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Stasera in TV, 28 agosto: Liam Neeson in Michael Collins, il trionfatore di Venezia 1996

Sono passati venti anni da quel Leone d'Oro, ma il film di Neil Jordan torna a raccontare l'indipendenza irlandese con passione

28.08.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Si avvicina la nuova edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, e per preprarsi degnamente non c'è miglior modo che rivedere uno dei titoli che più entusiasmo (e premi: il Leone d'Oro e la Coppa Volpi di Liam Neeson) raccolse in una delle edizioni passate, quella del 1996, e festeggiare i venti anni del biopic diretto da Neil Jordan su Michael Collins, patriota e rivoluzionario irlandese che morì nella Guerra Civile e che a tutti gli effetti è considerato in patria un eroe nazionale.

Il film. Durante la Rivolta di Pasqua del 1916, i rivoluzionari irlandesi si arrendono all'esercito inglese. Tra i leader rivoluzionari, solo Eamon De Valera, cittadino americano, viene risparmiato dal plotone d'esecuzione. Molti suoi seguaci tra cui Michael Collins e il suo caro amico Harry Boland finiscono in prigione. Al loro rilascio, si trovano ad essere i nuovi capi del movimento indipendentista. Durante un violento scontro con la polizia reale irlandese, Collins viene ferito e curato amorevolmente da Kitty, che diventerà la sua compagna.



Dietro le quinte. Anche Robert Redford, impegnato in ricerche sul campo a Dublino, aveva il progetto realizzare un biopic su Michael Collins all'inizio degli anni '80, e prima di lui, a metà degli anni '60, anche Richard Harris e il produttore di Agente 007 - Thunderball: operazione tuono Kevin Mc Clory, ma il film realizzato avrebbe dovuto inizialmente essere affidato a Kevin Costner. Soprattutto dopo aver sfiorato la possibilità di vederlo diretto da Michael Cimino (e con Gabriel Byrne nel ruolo del protagonista). Fu solo nel 1994 che l'opzione 'Jordan' si sbloccò, grazie al successo del suo Intervista col vampiro che gli valse l'offerta degli Studios a realizzare un altro film e la possibilità di recuperare uno script di dodici anni prima…

Perché vederlo. Arricchito da un cast di primo livello - con un appassionato Liam Neeson nei panni del protagonista (anche se qualcuno criticò la scelta, essendo Neeson già 44enne mentre Michael Collisn morì a 31 anni), Julia Roberts ad interpretare Kitty Kiernan, la fidanzata di Collins, e Alan Rickman nel ruolo di Éamon De Valera, amico e poi antagonista di Collins - Michael Collins resta un film importante, soprattutto per raccontare uno dei momenti più drammatici nella storia del popolo Irlandese, ovvero quello in cui dopo aver combattuto coraggiosamente contro le superiori forze dominatrici inglesi, i capi della neonata IRA (l’Irish Republican Army), guidati da Michael Colins, vengono invitati a Londra per i negoziati e costretti dopo giorni di pressioni ad accettare una forma di indipendenza limitata per il loro paese, atto che porterà ad uno scontro interno all’IRA stessa e alla guerra civile, con le due fazioni capeggiate appunto da Collins e De Valera (ritenuto da molti - Jordan compreso - il mandante dell’agguato omicida).



La scena da antologia. Tra le scene chiave sicuramente il discorso di Collins al popolo riunito intorno a lui, in cui li incita a non lasciare che gli inglesi mantengano il controllo sulle loro vite: "Non possono imprigionarci in eterno, possono spararci , possono persino arruolarci, ma noi abbiamo un'arma più potente, quella di rifiutarci".

I Premi. Leone d'oro per il film e Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Liam Neeson al Festival di Venezia del 1996, come detto, furono l'apice di una montagna di importanti nomination per il film, l'ttore, la fotografia e la colonna sonora da Parte degli Oscar (le ultime due), Golden Globe, Bafta, Satellite Award e molte altre Film Critics Associations.

Dove e quando. Alle 23:32 su Rete 4, canale 4 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.