Festiva di Cannes 2016
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A Cannes la Quinzaine parla italiano con Bellocchio, Virzì e Giovannesi

I nostri tre registi nel programma di una delle sezioni collaterali più prestigiose

19.04.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Si scaldano i motori per il 69esimo Festival di Cannes dopo l'annuncio ufficiale del programma di qualche giorno fa. A meno di un mese dall'inizio della kermesse, una buona notizia farà ricredere i tanti che si erano indignati per l'assenza di film italiani nel Concorso principale: la Quinzaine des Realisateurs ha appena comunicato il proprio programma, nel quale spiccano ben tre itaiani. Saranno infatti Marco Bellocchio con Fai bei sogni, scelto anche come film d'apertura, Paolo Virzì con La pazza gioia e Claudio Giovannesi con Fiore a fare la parte del leone in una delle sezioni collaterali che da sempre accoglie grandi registi e cinematografie interessanti e originali.

Tratto dal libro omonimo di Massimo Gramellini, il primo si presenta come "la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere", dedicata  "a quelli che nella vita hanno perso qualcosa… e rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi".

Doveva invece intitolarsi Un po' di felicità il film del regista toscano che ci racconta della istrionica sedicente contessa Beatrice Morandini e della sua amicizia con la silenziosa Donatella Morelli, entrambe ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali. Una fuga emozionante che Virzì mette in scena grazie alle sue Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi, in cerca di felicità nel folle mondo dei sani.

Claudio Giovannesi, regista romano impegnato nella seconda stagione del Gomorra televisivo (e già premiato al Festival Internazionale del Film di Roma 2012 per il suo precedente Alì ha gli occhi azzurri), invece propone una storia sul racconto del desiderio d’amore di una ragazza adolescente e della forza di un sentimento che infrange ogni legge. Con la protagonista Daphne Scoccia e al fianco di un cast di giovani esordienti c'è Valerio Mastandrea nella vicenda fatta di sguardi e lettere clandestine girato anche nell'ex carcere minorile dell'Aquila.

Titoli che vanno quindi ad aggiungersi al Pericle il Nero di Stefano Mordini nel Un Certain Regard e all'Opera Prima - di 'finzione' - di Alessandro Comodin, I tempi felici verranno presto, inserita nel programma della Semaine de la Critique.


Di seguito IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA QUINZAINE DES REALISATEURS 2016:

Divines di Houda Benyamina
Endless Poesy di Alejandro Jodorosky
Fiore di Claudio Giovannesi
L’economie du couple di Joachim Lafosse
L’Effet aquatique di Solveig Anspach
La pazza gioia di Paolo Virzì
Main Dreams di Nathan Morlando
Mercenaire di Sacha Wolff
My Life as a Courgette di Claude Barras
Neruda di Pablo Larrain
Pyscho Raman di Anurag Kashyap
Risk di Laura Poitras
Fai bei sogni di Marco Bellocchio
Tour de France di Rachid Djaidani
Two Lovers and a Bear di Kim Nguyen
Les Vies de Therese di Sebastien Lifshitz
Wolf and Sheep di Shahrbanoo Sadat
Dog Eat Dog di Paul Schrader - Film di CHIUSURA