
Chiedetelo a Leonardo DiCaprio, arrivato nella capitale al fianco del regista per presentare “Shutter Island”, pellicola tratta dal romanzo del sempre più “cinematograficamente attivo” Dennis Lehane (avete visto “Mystic River” e “Gone Baby Gone”?). Un thriller psicologico che diventa un horror gotico, questa è la quarta collaborazione tra attore e regista: “Tra me e Marty si è creato un rapporto di incredibile fiducia – afferma DiCaprio - Sono attirato dai ruoli più oscuri e questo film al di là di tutto parla di una tragedia umana, parla di perdita”.

A 35 anni DiCaprio ha un talento unico: riesce sempre ad essere più bravo dell’ultima volta e meno bravo della prossima. E malgrado sia riservato verso i giornalisti, l’attore si mostra grintoso e regala risposte interessanti. E la presenza di Scorsese al suo fianco lo fa rilassare parecchio: “Il nostro è un rapporto di crescita creativa – afferma Scorsese – E vedere Leo in scena è fonte di grande ispirazione per me. E poi cominciamo ad avere gli stessi gusti!”.

Essere un membro della Martin Scorsese School, significa portare molti compiti a casa. Sin dalla loro prima collaborazione insieme (“Gangs of New York”) il regista, infatti, ha sempre addestrato il suo allievo a guardare dozzine di film per prepararsi al ruolo. “Questa volta ho mostrato a Leo, a Mark Ruffalo e Ben Kingsley pellicole come ‘Le catene della colpa’ di Jacques Tourneur o ‘Vertigine’ di Otto Preminger. 'Shutter Island' è basato su un romanzo che mi ha colpito fortemente per il suo senso di paranoia. Ero un ragazzino all’epoca in cui è ambientato il film e oggi vedo che quel livello di paura non è cambiato”.

Dopo aver realizzato quattro film con Scorsese, cosa farà adesso Leonardo DiCaprio? Di sicuro tornerà ai suoi amati ruoli border-line, però ci chiediamo se gli piacerebbe un giorno aprirsi alla versatilità e magari interpretare una commedia screwball… “Ho sete di mettermi alla prova – risponde l’attore – Una sete implacabile. Vivo la mia carriera come una missione che durerà per tutta la vita. E poi tutte le volte che devo interpretare un ruolo sono sempre nervoso e mi sento come se non stessi facendo mai abbastanza! La cosa più bella di Marty è che si fida di te come attore e facendo questo ti fa diventare il proprietario del personaggio. Chiedetelo a qualsiasi altro attore che abbia lavorato con lui. Vi risponderà allo stesso modo: è davvero un grande perché si affida totalmente alle tue capacità”.
“Shutter Island” sarà presentato in anteprima al Festival di Berlino (11 – 21 febbraio). La pellicola sarà distribuita in Italia dalla Medusa Film. Rimanete collegati su Film.it dove pubblicheremo la nostra recensione il prossimo 14 febbraio.
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