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The House That Jack Built: il nuovo film di Lars von Trier è ispirato a Donald Trump

Il prossimo film del regista danese sulla discesa agli inferi di un protagonista interpretato da Matt Dillon

Lars Von Trier

Lars Von Trier

15.02.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
L'annuncio della scelta di Bruno Ganz e soprattutto di Matt Dillon come protagonisti del suo prossimo The House That Jack Built aveva riportato Lars von Trier all'attenzione del grande pubblico. Nulla, a confronto di quanto appena dichiarato dal regista danese in merito all'origine dell'ispirazione per la storia del "uomo molto intelligente" che si trasforma in un serial killer… ossia "L'idea che la vita sia malvagia e priva di anima, come tristemente dimostrato dalla recente ascesa dell'Homo Trumpus - Il Re dei Topi".

Con questa colorita espressione von Trier ha stabilito una connessione diretta tra il suo progetto - prossimo all'inizio delle riprese, che inizieranno a marzo a Trollhättan in Svezia, per continuare a Copenhagen nel maggio successivo (e che in origine avrebbe dovuto essere una serie tv) - e Donald Trump, neo Presidente degli Stati Uniti.
 

La settimana scorsa lo stesso regista aveva pubblicato sul proprio profilo facebook una immagine in bianco e nero per promuovere il film, da lui definita "evocativa" e con un preciso "riferimento cinematografico". Senza ombra di dubbio (considerato il rozzo fotomontaggio) all'horror in bianco e nero del 1932 Vampyr - Il vampiro di Carl Theodor Dreyer (del quale von Trier da sempre si considera erede), suo primo film sonoro, noto anche come La strana avventura di David (o Allan) Gray.

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