
Dieci film quasi completamente rigirati

Justice League (2017)
Vi siete mai chiesti per quale motivo, a volte, nei trailer di un film in uscita appaiano scene che poi, nel film, effettivamente non ci sono? A volte viene fatto per sviare il pubblico (come nei recenti casi di Deadpool 2 e Avengers: Infinity War), ma più spesso è perché quelle scene sono state girate, poi scartate e rigirate in maniera diversa o del tutto escluse:
Un esempio eclatante è Justice League, il tentativo (alcuni direbbero disperato) di dare una coerenza all'universo cinematografico DC. Tentativo fallito: il film ha incassato 657 milioni di dollari nel mondo. Per capire l'entità del flop, basta dire che Avengers: Infinity War ha incassato 630 milioni nel primo weekend di programmazione. E che Justice League di milioni ne è costato 300. A quanto pare, 25 di questi sono andati alla cancellazione in digitale dei baffi di Henry Cavill, che l'attore si era fatto crescere per le riprese di Mission: Impossible - Fallout. Ma non sono costati solo i baffi: in generale, dopo l'annuncio che Zack Snyder avrebbe lasciato il progetto a causa del suicidio della figlia, Joss Whedon è subentrato e, stando alle malelingue, avrebbe aggiunto molte scene per dare al film un tono più leggero.
Diamo uno sguardo ad altri casi di film rigirati quasi del tutto...
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Rogue One: A Star Wars Story (2016)
Le riprese aggiuntive a Hollywood sono la norma, specialmente nei grossi film. C'è sempre la necessità di rigirare una scena che deve includere effetti speciali, o qualche dettaglio venuto male oppure non preventivato, ma necessario al montaggio. Eppure ci sono casi limite: quello di Rogue One: A Star Wars Story, ad esempio. L'immagine che vedete qui sopra è emblematica. Era inclusa nei trailer e suggerisce una catena di eventi molto diversa nel terzo atto del film, in cui Jyn e Cassian non si vedono mai correre nel mezzo del campo di battaglia con in mano il disco contenente i dati della Morte Nera. Tutta la loro sequenza si svolge, invece, nella base imperiale. Ma ci sono diverse altre scene presenti nei trailer e assenti nel film. Di recente, il regista e sceneggiatore Tony Gilroy ha confermato di essere subentrato a Gareth Edwards per dirigere le riprese extra, necessarie per sistemare un film che era "in guai terribili". A quanto pare, il finale scioccante e memorabile del film si deve tutto a lui.

Ritorno al futuro (1985)
Celeberrimo il caso di Ritorno al futuro. Eric Stoltz era stato scelto per interpretare Marty McFly dopo che la prima scelta di Zemeckis, Michael J. Fox, era stato costretto a dire no per l'impegno sul set di Casa Keaton. Fu solo dopo cinque settimane di riprese che Zemeckis riuscì a ottenere Fox e a licenziare Stoltz, che si era rivelato inadatto al ruolo. A quanto pare, il cambio in corsa (con relative scene rigirate con Fox) costò alla produzione 3 milioni.

Geostorm (2017)
Il film di Dean Devlin (sceneggiatore di Independence Day) ebbe la sfortuna di uscire dopo che una serie di uragani avevano devastato gli Stati Uniti. Un tempismo terribile per un film che parla di eventi atmosferici incontrollabili. Ma i problemi di Geostorm erano iniziati ben prima: il film presentato da Devlin pare fosse inguardabile, al punto che Warner e Skydance chiamarono in soccorso il mega-produttore Jerry Bruckheimer, che affidò al regista Danny Cannon (e alla sceneggiatrice di Shutter Island, Laeta Kalogridis) il compito di girare molto materiale aggiuntivo, con un budget di 15 milioni di dollari. Il film non è comunque andato bene in USA, ma ha recuperato nel resto del mondo.

Suicide Squad (2016)
Sempre in ambito DC, ecco un'altra lavorazione travagliata, anche se poi Suicide Squad fu un buon successo. Warner chiese al regista David Ayer di girare materiale extra al costo di 22 milioni di dollari. Si dice che questo sia stato fatto per aumentare il tasso di humour (come nel caso di Justice League). Ayer ha smentito la cosa, dicendo che le aggiunte sono servite per aumentare le location del film. Ma nel corso della lavorazione sono trapelate notizie sconcertanti, come il fatto che Warner abbia creato dei montaggi del film, proposti alle proiezioni test, in competizione con il montaggio supervisionato da Ayer.

Tutti i soldi del mondo (2017)
Tra i più celebri casi recenti c'è quello di Tutti i soldi del mondo. In seguito al caso di molestie di cui è stato protagonista Kevin Spacey, Ridley Scott decise di rimpiazzare l'attore con Christopher Plummer e di rigirare in tempi record tutte le scene incentrate su Getty. In dieci giorni, Scott completò un'impresa all'apparenza impossibile, rispettando persino la data di uscita.

L'esorcista - La genesi (2004)
Il prequel de L'esorcista uscito nel 2004 porta la firma di Renny Harlin, ma in realtà era stato diretto da Paul Schrader, sceneggiatore di Taxi Driver. A quanto pare, i produttori restarono sconcertati di fronte alla quasi totale assenza di horror nel montaggio di Schrader e imposero riprese aggiuntive affidate a Harlin, con un budget di 10 milioni. Harlin finì per ottenere il solo credito nel film. L'esorcista - La genesi fu un fallimento al botteghino. Un anno dopo sarebbe uscito in home video Dominion: Prequel to the Exorcist, ovvero la versione originale di Schrader.

La Torre Nera (2017)
Tra i più grandi fallimenti degli ultimi anni in termini di lancio di un potenziale franchise, La Torre Nera sta molto in alto. Avrebbe potuto essere il primo capitolo di una saga tratta dai romanzi fantasy di Stephen King, con tanto di serie televisive a completarne l'ambiziosa narrazione, ma tutto si è fermato dopo gli scarsi risultati del film di Nikolaj Arcel. Il regista, a quanto si dice, avrebbe avuto difficoltà a gestire una produzione di così alto profilo, oltretutto gestita da diverse compagnie di produzione, Media Rights Capital e Sony, con esigenze diverse. Arcel fu incaricato di dirigere scene extra per 5 milioni di dollari, e non venne licenziato solo perché chiamare un altro regista a completare l'opera sarebbe stato ancora più costoso.

World War Z (2013)
Quella di World War Z è stata senza dubbio la lavorazione più travagliata del decennio. Il film di zombie, tratto dal romanzo di Max Brooks, arrivò a costare 200 milioni di dollari a causa di una serie di riprese extra, commissionate da Paramount per sistemare il terzo atto. Molti dei problemi sono stati attribuiti al regista Marc Forster e alla sua presunta faida con la star (e produttore) Brad Pitt sul set. Damon Lindelof (co-creatore di Lost) fu chiamato a scrivere un terzo atto nuovo di zecca, che si allontanava ancora di più dal romanzo originale. Il film risultò comunque un ottimo successo.

Solo: A Star Wars Story (2018)
Concludiamo con il caso più recente in tema "film rigirati completamente". Solo: A Star Wars Story ha perso i registi Phil Lord e Chris Miller a poche settimane dalla fine delle riprese. I due sono stati licenziati dalla presidente di Lucasfilm Kathleen Kennedy, poco convinta del tono da loro adottato. Ron Howard è stato dunque chiamato a rigirare il 70% del film (le regole americane richiedono che si vada oltre una certa percentuale per ottenere il credito). Si dice che questo abbia fatto raddoppiare il budget originale.