Un piccolo e curioso dibattito si è consumato nei giorni scorsi, quando Martin Scorsese ha dichiarato, parlando con Empire Magazine (via The Guardian), di non considerare i film Marvel “cinema”. Scorsese è uno dei più grandi registi viventi, una figura rispettatissima, mentre i film del Marvel Cinematic Universe sono la forza trainante dell'industria di Hollywood. Uno scontro del genere non poteva che generare qualche polemica.
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“Ci ho provato, sapete? Ma non è cinema”, ha detto Scorsese. “Onestamente, per quanto siano ben fatti, con attori che danno il meglio di loro in quelle circostanze, la cosa a cui penso assomiglino di più sono i parchi divertimenti. Non è un cinema di esseri umani che tentano di comunicare emozioni ed esperienze psicologiche a un altro essere umano”.
Si potrebbe obbiettare che la forza dei film Marvel, quello che ha permesso loro di attecchire così tanto tra il pubblico, sta invece proprio nella capacità di trovare l'elemento umano in mezzo a una valanga di effetti speciali. Di certo lo hanno fatto i fratelli Russo con Avengers: Endgame, specialmente in un finale che ha emozionato non poco il pubblico. Lo ha fatto anche James Gunn, in particolare nel primo Guardiani della Galassia, che si reggeva su una galleria di personaggi inaspettatamente sfaccettati e su una scrittura che privilegiava il coinvolgimento umano rispetto all'azione.
Ed è proprio James Gunn, con il suo solito inattaccabile aplomb, a rispondere a Scorsese. Il regista sta attualmente girando The Suicide Squad per Warner/DC, e tornerà subito dopo a lavorare a Guardiani della Galassia Vol. 3. Gunn è noto per essere uno che include molti elementi personali anche in progetti come questi.
“Martin Scorsese è uno dei cinque miei registi viventi preferiti. Trovai oltraggioso quando la gente attaccò L'ultima tentazione di Cristo senza aver visto il film. Mi rattrista che ora lui giudichi i miei film allo stesso modo. Detto questo, amerò sempre Scorsese, sarò sempre grato per il suo contributo al cinema e non vedo l'ora di vedere The Irishman”.
GUARDA IL TRAILER DI THE IRISHMAN.
A 77 anni, Scorsese è ancora un regista con la voglia di sperimentare, molto attento alle nuove tecnologie e ai mezzi di fruizione del cinema. Tanto è vero che ha realizzato il suo ultimo film, The Irishman, per Netflix. È comprensibile che i film Marvel non facciano per lui, in quanto spettatore, ma è proprio l'ammissione di averci “provato” senza successo a stupire Gunn. Staremo a vedere se questo dialogo a distanza andrà avanti.
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“Ci ho provato, sapete? Ma non è cinema”, ha detto Scorsese. “Onestamente, per quanto siano ben fatti, con attori che danno il meglio di loro in quelle circostanze, la cosa a cui penso assomiglino di più sono i parchi divertimenti. Non è un cinema di esseri umani che tentano di comunicare emozioni ed esperienze psicologiche a un altro essere umano”.
Si potrebbe obbiettare che la forza dei film Marvel, quello che ha permesso loro di attecchire così tanto tra il pubblico, sta invece proprio nella capacità di trovare l'elemento umano in mezzo a una valanga di effetti speciali. Di certo lo hanno fatto i fratelli Russo con Avengers: Endgame, specialmente in un finale che ha emozionato non poco il pubblico. Lo ha fatto anche James Gunn, in particolare nel primo Guardiani della Galassia, che si reggeva su una galleria di personaggi inaspettatamente sfaccettati e su una scrittura che privilegiava il coinvolgimento umano rispetto all'azione.
Ed è proprio James Gunn, con il suo solito inattaccabile aplomb, a rispondere a Scorsese. Il regista sta attualmente girando The Suicide Squad per Warner/DC, e tornerà subito dopo a lavorare a Guardiani della Galassia Vol. 3. Gunn è noto per essere uno che include molti elementi personali anche in progetti come questi.
“Martin Scorsese è uno dei cinque miei registi viventi preferiti. Trovai oltraggioso quando la gente attaccò L'ultima tentazione di Cristo senza aver visto il film. Mi rattrista che ora lui giudichi i miei film allo stesso modo. Detto questo, amerò sempre Scorsese, sarò sempre grato per il suo contributo al cinema e non vedo l'ora di vedere The Irishman”.
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A 77 anni, Scorsese è ancora un regista con la voglia di sperimentare, molto attento alle nuove tecnologie e ai mezzi di fruizione del cinema. Tanto è vero che ha realizzato il suo ultimo film, The Irishman, per Netflix. È comprensibile che i film Marvel non facciano per lui, in quanto spettatore, ma è proprio l'ammissione di averci “provato” senza successo a stupire Gunn. Staremo a vedere se questo dialogo a distanza andrà avanti.
