Biennale Venezia 2014
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Venezia 71: il cinema italiano tra noir, storie di mafia e speranza

Da Saverio Costanzo a Sabina Guzzanti, ecco gli italiani in concorso e fuori concorso alla Mostra

Il giovane favoloso

19.08.2014 - Autore: Marco Triolo
Quest'anno la Mostra del Cinema di Venezia pullula letteralmente di cinema italiano. Nonostante la crisi del nostro cinema, Venezia è sempre stata una vetrina per le spinte più interessanti e nel 2014 non sarà da meno: dai più originali autori affermati ai giovani promettenti, ecco un excursus su quello che vedremo al Lido in rappresentanza del nostro Paese.

Alba Rohrwacher e Adam Driver in Hungry Hearts di Saverio Costanzo.
 
Cominciamo dal Concorso internazionale. Saverio Costanzo vi ha già presentato La solitudine dei numeri primi, che nel 2010 fruttò ad Alba Rohrwacher il premio Pasinetti. Ora i due si riuniscono in Hungry Hearts, tratto dal romanzo Il bambino indaco di Marco Franzoso e girato in America. La storia ruota intorno a una coppia, l'italiana Mina (Rohrwacher) e il newyorchese Jude (Adam Driver, rising star presto in Star Wars: Episodio VII). Quando lei rimane incinta e una guida spirituale le dice che il suo sarà un “bambino indaco” (dotato di abilità sovrannaturali), lei inizia a sviluppare un rapporto morboso verso il figlio che porterà a drammatiche svolte nella sua vita matrimoniale. Sarà curioso vedere come interagiranno due attori così lontani – cinematograficamente parlando – come Alba Rohrwacher e Adam Driver, ma soprattutto vedere la nostra star recitare in inglese per le strade di New York.
 
Altro progetto di peso è Il giovane favoloso di Mario Martone, biopic – un genere da noi spesso relegato al piccolo schermo – del poeta Giacomo Leopardi. Per Elio Germano, chiamato a interpretare il protagonista, potrebbe essere l'occasione per ottenere la Coppa Volpi. L'attore non ha mai vinto a Venezia, pur avendo intascato il premio come migliore attore a Cannes grazie a La nostra vita, nel 2010. Leopardi fu personalità tormentata, dalla psiche segnata dalla malattia e sarà una bella sfida per il nostro giovane attore più illustre. Martone, dal canto suo, ha già vinto il Gran premio speciale della Giuria con Morte di un matematico napoletano (1992) e nel 2010 ha partecipato al Concorso con Noi credevamo, altro film storico in cui raccontava il Risorgimento.

Willem Dafoe in Pasolini di Abel Ferrara.
 
Sempre in Concorso, troviamo infine Anime nere di Francesco Munzi, già vincitore del premio Luigi De Laurentiis con Saimir (2004). Il suo nuovo film è tratto da un romanzo di Gioacchino Criaco e narra la storia di tre fratelli alle prese con storie di malavita in Aspromonte. Vale la pena inoltre di citare Pasolini di Abel Ferrara, co-produzione tra Francia, Italia e Belgio che racconta gli ultimi giorni di vita del regista italiano, interpretato da Willem Dafoe. Nel cast troviamo una serie di volti noti del nostro cinema come Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea e Giada Colagrande (moglie di Dafoe), oltre a Maria de Medeiros.
 
Fuori concorso vedremo due documentari realizzati da altrettanti grandi nomi del nostro cinema: da un lato Italy in a Day – Un giorno da italiani di Gabriele Salvatores, che ha montato i video realizzati in casa da un gruppo di persone scelte, in cui ognuno racconta la propria giornata. Lo scopo è quello di fornire un ritratto veritiero degli italiani seguendoli nel quotidiano. Sempre uno sguardo all'Italia è La zuppa del demonio di Davide Ferrario, incentrato sul cinema industriale realizzato dalla Olivetti e custodito a Ivrea. Uno spaccato di un'epoca in cui la fiducia nel progresso futuro doveva ancora lasciare il posto alla disillusione del presente. Sabina Guzzanti e Edoardo De Angelis puntano invece la macchina da presa sulla malavita organizzata. La prima dirige La trattativa, in cui tenta di sviscerare il complesso rapporto tra Stato e Mafia all'indomani delle stragi di Falcone e Borsellino. De Angelis invece vira sul noir Perez. per raccontare la storia di un avvocato di Napoli (Luca Zingaretti) disposto a infrangere ogni regola pur di proteggere la figlia. Il film è interpretato anche da Marco D'Amore, star della serie TV Gomorra.

Luca Zingaretti e Marco D'Amore in Perez. di Edoardo De Angelis.
 
Veniamo alla sezione Orizzonti. L'attore Michele Alhaique debutta nella regia di un lungometraggio con Senza nessuna pietà, noir urbano interpretato da Pierfracesco Favino, che abbiamo intervistato in video. La storia è quella di Mimmo, un muratore che, per arrotondare, fa il recupero crediti per la malavita. Finché nella sua vita non irrompe Tania (Greta Scarano), una bellissima ragazza che gli fa sognare un domani migliore. Isabella Ferrari è invece protagonista de La vita oscena, nuovo film di Renato De Maria tratto da un romanzo di Aldo Nove. Il racconto di formazione “di un ragazzo che attraversa i traumi e i dolori fino in fondo”, come recita la sinossi ufficiale. Franco Maresco torna con il documentario Belluscone, una storia siciliana, incentrato sulle disavventure di Ciccio Mira, un impresario palermitano di cantanti neomelodici, sostenitore di Berlusconi e nostalgico della mafia di un tempo. Un interessante e originale punto di vista sull'ossessione tutta italiana per Berlusconi, che si concentra tutta nella canzone eseguita da due artisti della scuderia di Mira, intitolata “Vorrei conoscere Berlusconi”.
 
Citiamo infine Io sto con la sposa, singolare documentario diretto da Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry. Una co-produzione tra Italia e Palestina che tocca le difficile tematiche degli sbarchi di clandestini a Lampedusa. “Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia”, recita la sinossi. Per farlo, mettono in scena un matrimonio, coinvolgendo amici italiani e siriani e organizzando un corteo nuziale che attraverserà mezza Europa. Un incredibile racconto on the road filmato tra Milano e Stoccolma nel novembre 2013.