
Dieci film che diventano più interessanti a ogni visione

The Prestige (2006)
Ci sono film che hanno bisogno di essere visti molte volte per essere davvero compresi. Così pieni di dettagli stipati in ogni angolo dello schermo o con trame così complesse che è impossibile capirli davvero alla prima visione. Insomma, vere miniere d'oro per chi ama il cinema e adora rivedere i film che preferisce più di una volta. Eccone dieci.
A cominciare da The Prestige. Christopher Nolan realizza film che sono trucchi magici e questo film sulla sfida tra due prestigiatori è la quintessenza del suo cinema. The Prestige è un'opera che si apprezza davvero dopo diverse visioni, perché solo così è possibile godere pienamente dell'atmosfera che Nolan ha meticolosamente creato, e accettare anche le svolte più improbabili di trama. Per non parlare di quel colpo di scena finale che TUTTI faticano a capire la prima volta...
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Ritorno al futuro (1985)
Pare impossibile pensare che Ritorno al futuro possa nascondere ancora segreti da scoprire. Eppure è così. Vi siete mai accorti che il Twin Pines Mall diventa il Lone Pine Mall dopo che Marty distrugge il pino di Mr. Peabody? O che il barbone del 1985 è il sindaco di Hill Valley nel 1955? Tutte cose che saltano fuori alla centesima visione di uno dei classici anni '80 per antonomasia.

Akira (1988)
Il capolavoro di Katsuhiro Otomo è qualcosa di talmente grandioso e ricco da richiedere almeno due o tre visioni prima di capirci qualcosa. Certo, bisogna ammettere che non tutto è dovuto alla complessità: ci sono cose, nella sceneggiatura di Akira, che semplicemente non hanno senso o non funzionano. Ma l'affresco di questo futuro distopico è talmente stracolmo di riferimenti visivi, particolari e design curatissimi da meritare visioni multiple solo per la gioia di immergersi nuovamente in tanto splendore.

Il grande Lebowski (1998)
La quantità impossibile di gag e livelli di lettura tipica dei film dei Coen trova ne Il grande Lebowski il suo compimento più impressionante. Un film così ricco di personaggi memorabili, scene iconiche, stramberie assortite, tappeti, sequenze oniriche e partite a bowling da richiedere, anzi pretendere regolari visioni. Per fortuna nostra, è anche esilarante e non dispiace rivisitarlo.

Donnie Darko (2001)
Vero fenomeno di costume alla sua uscita, quando divenne un successo clamoroso dopo una partenza claudicante, Donnie Darko è il miglior film di un autore altalenante come Richard Kelly. Una fantasia perversa e complicata oltre misura, tra loop temporali, predestinazione e tizi in costume da coniglio gigante. Per questo una visione non basta: rivedendolo svariate volte inizierete finalmente ad apprezzarne l'assurdo fascino e vi farete trasportare, passando sopra anche alle incongruenti minuzie.

Primer (2004)
Shane Carruth è un nerd coi fiocchi. La dimostrazione è questo film, una storia di viaggi nel tempo che si libera di tutto il portato romantico del filone per addentrarsi in gelidi dettagli tecnici (ovviamente paradossali), che finiscono comunque per essere affascinanti. Peccato che Primer a una prima visione sia quasi incomprensibile. Ma svariate visioni - e magari un aiutino da Wikipedia - portano ad apprezzare i concetti di Carruth e la precisione con cui calcola un film che è quasi un'equazione.

Watchmen (2009)
Watchmen è probabilmente il miglior film di Zack Snyder. Certo, dietro c'è la perfetta graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons, ma sullo schermo Snyder ha saputo tessere una realtà alternativa così fitta di particolari, che ogni visione regala nuove scoperte. Nuovi dettagli che approfondiscono sempre di più la texture di un mondo parallelo tanto grottesco quanto spaventosamente plausibile.

La fine del mondo (2013)
Il terzo capitolo della Trilogia del Cornetto di Edgar Wright è forse quello più pieno di easter eggs in assoluto. Non che L'alba dei morti dementi e Hot Fuzz non lo siano, ma La fine del mondo è così ricco di particolari da meritarsi molte visioni per coglierli tutti. Ci sono tanti livelli di lettura in ogni singola battuta, azione, persino nelle insegne dei pub (che fanno riferimento a ciò che accade al loro interno). E' impossibile cogliere tutto la prima volta, perciò fatevi un favore e tornate a farvi un giro a Newton Haven.

Mad Max: Fury Road (2015)
Mad Max: Fury Road non è un filmche va rivisto per capire meglio i dettagli del plot, in realtà semplicissimo. E' un film che va rivisto perché è un miracolo di regia e coreografie, perché è talmente zeppo di stunt meravigliosi da stupire ogni singola volta un po' di più. George Miller aveva 70 anni quando lo ha diretto nel deserto della Namibia, e già questo è incredibile. Mettiamoci poi una Charlize Theron fantastica nel ruolo di Furiosa e il gioco è fatto.

Arrival (2016)
Ancora un film che fa del tempo il suo tema, Arrival sbigottisce con un colpo di scena finale davvero ben realizzato e nascosto sotto gli occhi di tutti. Talmente è ben congegnato da aver confuso alcuni spettatori. Per questo conviene rivedere più volte il film di Denis Villeneuve: liberi da ogni preconcetto, o aspettative, è possibile goderlo fino in fondo e capirlo davvero.