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Bleed – Più forte del destino: la nostra recensione

Miles Teller e Aaron Eckhart giganteggiano nel racconto della incredibile storia vera del pugile Vinny Paz

28.02.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Tra Boston e Providence ci sono solo 80 Km, come pochi anni dividono il Rocky cinematografico dal Vinny 'The Tazmanian Devil' Pazienza interpretato da Miles Teller in Bleed – Più forte del destino di Ben Younger (1 Km da Wall Street, Prime). Presentato nella sezione Festa Mobile del Festival di Torino 2016, il film prodotto da Martin Scorsese racconta la storia vera di un personaggio che il cinema non poteva non amare, considerata la sua parabola sportiva. Ma soprattutto ci offre una interpretazione convincente dell'attore - che aspettavamo dal Whiplash del 2014 (di quel Damien Chazelle definitivamente consacrato dai 6 Oscar del suo La La Land) - capace di attraversare diverse fasi e mostrarci l'evoluzione di un personaggio più ricco di quanto possa sembrare.



Superato il primo impatto e il pregiudizio di dover assistere a una vicenda sportiva e umana prevedibile, oltre alla sensazione di una estetica 'low profile' data dalla ricostruzione dell'ambientazione familiare e popolare dalla quale parte l'epica raccontata, ci si trova infatti sempre più coinvolti. Trascinati nel mondo - in primis interiore - di un ragazzo del quale scopriamo le molte ombre e le incredibili virtù. E la grande tenacia, base fondante della clamorosa risalita dagli inferi, fino 'a riveder le stelle'.



L'attenzione ai dettagli - nelle luci, le ambientazioni, il sonoro - creano un'atmosfera, ma soprattutto costruiscono un habitat che rende possibile una immedesimazione che supera gli ostacoli della retorica e la percezione fisica dei limiti entro i quali il protagonista si dibatte. Costretto ai margini dalla paura e dalla sfiducia altrui e a nascondersi in un seminterrato durante i suoi sei mesi da 'Iron Man', Teller/Paz cresce con il film, la superficialità diventa realizzazione, la vendetta si fa riscatto, senza risparmiarci il dolore (mostrato senza indulgenza, ma con una sorta di naïveté) che ci accompagnano - insieme a un grande Aaron Eckhart (sua e nostra guida nei panni dell'ex pugile Kevin Rooney) - fino alla 'edificante' e a suo modo pedagogica conclusione. Che conferma i punti deboli di un film a rischio demagogia, ma le cui coerenza e 'semplice' enfasi non impediscono di restare col fiato sospeso nonostante sia noto l'esito della storia e la cronaca a tratti soffochi il cinematografico.

Bleed – Più forte del destino, in sala dall'8 marzo 2017, è distribuito da Notorious Pictures.