NOTIZIE

Stasera in TV 2 luglio: la guerra di Al Pacino in Ogni Maledetta Domenica

Il cult sportivo del 1999 ci riporta nello spogliatoio degli Sharks per un film dalla grande regia e ricco di momenti emozionanti.

Ogni maledetta domenica (1999)

02.07.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Uno dei cult moderni di Oliver Stone, che affida ad Al Pacino (prossimo Joe Paterno) il Tony D'Amato coach degli Sharks di Miami. Uno dei personaggi divenuti leggendari nel cinema del tre volte Premio Oscar e del suo Ogni Maledetta Domenica. Che nel 1999 ci regalò uno dei migliori film sportivi a cavallo dei due millenni, anche grazie a un cast particolarmente ispirato - composto da Cameron Diaz, Dennis Quaid, James Woods, LL Cool J, Matthew Modine e Aaron Eckhart - nel quale spicca Jamie Foxx in quella che probabilmente fu l'interpretazione che lo fece esplodere.

Il film. Al Pacino è Tony D'Amato, il tormentato allenatore della squadra di football americano degli Sharks, alle prese con una vera e propria guerra di spogliatoio e con la nuova proprietaria, la grintosa Cameron Diaz, convinta che Tony sia troppo legato alla vecchia scuola. Il quarterback infortunato (Dennis Quaid), la sua riserva (Jamie Foxx), il medico della squadra (James Woods) e la stella degli Sharks (LL Cool J), danno vita ad alcune delle storie che sfrecciano a zigzag come i diagrammi degli schemi di gioco.



Dietro le quinte. Per sua stessa ammissione, Oliver Stone scrisse la sceneggiatura con in mente Charles Bronson per il ruolo che poi andò ad Al Pacino (prima che anche Robert De Niro potesse accettare). Ma i cambi in corsa sono inevitabili in ogni film, come conferma anche l'abbandono di Sean Combs, inizialmente preferito per il ruolo di Willie Beamen. Ufficialmente ritiratosi per conflitti con altri suoi impegni, secondo alcuni sarebbe stato 'tagliato' dagli esperti di football della produzione che dopo aver iniziato a lavorarci non gli riconobbero qualità né credibilità come quarterback, a differenza di Foxx, atleta naturale e con una esperienza proprio di football ai tempi dell'High School. Anche Ving Rhames e David Duchovny rinunciarono a dei ruoli nel film, che il regista intese sin dall'inizio come un omaggio a Robert Aldrich. E nel quale appare in un cameo (come presentatore televisivo) e in forma di caricatura, visibile con quella di Cameron Diaz a fianco di quella di Al Pacino.

Perché vederlo. "Una testosteronica metafora della civiltà statunitense" è stato definito l'imponente spettacolo di immagini, musica ed azione orchestrato da Stone, capace di ricreare la più sconvolgente ed entusiasmante partita di football mai presentata sul grande schermo. Un film intenso, adrenalinico, trascinante; con un ritmo incalzante e uno sguardo impietoso verso il meglio e il peggio del football americano… Non a caso, le sequenze di gioco scelte da Stone sono da tutti considerate tra le migliori e più impressionanti. Anche per il solito suo tecnicismo, mai fine a se stesso, ma utile a produrre nello spettatore una reazione profonda, viscerale, a tratti violenta, anche se solo visivamente. E per la straordinaria performance di un cast eccezionale, capace di esaltare e trasformare la sceneggiatura in grandi opportunità interpretative.



La scena da antologia. Continuamente citata, parodiata, spesso ripetuta a memoria da tifosi e motivatori di ogni genere… c'è da specificarlo? Ovviamente lo storico discorso del coach Tony D'Amato di Al Pacino, "pronto a morire per un centimetro"! Basato su quello, reale, fatto dall'allenatore dei Cleveland Brown Marty Schottenheimer nell'intervallo dell'AFC Championship Game del 1989 perso contro i Denver Broncos.

I premi. Le musiche di Richard Horowitz (ai BMI Film & TV Awards), l'interpretazione di Cameron Diaz (per Blockbuster Entertainment Awards e ALMA Awards) furono le uniche soddisfazioni immediate per il film, che nonostante la notevole platea del concorso della Berlinale del 2000 non vide premiato il sorprendente Jamie Foxx, solo nominato agli MTV Movie + TV Awards e dal New York Film Critics Circle.

Dove e quando. Alle 23.00 su Paramount Channel, canale 27 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.