

A-Team

Versione cinematografica del celebre telefilm creato da Stephen J. Cannell, che vede protagonista una squadra di ex combattenti che diventano mercenari al servizio delle buone cause.

di Alessandro De Simone
Pensare alle serie anni Ottanta come telefilm molto pop, assai camp e soprattutto very light and funny è in realtà un grosso
errore di valutazione. La maggior parte dei telefilm che ricordiamo come
compagni inseparabili della nostra giovinezza (almeno nel caso di chi
scrive), partivano da basi e valori assai seri. La puntata pilota di “Magnum
P.I.” è infatti un poliziesco a tinte forti con un viraggio noir
accennato ma tangibile, così come il poi miseramente crollato “Supercar”
partiva da un assunto di tutto rispetto. Lo stesso “A-Team”
è nato come un telefilm molto più crudo di quello che poi non sia
diventato nel corso delle sue successive cinque stagioni.
Quattro reduci del Vietnam, ricercati dalla polizia militare per un
crimine che non hanno mai commesso, che diventano quattro moschettieri
che combattono l'ingiustizia. La prima stagione è sì divertente, ma
anche arrabbiata e politicamente scorretta, elementi che recupera Joe
Carnahan per la trasposizione
cinematografica della serie, passando dal Vietnam all'Iraq, puntando
il dito contro la CIA e l'esercito e facendo di questo A-Team per il
grande schermo un action movie guascone e molto più anarchico
che reazionario, nonostante i continui richiami a valori squisitamente
camerateschi come l'onore, la giustizia e la lealtà.
Hannibal, Sberla, B.A. e Murdock edizione 2010 si ritrovano nei
guai a causa di un set di matrici per la stampa dei biglietti verdi con
sopra i presidenti sparite dopo una difficile missione nel cuore di
Baghdad. Dopo una rocambolesca serie di evasioni, il gruppo riunito
troverà la soluzione per riscattarsi e avere giustizia, ovviamente
grazie a un piano ben riuscito. Carnahan dirige con sicurezza un cast
che sembrava non aspettare altro che poter vestire i panni di questi
quattro scapestrati, in particolare Shartlo Copley,
già protagonista di “District 9”, come Murdock il pazzo e
soprattutto Bradley
Cooper adorabile Templeton Peck, cialtrone e
affascinante al punto giusto.
Film d'azione a tutto tondo, “A-Team”
ha almeno un paio di scene assolutamente memorabili (l'evasione di
Murdock e la sparatoria tra grattacieli) e soprattutto vuole essere solo
ciò che realmente è, ovvero un prodotto d'intrattenimento fatto
divertendosi per divertire, ma anche per ricordare che siamo tutti
padroni del nostro destino e che le ingiustizie non devono essere
subite, lezione tanto semplice e banale quanto universale e di
quotidiana attualità.
Consiglio vivissimo: attendete la fine dei titoli di
coda. Non ve ne pentirete.