fine o è inutile", ha concluso l'interessato, che ora avrà solo un paio di altre occasioni per recuperare il tempo o le occasioni perdute, visto che il tanto agognato regista ha già annunciato che tra altri due film potrebbe lasciare la professione… Ovviamente, dopo l'otttavo, il suddetto The Hateful Eight, altro western che dopo aver rischiato il peggio per una strana fuga di notizie ha avuto il suo definitivo battesimo proprio la scorsa estate.


Fonte: Grantland