IT: il regista del film critica la miniserie anni '90

Andy Muschietti, il regista di It, ha qualcosa da dire sulla miniserie anni '90 e non farà piacere ai fan, quelli cresciuti con il Pennywise di Tim Curry a tormentare le loro notti. Nostalgia della paura, potremmo chiamarla, oppure nostalgia del trauma. Fatto sta che chi apprezza il romanzo originale di Stephen King sa che la miniserie TV non è assolutamente all'altezza del testo, e sarà d'accordo con Muschietti.

 

“Gran parte del pubblico non vede l'ora di vedere un buon adattamento – ha dichiarato il regista parlando con Variety – Ci sono bastian contrari. Questi tendono a essere le persone che sono fan della miniserie anziché del libro. Chi ha letto il libro, e lo ha capito, non stravede per la miniserie. Era una versione molto annacquata, non conteneva l'oscurità del romanzo. Non potevano fare una miniserie televisiva su un clown che si mangia i bambini”.

 

Muschietti ha pienamente ragione. È chiaro che la miniserie è rimasta impressa al pubblico dei più giovani soprattutto grazie alla performance di Curry, ma non ha niente a che spartire con la complessità del romanzo. Il fatto che il regista sia di questa opinione è un buon segno: It, il film, potrebbe essere effettivamente un degno adattamento. Soprattutto considerando che sarà in due parti, e non tenterà di comprimere la lunga storia in due ore.

 

Il regista ha anche spiegato la scelta di Bill Skarsgård nei panni dell'iconico clown Pennywise: “Volevo essere fedele all'essenza del personaggio. Sapevo che non volevo prendere la strada di Tim Curry. Bill Skarsgård ha attirato la mia attenzione. Il personaggio ha un atteggiamento infantile e dolce, ma c'è qualcosa di davvero fuori posto in lui. Bill ha questo equilibrio di fattori. Sa essere dolce e carino, ma anche piuttosto disturbante”.