Partiamo da Tim Burton e da quel “Alice in Wonderland” che da quando sono girate prime immagini e trailer, tutti si sono segnati sull’agenda la data di uscita. Siamo finalmente alla resa dei conti: il papà di "Edward mani di forbice" è riuscito ha realizzato o no quel capolavoro che tutti si attendono? Così Pierpaolo Festa nella recensione di Film.it : “Tutto funziona a dovere in Alice in Wonderland: la struttura, il ritmo, il cast, la fantasia e i momenti di humour. Il risultato è un ottimo film per il grande pubblico. I bambini si divertiranno e gli adulti torneranno bambini: per quasi due ore assistiamo ad una festa magica. Eppure manca qualcosa. Manca Tim Burton”. Purtroppo infatti si parla di un film commissionato dalla Disney e la mano di Topolino & Co. è più presente di quella del regista. Il 3D, aggiunto in post-produzione (non quindi durante la realizzazione del film come con “Avatar”, ma dopo) non viene sfruttato al meglio. Insomma, dobbiamo ancora aspettare per rivedere Burton tornare ai fasti dei suoi primi film. Vale comunque la visione, ma abbassate le aspettative sennò rimarrete delusi.
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Alice in Wonderland
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E Martin Scorsese? Con il suo nuovo thriller “Shutter Island” continua la collaborazione con Leonardo Di Caprio portandoci in una misteriosa isola americana sede di un manicomio criminale. Il ricordo dei soldati reduci della seconda guerra mondiale si abbattono come macigni sulle menti di alcuni degli “ospiti” del carcere, forse addirittura sul suo protagonista. Atmosfere oscure che hanno convinto Ludovica Sanfelice e Pierpaolo Festa nella nostra recensione, “quello di Scorsese è un horror gotico disturbante. Alla fine della visione rimarrete davvero scossi per lo spettacolo autodistruttivo a cui avete assistito”, un po’ meno il sottoscritto che, al di là della potenza visiva del regista americano, ha trovato la sceneggiatura un po’ troppo convenzionale e furba per un maestro come Scorsese. Comunque, prima di saltarlo, ci penseremmo due volte.
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Marty e Leo presentano Shutter Island
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Con “Crazy Hearth”, Jeff Bridges è tra i cinque protagonisti nominati per gli Oscar. E’ un vecchio cantante country con un passato e una situazione familiare alle spalle che è giunto il momento di sistemare. Una storia malinconica, ma avvolgente, che vede nel cast anche Maggie Gylllenhall (anche lei candidata alla statuetta), Colin Farrell e Robert Duvall. I tanti premi ricevuti in qualsiasi festival sia stato presentato, sono un ottimo motivo per dargli una chance.
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“Revanche – Ti ucciderò”, è uno di quei film senza un cast conosciuto, senza una grossa casa produttrice e/o produttiva, che arriva sul nostro mercato cinematografico (uno dei più difficili per le pellicole non americane) solo perché valido. E’ stato nominato come migliore pellicola straniera (è austriaca) agli Oscar 2009 e passato a Berlino 2008 e in tanti altri festival sempre accolto da applausi e riconoscimenti. Non parliamo di un film noioso per cinefili, ma di un thriller tirato che tiene attaccati gli occhi allo schermo dall’inizio alla fine.
“L’amante inglese” gioca con le assonanze di titolo con il celebre “Paziente inglese”, ma solo a causa di una furba (davvero tanto…) mossa del marketing italiano. In originale è “Partir” e il vero “amante” della situazione è uno spagnolo, mentre è la donna (inglese) ad essere sposata e quindi nel bel mezzo di un adulterio. Kristin Scott Thomas e Sergi López (che ci ha concesso una lunga e bella intervista) scavano nel dramma del sentimento e della passione come solo i grandi attori sanno fare. Per chi questa settimana ha voglia di baci clandestini e scelte di vita impopolari, si tratta del film giusto.
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Intervista a Sergi Lopez
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Chiudiamo con “Diamond 13”, deludente poliziesco francese con Gerard Depardieu e Guy Marchal. Come con “36 Quai de orfèvres”, si parte da poliziotti buoni e poliziotti cattivi. Gli esiti non sono scontati, ma neanche validi quanto i titoli transalpini dello stesso genere arrivati negli ultimi anni.
