
La sezione fuori concorso vedrà altrettanti grossi nomi: c'è Ermanno Olmi con il suo “Il villaggio di cartone”, interpretato da Rutger Hauer e Alessandro Haber e incentrato su un prete in crisi dopo lo sgombero della parrocchia in cui serve da molti anni. Ritroverà la vocazione nel proteggere le famiglie di clandestini che vi si sono rifugiate. Paris e Sibylle Righetti raccontano invece in un documentario Vasco Rossi: “Questa storia qua” è un intimo ritratto della più grande rock star italiana. Il pezzo forte italiano del fuori concorso sarà però “Nel nome del padre” di Marco Bellocchio, a cui quest'anno andrà il Leone d'Oro alla carriera. Il film sarà presentato in un inedito director's cut, realizzato dal regista per “una necessità (che in passato non vedevo, per paura di essere politicamente ambiguo o soltanto per un difetto di visione di insieme?) di liberare le immagini, nel senso di alleggerirle di quella pesantezza ideologica che le schiacciava, le soffocava”.

La sezione Controcampo Italiano comprende invece sette lungometraggi: si parte con “Scialla!”, film d'apertura diretto da Francesco Bruni con Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobulova e Vinicio Marchioni, storia di uno scrittore fallito che deve fare i conti con un figlio che non sapeva di avere. Ricky Tognazzi interpreta e dirige “Tutta colpa della musica”, che racconta l'amore tra un uomo anziano e una donna molto più giovane. Diego Abatantuono affianca Valerio Mastandrea in “Cose dell'altro mondo” di Francesco Patierno, ancora una volta su immigrazione e razzismo. I Manetti Bros. invece ritentano la strada del genere con “L’arrivo di Wang”, affidandosi alla bravura di Ennio Fantastichini. Completano il programma “Cavalli” di Michele Rho, “Maternity Blues” di Fabrizio Cattani e “Qualche nuvola” di Saverio Di Biagio.

Segnaliamo, infine, nella Settimana della critica, “Missione di pace” di Francesco Lagi, con Silvio Orlando e Alba Rohrwacher, che racconta una comica missione di pace, appunto, dal Nord Est dell'Italia ai Balcani. Nelle Giornate degli autori vedremo invece “Ruggine” di Daniele Gaglianone, con Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino; “La penna di Hemingway” di Renzo Carbonera, con Sergio Rubini; “Io sono lì” di Andrea Segre, ancora una storia di integrazione con Zhao Tao e Giuseppe Battiston; e il documentario “Cuba nell’epoca di Obama” di Gianni Minà. Per conoscere il programma completo del festival, tenete d'occhio il sito ufficiale della Biennale.
Per saperne di più:
I Manetti Bros. in concorso a Venezia
Tutti i film della kermesse
Il programma del festival