NOTIZIE

Cannes 2018, le italiane e gli italiani attesi in Croisette

Due titoli in concorso per la Palma d'Oro, ma con Garrone, Golino e le Rohrwacher ci sarà anche Bellocchio al Festival francese.

30.04.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Non sarà stato l'exploit del 2015, ma poco ci manca! Quest'anno alla 71ª edizione del Festival di Cannes, in programma dall'8 al 19 maggio, saranno ben due i titoli italiani a concorrere per l'ambita Palma d'Oro, ma non si esaurirà solo nel concorso o nella cosiddetta Selezione Ufficiale al presenza dei nostri campioni, che anzi caratterizzeranno fortemente (con tre film!) l'importante sezione collaterale della Quinzaine Des Réalisateurs.

Impensabile non partire dai film di Alice Rohrwacher e Matteo Garrone, Lazzaro felice e Dogman, che saranno giudicati da Cate Blanchett e i suoi 'aiutanti', come anche non continuare con l'attesissima Euforia di Valeria Golino, magnifica presenza nella sempre sorprendente sezione dell'Un Certain Regard. Uscendo dalla Selezione Ufficiale (dove un altro conterraneo si annida tra i corti della Cinefondation), come detto, tra i film scelti per esser mostrati al pubblico del Theatre Croisette del JW Marriott spicca sicuramente il cortometraggio di Marco Bellocchio, senza nulla togliere al La strada dei Samouni di Stefano Savona e al Troppa grazia di Gianni Zanasi, che ha avuto l'onore di esser stato scelto come Film di Chiusura.

Dopo la sola presenza del pur premiato Fortunata di Sergio Castellitto e Jasmine Trinca l'anno scorso e le tante voci - dicerie e polemiche - sull'assenza del LORO di Paolo Sorrentino, sarà quindi una edizione molto interessante per i nostri colori. Film che seguiremo in terra straniera, per raccontarvene esiti e risultati, ma che intanto vi presentiamo:


Matteo Garrone
Dogman


Una delle storie più agghiaccianti della cronaca nera italiana, è quella di Pietro de Negri, divenuto tristemente famoso come 'Canaro della Magliana'… Nonostante la sua volontà di essere dimenticato, una volta scontata la propria pena (per il cruento omicidio dell'ex pugile dilettante Giancarlo Ricci), è invece il regista di Reality e Gomorra a riportare all'attenzione la sua storia 30 anni dopo. Impossibile perderlo, per la forza del tema e per la curiosità di vederne la lettura da parte di un cineasta unico come il romano.
USCITA: 17 maggio 2018

Alice Rohrwacher
Lazzaro Felice


Non c'è due senza tre, e dopo Corpo celeste (2011) e Le meraviglie (Grand Prix du Jury nel 2014) come non aspettarsi un altro grande film dalla regista di Fiesole. Al Festival di Cannes arriverà con la sorella - impegnata altrove - e con la signora Benigni, Nicoletta Braschi, protagonista di una storia di amicizia, bontà e 'decrescita felice'.
USCITA: 31 maggio 2018

Valeria Golino
Euforia


Il nostro film preferito dell'Un Certain Regard, almeno per ora. Valerio Mastandrea e Riccardo Scamarcio sono i fratelli protagonisti del nuovo film da regista dell'attrice napoletana, a cinque anni dal Miele ospitato nella stessa sezione. Grandi ritorni, sullo schermo e fuori, per un film dal cast talentoso e intelligente competato da Jasmine Trinca, Valentina Cervi e Isabella Ferrari.
USCITA: 2018

Gianni Zanasi
Troppa grazia


Non capita spesso di venir invitati come Film di Chiusura di una sezione "parallela" di pregio come la Quinzaine des Réalisateurs. Un ritorno anche per il regista modenese, dopo il Nella mischia dell'esordio, nel 1995, che stavolta si fa forte della presenza di Alba Rohrwacher nei panni della Lucia al centro del film: una geometra di 36 anni che vive da sola con sua figlia e che vedremo travolta da sensi di colpa, etica e misteriose annunciazioni...
USCITA: 22 novembre 2018

Stefano Savona
La strada dei Samouni


I Samouni sono una famiglia di sopravvissuti di Gaza alla quale il regista palermitano ha scelto di rendere omaggio, al loro coraggio e al loro dolore, in una storia che si presenta come secondo film italiano della sezione (evento più raro che altrove). Tra ricordi, immagini reali e le animazioni di Stefano Massi vedremo prendere vita davanti ai nostri occhi il dramma dell'operazione "Piombo fuso" e delle famiglie di as-Samouni e ad-Daya, tra le più falcidiate delle centinaia attaccate da Israele.

Marco Bellocchio
La lotta


Il fiume Trebbia in una giornata d’estate. Sulla riva opposta, in lontananza, una pattuglia di soldati nazisti, le armi in pugno, sono all’inseguimento di qualcuno. Tonino è il fuggiasco, un partigiano al quale non resta che tuffarsi nel fiume… che però lo riporterà alla sua vita reale. Pochi minuti sono sufficienti a un artista come Marco Bellocchio (dietro la macchina da prese e alla sceneggiatura) per raccontare una storia intensa e toccante, arricchita dalla fotografia di Daniele Ciprì e le musiche di Nicola Piovani.

Pier Lorenzo Pisano
Così in terra

Un altro corto, questa volta di un giovane autore, ospitato nella Cinefondation con il suo interessante saggio del Centro sperimentale di Cinematografia.