LEGGETE LA NOSTRA RECENSIONE DI AMMORE E MALAVITA.
È stata una serata ricca di ospiti e temi scottanti quella che ha segnato il ritorno dei David di Donatello in Rai dopo due anni a Sky. Una cerimonia di premiazione, la 62ma, presentata da Carlo Conti, che ha visto avvicendarsi sul palco due leggende del cinema internazionale come Steven Spielberg e Diane Keaton. Ma che ha anche segnato un punto a favore di Dissenso Comune, la risposta italiana al movimento Me Too. Paola Cortellesi, Giovanna Mezzogiorno, Jasmine Trinca, Sonia Bergamasco, Serena Rossi e Isabella Ragonese sono salite sul palco per un appello comune all'equità gender. È stata, infine, una serata in cui a vincere è stata prima di tutto Napoli.
È stata una serata ricca di ospiti e temi scottanti quella che ha segnato il ritorno dei David di Donatello in Rai dopo due anni a Sky. Una cerimonia di premiazione, la 62ma, presentata da Carlo Conti, che ha visto avvicendarsi sul palco due leggende del cinema internazionale come Steven Spielberg e Diane Keaton. Ma che ha anche segnato un punto a favore di Dissenso Comune, la risposta italiana al movimento Me Too. Paola Cortellesi, Giovanna Mezzogiorno, Jasmine Trinca, Sonia Bergamasco, Serena Rossi e Isabella Ragonese sono salite sul palco per un appello comune all'equità gender. È stata, infine, una serata in cui a vincere è stata prima di tutto Napoli.
I Manetti Bros. hanno infatti ritirato il premio al miglior film per Ammore e malavita, premio che hanno dedicato “alle nostre mogli, ai nostri figli, a nostra mamma e a tutta la nostra grande famiglia cinematografica”. Il film ha sbancato nel corso della serata, ottenendo anche i riconoscimenti per la migliore attrice non protagonista (Claudia Gerini), le migliori musiche (Pivio & Aldo De Scalzi), la miglior canzone (“Bang Bang”) e i costumi (ex aequo con Riccardo va all'inferno). Ma Napoli vince anche grazie ai premi consegnati a Napoli velata di Ferzan Ozpetek, miglior scenografia e fotografia, e a Gatta Cenerentola, miglior produttore ed effetti speciali.
La migliore regia è andata invece al giovane italo-americano Jonas Carpignano per A Ciambra, storia di una comunità rom residente a Gioia Tauro, in Calabria, che si aggiudica anche il premio al miglior montaggio.
L'altro grande vincitore della serata è Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli, che si aggiudica i David per la sceneggiatura originale, il miglior trucco (Marco Altieri), le migliori acconciature (Daniela Altieri) e il suono. Migliore attrice protagonista Jasmine Trinca per Fortunata e migliore attore Renato Carpentieri per La tenerezza di Gianni Amelio, che commuove la platea dicendo: "La tenerezza e una virtù rivoluzionaria". I David Speciali sono andati a Stefania Sandrelli e Diane Keaton (che ha ringraziato Woody Allen compiendo un benvenuto gesto controcorrente). David alla Carriera a Steven Spielberg, che ha incantato la platea raccontando di una storica passeggiata per Roma nel 1971 con Federico Fellini, quando lui era semi-sconosciuto. A seguire tutti i vincitori dei David di Donatello 2018.
MIGLIOR FILM
Ammore e malavita dei Manetti Bros.
MIGLIOR REGIA
Jonas Carpignano per A Ciambra
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Susanna Nicchiarelli per Nico, 1988
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Fabio Grassadonia e Antonio Piazza per Sicilian Ghost Story
MIGLIOR PRODUTTORE
Luciano Stella e Maria Carolina Terzi per Gatta Cenerentola
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Jasmine Trinca per Fortunata
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Renato Carpentieri per La tenerezza
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Claudia Gerini per Ammore e malavita
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Giuliano Montaldo per Tutto quello che vuoi
MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Gian Filippo Corticelli per Napoli velata
MIGLIORE MUSICISTA
Pivio & Aldo De Scalzi per Ammore e malavita
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Bang Bang da Ammore e malavita
MIGLIORE SCENOGRAFO
Ivana Gargiulo e Deniz Gokturk Kobanbay per Napoli velata
MIGLIORE COSTUMISTA
Daniela Salernitano per Ammore e malavita
Massimo Cantini Parrini per Riccardo va all’inferno
MIGLIOR TRUCCATORE
Marco Altieri per Nico, 1988
MIGLIOR ACCONCIATORE
Daniela Altieri per Nico, 1988
MIGLIOR MONTATORE
Affonso Goncalves per A Ciambra
MIGLIOR DOCUMENTARIO
La lucida follia di Marco Ferreri
MIGLIOR EFFETTI DIGITALI
Gatta Cenerentola
MIGLIOR SUONO
Nico, 1988
MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
The Square di Ruben Ostlund
MIGLIOR FILM STRANIERO
Dunkirk di Christopher Nolan
DAVID GIOVANI
Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Bismillah di Alessandro Grande