I primi ruoli che hanno segnato le carriere delle star
I ruoli che hanno previsto la carriera di un attore: Johnny Depp in Nightmare
Di bell'aspetto, ma strambo. Potenzialmente il quarterback della squadra di football della scuola, ma troppo magro e pallido. In due parole, Johnny Depp. Il ruolo di fidanzatino della protagonista Heather Langenkamp nel primo Nightmare di Wes Craven, suo debutto assoluto, Depp già incarnava tutte le caratteristiche che avrebbero definito la sua carriera: lavorare in film a tema sovrannaturale con registi dalla cifra autoriale unica, scegliendo ruoli decisamente particolari.
Ma non è l'unica star la cui carriera sia stata definita da uno dei primi ruoli interpretati. Vediamo altri casi famosi...
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La carriera da wrestler di The Rock
Dwayne "The Rock" Johnson, come è noto, era uno dei protagonisti del wrestling americano prima di diventare una star del cinema. E il suo carisma naturale, le sue doti da uomo di spettacolo oltre che d'azione, lo hanno reso già allora una stella amatissima, per quanto in quegli anni interpretasse il ruolo del cattivo sul ring. Ma tutti amano The Rock e si era capito già allora. Oggi si divide tra commedia e azione, cosa che faceva già nel wrestling...
Jason Momoa in Baywatch Hawaii
Nel 2000, a 21 anni, Jason Momoa entrò nel cast dell'undicesima stagione di Baywatch, anche nota come Baywatch Hawaii. Il suo fisico prestante sposato all'ambientazione sul mare fu un segnale premonitore del suo ruolo di Aquaman in Justice League.
Peter Dinklage in Elf
Peter Dinklage ha fatto della sua principale missione in carriera quella di non accettare mai parti stereotipate sui nani. In Elf, lo vediamo combattivo e assolutamente furioso quando Will Ferrell lo scambia per un elfo. In Game of Thrones, non l'avrebbe fatta passare liscia a quelli che lo chiamavano "folletto".
Morgan Freeman in The Electric Company
Anche Morgan Freeman è stato giovane. Negli anni '70 faceva parte del cast di The Electric Company, una trasmissione didattica dedicata ai ragazzi, dove insegnava lo spelling e la pronuncia. La sua voce suadente e la sua dizione perfetta, oltre alla sua immagine da saggio, sarebbero diventati poi un marchio di fabbrica della sua carriera d'attore.
Scarlett Johansson in Ghost World
Nel 2001, ben prima che i fumetti al cinema diventassero ricetta di successo, Scarlett Johansson interpretà Ghost World, adattamento di una graphic novel di Daniel Clowes. Nove anni dopo sarebbe apparsa per la prima volta nel ruolo della Vedova Nera in Iron Man 2, entrando da protagonista nell'universo Marvel e nel mondo dei moderni cinecomic.
Tilda Swinton in Orlando
Orlando di Sally Potter fu uno dei primi ruoli da protagonista di Tilda Swinton, tutto giocato sulle qualità androgine dell'attrice, che avrebbero segnato tutta la sua carriera. Nel film, tratto da un romanzo di Virginia Woolf, interpreta un nobile inglese che diventa immortale dopo aver ricevuto una benedizione dalla Regina Elisabetta. E decide in seguito di trasformarsi in donna.
Zooey Deschanel in Quasi famosi
Quello della sorella di William Miller in Quasi famosi di Cameron Crowe fu uno dei primi ruoli importanti per Zooey Deschanel. Già qui la vediamo nella parte di una ragazza spigliata, alla moda ma un po' bohemien e hippie, una parte che avrebbe poi interpretato innumerevoli volte (in 500 giorni insieme e New Girl, ad esempio).
Arnold Schwarzenegger in Ercole a New York
Molto prima di diventare una stella del cinema grazie a Conan il Barbaro, Arnold Schwarzenegger aveva interpretato questo ingenuo fantasy urbano nel ruolo del dio Ercole. Una produzione a basso budget, camp e involontariamente comica, nata solamente per sfruttare il fisico di Schwarzenegger, perfetto per il ruolo di una divinità greca. Lo stesso ragionamento dietro i ruoli in Conan e Terminator, ma fatto più di dieci anni prima.
Bryan Cranston in X-Files
Bryan Cranston ebbe il ruolo della vita, quello di Walter White in Breaking Bad, grazie a una parte da lui interpretata in "Drive", episodio 6x02 di X-Files. Scritto dallo stesso creatore di Breaking Bad, Vince Gilligan, che dichiarò di averlo voluto nel ruolo di Walter per quella sua capacità unica di essere spregevole ed empatico allo stesso tempo. Nell'episodio di X-Files interpreta infatti un anti-semita che rapisce Mulder, eppure, alla fine dell'episodio, parteggiamo un po' per lui lo stesso.