Matteo Garrone al suo terzo round al Festival di Cannes che in passato lo ha premiato due volte Gomorra e Reality. Dopo aver presentato Il racconto dei racconti alla stampa italiana (QUI LA NOSTRA VIDEO-INTERVISTA), il regista arriva sulla Croisette accompagnato dai suoi attori John C. Reilly, Vincent Cassel e Salma Hayek.
Il primo, icona del cinema americano d'autore, rivela: "Appena ho saputo che Matteo stava girando un film in Italia e che era basato su una raccolta di fiabe, mi sono detto: 'Qual è il modo più veloce di raggiungerlo in Italia?'". Anche Cassel non esita a sfoggiare il suo sorriso smagliante guardando il suo regista dritto negli occhi mentre dice: "E' stato facile lavorare con lui, sul set conversavamo molto tranquillamente anche perché Matteo ti dà sempre l'impressione che tutto sia naturale".
IL RACCONTO DEI RACCONTI: LA NOSTRA RECENSIONE
A quel punto la Hayek rompe il flusso e dichiara: "Non posso essere totalmente d'accordo con i miei colleghi. E' stata una sfida, Affascinante ma difficile. Ne valeva la pena però. Totalmente". Qual è stata la sfida più difficile? "Entrare prima in questo mondo bizzarro che somiglia alle fiabe ma che prende una destinazione totalmente diversa. Poi, una volta fatto questo, dovevo entrare nella testa di Matteo Garrone. Cerco sempre di capire cosa pensa un regista e di andare incontro ai suoi bisogni, con Matteo però è stato un po' più difficile dato che lui spinge gli attori e la storia in posti misteriosi".
Di certo l'attrice ricorda benissimo quel giorno sul set in cui le è stato chiesto di mangiare un cuore in quella che è ormai la scena più iconica del film: "Era disgustoso! Matteo voleva che l'interno di quel cuore fosse identico a un cuore vero. Ho dato un morso ed era fatto di pasta, dolci e tanta altra roba. Mia figlia era sul set quel giorno, dopo il terzo ciak è venuta da me e mi ha suggerito di mordere e sputarlo indietro, in modo da non farmi vedere dal regista!". La Hayek che a quel punto ha già conquistato la platea con il suo carisma da diva che sa prendersi in giro, assesta il colpo di grazia della sua invettiva umoristica affermando: "E infine vi posso giurare che sul set di questo film non ho mai indossato un costume di scena il cui peso fosse inferiore ai trenta chilogrammi!".
Garrone definisce Il racconto dei racconti "un film al femminile scritto da quattro uomini, sono state le attrici a dare alla fine vita a questa femminilità rivisitando il ruolo e aggiungendo nuove sfumature". A quel punto la diva messicana aggiunge: "Penso che tante donne potranno identificarsi con il mio personaggio e con la sua ossessione nell'avere un bambino. Ho capito subito questa principessa, sentivo le sue sensazioni. Mi sono affidata a Matteo che ha cucito insieme tutto il resto".
A chi le chiede in che modo la sua natura latino-americana abbia fatto bene al film, la Hayek risponde: "Sono molto fiera delle mie radici, devo a queste tutto quello che sono oggi, ma io sono anche una donna e casa mia è dove sta la mia famiglia. Sono grata di avere la possibilità di rappresentare così tante donne nel mio lavoro... ma sarei disposta anche a interpretare un uomo se qualcuno mi offrisse un buon ruolo!".
Il racconto dei racconti esce oggi nei cinema distribuito da 01 Distribution.
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Salma Hayek: "Lavorare con Garrone? Una sfida difficile, ma ne è valsa la pena"
L'attrice accompagna il regista a Cannes per presentare in Concorso Il racconto dei racconti e parla di quel giorno sul set in cui ha dovuto mangiare un cuore
14.05.2015 - Autore: Pierpaolo Festa, da Cannes