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L'amante inglese - Intervista a Sergi Lopez

L'attore è il protagonista del nuovo dramma di Catherine Corsini, dove lo vediamo bruciare di passione al fianco di Kristin Scott Thomas. Ci ha raccontato il suo amore e il suo bisogno di variare nei ruoli.

L'amante inglese - Sergi Lopez

03.03.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
Barbetta incolta, area da duro e decisamente qualche chilo di troppo. Così si presenta Sergi Lopez, eppure lui è lo stesso uomo che riesce a rubare il cuore di Kristin Scott Thomas ne “L’amante inglese”, il nuovo dramma diretto dalla regista francese Catherine Corsini. “Al centro di tutto c’è un triangolo classico – racconta l’attore - ma con un rovesciamento di ruoli tra la donna e l’uomo. Il mio personaggio è una figura maschile di cui oggi c’è un gran bisogno, specie nei paesi latini: un uomo che non sente sempre la necessità di essere un passo avanti alla donna, di imporsi, ma che è capace di far “guidare” lei, di sostenerla e di esprimere la sua tenerezza e il suo amore”.

Al cinema lo abbiamo visto alle prese con ogni genere di ruolo: “E’ buffo – ci confessa Lopez - perché ho cominciato a lavorare in Francia, quando nemmeno parlavo francese. Ho fatto alcuni film in cui non capivo proprio tutto: continuavano a correggermi sulla pronuncia. È andata bene. Ma qualche anno fa, ho recitato nel mio primo film in inglese, e non parlavo nemmeno quella lingua! Amo queste sfide. Essere obbligati a recitare anche in un’altra lingua è un buon esercizio per un attore”.

Sergi Lopez e Kristin Scott Thomas in L'amante inglese

Raccontaci come sei entrato nel mondo del cinema…
Non ho mai sognato di recitare sul grande schermo. Al liceo non ero proprio uno studente modello. E neanche mi avvicinavo a quella definizione. Sono stato bocciato tante volte! Allora mi sono detto: “Al diavolo lo studio, adesso mi cerco un lavoro”. Un giorno ho avuto una specie di epifania. Avevo diciotto anni e mio padre era ancora arrabbiato con me per aver mollato gli studi. Gli ho detto che avrei fatto teatro. Lui non era affatto d’accordo. Ricordo che era l’una del mattino, sono arrivato a casa e gli ho detto:  “Calmati, perché questo è un giorno importantissimo per me. Ho deciso che farò teatro!”.

E allora che hai fatto?
Sono andato a studiare in una scuola privata di Barcellona. È accaduto tutto in fretta. Improvvisamente eccomi a recitare sul palcoscenico con i miei colleghi. Ho sentito questa cosa come una specie di vocazione.

Sergi Lopez cattivissimo in Piccoli affari sporchi di Stephen Frears

Adesso giri tanti film ogni anno e lavori con gli autori più interessanti. Poco fa nominavi il tuo primo film in inglese,“Piccoli affari sporchi” di Stephen Frears. Che ricordi hai di quell’esperienza?
Ricordi fantastici. Ovviamente, non parlavo inglese. E ho cominciato a parlarlo malissimo. E non aiutava il fatto che Frears lo parlasse in maniera davvero veloce. Continuava a dirmi: “Do you understand?” E io: “No!”. Nessuno della troupe parlava né francese né spagnolo. Grazie a Dio avevo una dialogue coach che continuava a ripetermi le battute per tutto il giorno. Frears mi aveva visto in “Harry – Un amico vero” e mi aveva adorato, ma non potevamo comunicare in alcun modo. Fino all’ultimo momento non era sicuro che potessi recitare nel film. Ricordo ancora il primo giorno di riprese quando ho dovuto dire: “This guy is a doctor he works for Nigerian Government”, me lo ricordo perfettamente. Le mie prime battute in inglese che adesso sono tatuate nel cervello! Alla fine del primo ciak, lui ha urlato stop e ha detto: “Wonderful!”. Era contentissimo.

In quel film interpretavi il cattivo. Una cosa che altre volte hai fatto. Cosa ti piace di quei ruoli?
Tutti sanno che fare il cattivo è più divertente. Si dice che si è più liberi. Non ci sono problemi morali e quindi ti senti in diritto di fare tutto. Ma allo stesso tempo non ho mai scelto un ruolo con una determinata strategia. Le cose sono sempre accadute in maniera naturale. Ricordo che quando mi ingaggiarono per “Harry”, i miei amici dicevano: “Ma no, Sergi non può essere cattivo! È troppo gentile”. E poi, una volta visto il film, tutti erano contenti. È stata una cosa bizzarra.

Sergi Lopez e Guillermo del Toro presentano a Cannes Il labirinto del fauno

Uno dei tuoi ruoli più celebri è quello del cattivo in “Il labirinto del fauno”. Com’è andata con Guillermo del Toro?
Oh… ecco un altro fuori di testa! (Ride). Scherzi a parte… lo è davvero! Però è un tipo così fantastico. Lui è un regista capace di assumersi ogni tipo di responsabilità. Prima di girare ha tutto il film nella sua testa. Mi ha incontrato a Barcellona e mi ha raccontato il film. Conosceva a memoria ogni passaggio e non lo aveva ancora scritto! E poi sul set è uno di quelli che bada ad ogni dettaglio. Non ti lascia improvvisare, ti dice perfino come devi fumare quella sigaretta.

In “L’amante inglese” hai recitato con Kristin Scott Thomas. Raccontaci come è andata…
Lavorare con lei è stato davvero facile. Dovevo fare finta di essere innamorato: quello è stato facilissimo! Perché Kristin è una sorta di extraterrestre. E anche io mi considero così. Proveniamo da due pianeti diversi, abbiamo un passato diverso e un modo diverso di approcciare il lavoro. Però abbiamo capito subito che potevamo facilmente costruire un universo comune basato sulla nostra alchimia. Lei è una persona così intensa. Un’attrice che trema quando recita per quanto è dentro il suo ruolo: lavorare così è molto stimolante.

Sergi Lopez e Kristin Scott Thomas in L'amante inglese

Hai recitato in Spagna, Messico, Inghilterra. Recentemente hai anche fatto un film con Isabel Coixet a Tokyo. Come vivi questa varietà culturale nella tua carriera?
Quello che mi piace è avere a che fare con la gente. Specialmente se sono di altri paesi e di altre lingue. Politicamente sono "super a sinistra" e sono contro la globalizzazione. Considero sempre un privilegio ogni opportunità lavorativa: che mi arrivi dalla Francia, dalla Spagna o da qualsiasi altro posto.  

L’amante inglese” sarà distribuito nei cinema dalla Teodora Film a partire dal 5 marzo

Per saperne di più
Il trailer del film
Kristin Scott Thomas parla delle scene più "scottanti" del film