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The House That Jack Built: Lars Von Trier affida a Matt Dillon il ruolo di Jack lo squartatore

Nel nuovo film del regista danese si annuncia una coppia "epocale" di protagonisti per una 'Origin Story' costruita alla Nymphomaniac

02.11.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Nell'anno in cui l'anticonformista, 'non grato' e ninfomaniaco Lars von Trier compiva 60 anni, l'ex Rusty il Selvaggio Matt Dillon cercava di risolvere il mistero della Wayward Pines televisiva. Ma questo 2016 potrebbe essere una data importante per i due anche per un altro motivo: ovvero per la possibilità che si realizzi il progetto che dovrebbe portarli a lavorare insieme (anche con Bruno Ganz), quello di The House That Jack Built.

L'attore di New Rochelle sarà Jack lo squartatore, nel racconto che segue i 12 anni di vita che finirono per formarlo e farlo diventare quello per cui è rimasto famoso: uno dei primi e più celebrati serial killer della storia. Per il titolo del suo nuovo thriller il regista danese si è però ispirato a una popolare filastrocca britannica, per altro già citata (dalla prostituta Kim) nel suo esordio L'elemento del crimine (1984), primo capitolo della 'trilogia europeà continuata con Epidemic (1988) ed Europa (1991).

"È con grande piacere che possiamo presentare Matt Dillon e Bruno Ganz come interpreti principali di 'The House That Jack Built' - ha detto von Trier. - I due gentiluomini sono stati fondamentali nel mio sviluppo artistico e sono degli attori eccellenti, in grado di addattarsi in maniera organica alla mia 'famiglia cinematografica'. Non vedo l'ora, con piacere e orgoglio, di lavorare con entrambi".

Resta da vedere quando, visto che all'inizio dell'anno sembrava le riprese dovessero iniziare in questo autunno, tra Trollhattan (Svezia) e Copenhagen (Danimarca), salvo poi posporre la produzione (dal budget ipotizzato di circa 10 milioni di dollari) fino a prevederne la distribuzione addirittura nel 2018. Di certo, si conferma definitivamente la decisione di abbandonare la possibilità di farne una serie tv di 8 episodi e la scelta di ambientare la vicenda a Washington in epoca moderna, tra gli anni '80 e '90.

Come anticipava in parte, lo scorso maggio al Festival di Cannes, la produttrice Louise Vesth: "Ci vorrà del tempo perché Lars lavorerà in due differenti periodi di ripresa e nel frattempo vuole essere in grado di cambiare lo script. Quando avrà in mano il girato in autunno, si metterà al montaggio per capire come combinare i delitti. Vuole seguire la stessa procedura che ha utilizzato in Nymphomaniac, con delle digressioni nel mezzo. È un film su Jack, un pluriomicida. Lo seguiremo in oltre 10 anni e scopriremo come è diventato un serial killer. Seguiremo tutti i suoi omicidi per vedere dove lo portano, pezzo dopo pezzo, per arrivare a comporre quello che sarà un pezzo d’arte… la conclusione sarà fatale. Sarà un serial killer movie come non ne abbiamo mai visti primi".