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Apocalypse Brad: gli zombie di World War Z

Un'apocalisse zombie e una lavorazione apocalittica per l'ambizioso zombie movie di Marc Forster e Brad Pitt

World War Z - Brad Pitt

12.07.2012 - Autore: Marco Triolo
L'apocalisse. Una materia bella tosta. Ci sono molti modi per immaginare l'apocalisse: può essere nucleare, batteriologica, aliena. E poi c'è l'apocalisse zombie, un sottogenere a parte dotato di regole ben precise, quasi tutte ideate ormai più di quarant'anni fa da quel genio di George Romero in La notte dei morti viventi.

World War Z Brad Pitt Marc Forster Max Brooks anteprima - Brad Pitt sul set

In questo solco si inserisce World War Z, film diretto dal regista de Il cacciatore di aquiloni e Quantum of Solace, Marc Forster, al suo primo horror. Un'impresa titanica: si tratta del primo film di zombie ad avere un budget da blockbuster, 125 milioni di dollari. A guidare il cast c'è una superstar come Brad Pitt, anche produttore. L'attore si è dimostrato davvero convinto nel progetto, inizialmente, e addirittura si parlava di una trilogia che avrebbe dovuto unire “il realismo della saga di Jason Bourne con l'atmosfera da fine del mondo di The Walking Dead”. Dichiarazioni altisonanti che ormai sono state messe da parte.

Il motivo? Una lavorazione tormentata che ha finito per sforare con i tempi e i soldi: i costi dovrebbero ormai aggirarsi sui duecento milioni. C'è chi ha accusato Forster di non saper governare una nave così costosa, altri invece insinuano che le riprese siano cominciate senza che regista e attori avessero sotto mano una sceneggiatura completa. E infatti, Damon Lindelof e ora anche il regista di Quella casa nel bosco, Drew Goddard, entrambi veterani di Lost, sono stati chiamati a risistemare il terzo atto e il finale. Il film avrebbe dovuto debuttare a Natale 2012, ma è stato spostato per ora al 21 giugno 2013.

World War Z Brad Pitt Marc Forster Max Brooks anteprima - Un estratto dalla concept art

Insomma, un vero calvario, altro che apocalisse. Certo, non è da escludere che con un paio di accorgimenti il film non possa essere salvato. Alla base c'è un testo forte, l'ottimo romanzo omonimo di Max Brooks (figlio di Mel), da cui però il film pare discostarsi molto. Innanzitutto, il romanzo è scritto come se fosse la cronaca delle guerre contro i morti viventi redatta da un ispettore dell'Onu (il ruolo di Pitt). Una sequela di interviste a medici, militari e politici, che riflettono sugli eventi che hanno scosso e decimato l'umanità. Sia chiaro, dunque: nel libro la guerra è già finita, gli zombie sono stati più o meno sconfitti e l'epidemia contenuta. Il film è invece ambientato allo scoppiare dell'epidemia e vede il protagonista in viaggio per il mondo durante, e non dopo, il conflitto. I fan potrebbero storcere il naso, ma c'è poco da fare: Pitt e compagnia volevano un veicolo multimilionario per cavalcare l'orda dei morti che tra grande e piccolo schermo (si veda il già citato The Walking Dead) sta impazzando. E, certamente, nel romanzo le scene con potenziale epico non mancano, a partire da una battaglia campale al suono degli Iron Maiden.

World War Z Brad Pitt Marc Forster Max Brooks anteprima - Brad Pitt sul set

Eppure, si avverte la sensazione di una grande occasione persa: quando uscì Contagion di Steven Soderbergh, quelli che avevano letto il romanzo hanno notato le somiglianze tra le due opere. In entrambi i casi si trattava di uno studio sul diffondersi di un'epidemia, dal paziente zero al contrattacco umano. “Questo doveva essere WWZ”, era l'opinione diffusa. Non avevano tutti i torti.

Non tutto è perduto, comunque, specialmente se diamo retta alla regola aurea per cui i migliori film tratti da romanzi sono quelli che tradiscono un po' le loro fonti letterarie. Resta la curiosità di vedere uno zombie movie in cui l'addetto al catering è costato probabilmente quanto l'intero budget de Il giorno degli zombi.

World War Z è interpretato anche da Mireille Enos, Matthew Fox, James Badge Dale e David Morse. In Italia sarà distribuito da Universal Pictures nella seconda metà del 2013.