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I soliti sospetti: Gabriel Byrne accusa Kevin Spacey di comportamento inappropriato sul set

L'attore rivela che le riprese vennero bloccate per via delle molestie del collega ai danni di un attore più giovane

I soliti sospetti

05.12.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Non sembra esserci fine alla valanga di accuse che stanno travolgendo in questi giorni l'industria dell'entertainment americano (e non solo). Uno dei più grandi a cadere è stato Kevin Spacey, licenziato da House of Cards e cancellato da Tutti i soldi del mondo dopo che l'attore Anthony Rapp ha rivelato di essere stato molestato da lui quando aveva appena 14 anni. Ciò ha dato origine a un effetto domino che ha portato a galla storie di molestie sul set di House of Cards, che ora proseguirà ufficialmente senza di lui.
 
Adesso arriva anche Gabriel Byrne a rincarare la dose. Byrne, che ha lavorato accanto a Spacey nel classico I soliti sospetti di Bryan Singer (recentemente licenziato dal biopic su Freddie Mercury per motivi completamente diversi), afferma che le riprese del film furono bloccate, a un certo punto, proprio per via della condotta di Spacey nei confronti di un attore più giovane.
 
“Onestamente non ero a conoscenza dell'estensione delle sue violenze – ha confessato Byrne al Sunday Times – All'epoca ci si scherzava e si diceva 'Tipico di Kevin', ma nessuno capiva davvero quanto profondo fosse il problema”. “Solo anni dopo abbiamo iniziato a capire che [le riprese] erano state bloccate per una ragione particolare, e cioè un comportamento sessuale inappropriato di Spacey”. Che finì per vincere un Oscar come migliore attore non protagonista proprio grazie a I soliti sospetti.