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I 50 anni dello sbarco sulla Luna, dieci film di astronauti da non perdere

Cinquant'anni fa l'Apollo 11 portava Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla superficie lunare. Festeggiamo l'anniversario con il meglio del cinema sugli astronauti

Ad Astra

19.07.2019 - Autore: Marco Triolo
Il 20 luglio 1969, l'umanità intera seguiva in diretta televisiva un evento storico, la più grande impresa mai compiuta dal genere umano. Quello era il giorno in cui l'Apollo 11 atterrava sulla luna e Neil Armstrong metteva piede sulla superficie lunare, il primo uomo a farlo. Per pochi minuti le differenze di razza, religione, le guerre e le rivalità ci sembrarono piccole, dimenticabili, mentre assistevamo al “piccolo passo” di Armstrong e al “grande balzo” dell'umanità.
 
Sarebbe bello poter dire che quello fu l'inizio dell'avventura umana nel cosmo, ma purtroppo non fu così. In questi cinquant'anni, per continuare a sognare, ci siamo dovuti affidare al cinema. E il cinema non ha mai smesso di raccontare storie di grandi conquiste ed esplorazioni, della naturale propensione dell'Uomo per l'avventura e la scoperta. Storie di uomini e donne che, sfidando il pericolo, si lasciano la Terra alle spalle per visitare il cosmo.
 
Il 26 settembre arriverà nelle sale italiane Ad Astra, il nuovo film di James Gray che vede Brad Pitt nei panni di un astronauta alla ricerca del padre (Tommy Lee Jones) attraverso il sistema solare. In attesa di vederlo, ecco dieci film sugli astronauti da scoprire assolutamente.

 
 
Al di là del fatto che è un capolavoro del cinema, 2001 di Stanley Kubrick è un film talmente lungimirante da essere attuale ancora oggi. Il modo in cui il volo spaziale è rappresentato, il design delle stazioni orbitanti, il rigore scientifico della tecnologia (ci sono persino i tablet!) lo rendono un film profetico. L'unica nota fuori posto sta nel modo in cui gli astronauti camminano sulla luna, come se la gravità fosse quella terrestre. E se ci si ferma un attimo a pensarci, si capisce perché: 2001 è uscito un anno prima del primo allunaggio!

 
 
Restiamo in tema allunaggio con questo altalenante ma affascinante ritratto di Neil Armstrong, interpretato da Ryan Gosling. Damien Chazelle, regista di La La Land, ne racconta l'umanità e la determinazione a fare la storia. Il film si concentra sul lungo processo necessario per portare gli umani sulla luna. Il finale è il più grande pay-off della storia... ed è tutto vero.

 
 
Dal primo uomo sulla luna al primo uomo a starci da solo... o quasi. Moon di Duncan Jones è una gemma della fantascienza realistica e un trattato sulla solitudine e l'isolamento e sugli effetti che questi hanno sulla mente umana. Sam Rockwell divora la scena, è magnetico e regge tutto il film, aiutato dalla voce di Kevin Spacey che interpreta una sorta di sorprendente evoluzione di HAL 9000.

 
 
Piccolo aneddoto: The Martian è tratto da un libro di Andy Weir, il cui secondo romanzo si intitola Artemis. Che è anche il nome del nuovo programma della NASA che riporterà gli umani sulla luna nel 2024. A parte questo, il film di Ridley Scott vede Matt Damon nei panni di un astronauta che viene abbandonato per errore sul pianeta rosso. Anche qui si parla di solitudine e istinto di sopravvivenza all'opera. Un'ode alla forza umana e al potere della scienza.

 
 
Restando sempre in tema solitudine... che meraviglia questo film indipendente con Mark Strong in rotta verso Marte. Qualcosa va storto sulla sua navicella spaziale, e, come in The Martian, l'astronauta dovrà trovare dentro di sé la forza di superare gli ostacoli e sopravvivere, e nella scienza i mezzi per farlo. Un thriller con un solo personaggio e una sola ambientazione, che tiene incollati alla poltrona dall'inizio alla fine.

 
 
Ecco un film che parte dalla fantascienza per diventare un thriller di spionaggio. Peter Hyams sfrutta le teorie del falso allunaggio per raccontare la storia di tre astronauti, selezionati per andare su Marte, che scoprono che in realtà il viaggio sarà messo in scena su un set. E loro non ci stanno. Pura paranoia anni '70 distillata in una storia dalla tensione magistrale, che ci ricorda come dietro una grande conquista ci possano essere anche grandi inganni.

 
 
Dai tre astronauti di Capricorn One ai tre di Apollo 13. Ma il film di Ron Howard non è finzione: racconta la storia vera di Jim Lovell, Fred Haise e Jack Swigert (Tom Hanks, Bill Paxton e Kevin Bacon) che, nel 1970, dovettero essere riportati sulla Terra dopo che un problema tecnico minacciò non solo la loro missione sulla luna, ma le loro vite. La famosa frase “Houston, abbiamo un problema” viene da qui.

 
 
A proposito di astronauti con grossi problemi, non possiamo non citare Gravity. Il film di Alfonso Cuarón vede Sandra Bullock nei panni di un'astronauta sperduta in orbita, disposta a tutto pur di tornare sulla Terra da sua figlia. Un film che ha definito il look e il design dei moderni film di hard sci-fi. Una conquista tecnica, con una computer graphic perfettamente realistica.

 
 
Una versione moderna e hard sci-fi di Alien, in cui gli astronauti della stazione spaziale internazionale sono costretti ad affrontare una creatura aliena proveniente da Marte. Un cast fantastico – Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson, Hiroyuki Sanada, Ryan Reynolds – per un thriller/horror che sfrutta l'ambientazione claustrofobica con intelligenza. E ha un finale davvero memorabile.

 
 
Christopher Nolan parte dai cambiamenti climatici per parlare di come noi umani siamo esploratori per natura. Di come senza il viaggio e la scoperta sia per noi impossibile vivere. Scientificamente piuttosto rigoroso, Interstellar prevede l'aspetto di un buco nero, tra le altre cose (ben prima che ne arrivasse la prima foto), e, come Gravity, fa molta attenzione nell'uso del sonoro, evitando i suoni nello spazio. Un'esperienza totale, con un finale che si lascia un po' andare a voli pindarici, ma non per questo è meno importante nell'aver reso commerciale il realismo del viaggio spaziale.

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