Grandi serie TV che finiranno nel 2019, ecco i veri motivi
Game of Thrones
Siamo nel pieno della stagione finale di Game of Thrones, un successo planetario che è forse l'ultimo grande evento televisivo non in streaming o binge-watching. Ogni settimana, milioni di spettatori si sintonizzano su HBO e Sky Atlantic per seguire le gesta di Jon Snow, Daenerys Targaryen e tutti i personaggi creati da George R.R. Martin, trasposti da David Benioff e D.B. Weiss in TV.
Ma allora perché chiudere la serie dopo otto stagioni? Il motivo è che Benioff e Weiss, che hanno superato ormai da tempo i romanzi, da sempre avevano immaginato una storia in tre atti, "con un inizio, una parte centrale e una fine" raccontata in 70/75 ore. E in effetti il conteggio finale ci va estremamente vicino: gli episodi saranno in tutto 73.
Ma non è solo Il trono di spade a finire quest'anno: ecco le vere ragioni per cui queste serie tanto amate sono state cancellate...
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Le serie Marvel Netflix
Con la terza stagione di Jessica Jones, finirà del tutto l'era delle serie Marvel distribuite da Netflix. Una saga che, a partire da Daredevil, Luke Cage, Iron Fist e la già citata Jessica, è sfociata nella serie crossover The Defenders, e ha anche generato The Punisher. Il successo era tutto sommato buono, e allora perché chiudere baracca e burattini?
Il motivo sta nella nascita di Disney+, il servizio streaming Disney che arriverà a fine anno. Ovviamente la casa di Topolino, proprietaria della Marvel, non intende lasciare i propri personaggi in mano ai suoi futuri competitors. E così queste serie, troppo violente per passare a Disney+, sono state chiuse del tutto.
Vikings
Vikings è un caso più unico che raro nella storia della televisione: una serie storica, che infatti va in onda sul prestigioso canale History, che mescola realtà e finzione per narrare una saga famigliare davvero epica, e che per giunta è tutta scritta dalla stessa persona. Michael Hirst, creatore dello show, ha scritto ogni. Singolo. Episodio. Anche quando le stagioni sono passate da dieci a venti puntate.
La serie si chiuderà tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 con una sesta stagione che porrà fine alle vicende dei figli di Ragnar Lothbrok. Ma perché? Perché Hirst lo vuole. L'autore ha sempre saputo "in che direzione avrei voluto andasse la serie e più o meno dove avrei voluto farla concludere se ne avessi avuto l'opportunità". E l'opportunità, per fortuna nostra, è arrivata.
Legion
Con la terza stagione, in partenza il 24 giugno, si concluderà Legion, la serie interpretata da Dan Stevens e ambientata nel mondo degli X-Men Marvel. Noah Hawley, creatore della serie e di Fargo, ha sempre voluto realizzare un progetto in tre atti. E dunque la scelta di chiudere ora è tutta sua. Ma che centri anche il fatto che gli X-Men sono ora proprietà Disney, dopo che il colosso ha acquistato Fox?
Gotham
Gotham si concluderà quest'anno con una quinta stagione breve, che introdurrà finalmente Batman (sempre interpretato da David Mazouz) nel mix. Vi racconteranno che Gotham ha raggiunto il suo culmine inevitabile, che la serie non poteva che concludersi con l'entrata in scena del Cavaliere Oscuro... ma in realtà la vera ragione della chiusura, e della stagione più corta, sono gli ascolti non proprio entusiasmanti che hanno accompagnato la serie negli ultimi anni. Fox ha fatto un favore agli spettatori concedendo la stagione finale, quando avrebbe potuto cancellare Gotham già dopo la quarta stagione.
Transparent
Dopo quattro stagioni di ottimo successo, Transparent si concluderà quest'anno con uno special, incentrato sulla morte della sua protagonista Maura Pfefferman. La ragione? Le cause per molestie intentate contro Jeffrey Tambor, l'attore che interpreta Maura e che è stato accusato dall'attrice Trace Lysette e dal suo stesso assistente.
Suits
Ci voleva un Royal Wedding per portare alla chiusura di Suits, la serie trasmessa dalla rete via cavo USA Network che vedeva protagonisti Patrick J. Adams e Meghan Markle. Dopo il matrimonio con il principe Harry, l'attrice ha dovuto mollare la serie al termine della settima stagione. Adams ha colto l'occasione per fare lo stesso, e gli autori hanno fatto sposare e traslocare i due personaggi. Ma Suits ha proseguito. Senza i protagonisti storici, comunque, era solo questione di tempo prima che chiudesse i battenti.
Santa Clarita Diet
La divertente serie Netflix in cui Drew Barrymore interpreta una donna zombie affamata di carne umana, e Timothy Olyphant il suo fedele marito disposto a tutto pur di mantenere la facciata di normalità della famiglia, non proseguirà oltre la terza stagione. La notizia ha sconvolto un po' tutti, ma rientra pienamente nel modus operandi di Netflix: il gigante dello streaming raramente fa proseguire una serie oltre le tre stagioni (vedi il caso delle serie Marvel, appunto).
Il motivo? Per sopravvivere, Netflix deve costantemente attirare nuovi iscritti, e una serie nuova è più efficace in questo di una arrivata a un numero alto di stagioni. Più una serie va avanti, più costa produrla, e il rapporto costi-benefici diventa sempre più svantaggioso. A meno di successi epocali come Stranger Things, Netflix preferisce dunque chiudere le serie presto, e Santa Clarita Diet non fa differenza.
The Big Bang Theory
La sit-com CBS, successo enorme in questi anni, si chiuderà con la dodicesima stagione, che finirà a breve. Ovviamente, dopo così tanto tempo, è dura per gli autori trovare cose nuove da dire, ma la vera ragione per cui The Big Bang Theory è in chiusura non è creativa...
Semplicemente, Jim Parsons, che interpreta Sheldon Cooper, era stufo. L'attore ha rifiutato un lauto assegno di 50 milioni di dollari per proseguire con altre due stagioni. Ma senza Sheldon, TBBT non sarebbe più stata la stessa, e così i creatori Chuck Lorre e Bill Prady e la rete hanno preferito chiudere col botto.