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Zoolander 2 - La nostra recensione

Divertente e ridicolo, il grande ritorno dei personaggi creati da Ben Stiller è un delirante bombardamento da non sottovalutare.

10.02.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Quindici anni sono molti, ma il tempo sembra essersi fermato per Derek, Hansel, Mugatu & Co., i protagonisti di Zoolander 2 diretto dallo stesso Ben Stiller, tornato a dirigersi per l'eccezionale sequel del film del 2001 (nel quale è un piacere ritrovare una Penelope Cruz tanto sexy). E a divertirsi. Almeno si spera. E sembra, anche facendo la tara dalle tante concessioni e degli obblighi che una operazione del genere comporta e dai quali è sostanzialmente mossa.



Questo tipo di condizioni sono evidenti nell'interminabile sequela di gag, giochi di parole e comparsate che interrompono e costituiscono insieme lo sviluppo della storia di questo grande ritorno. Fondata - come già accaduto nel caso di altri sequel - sull'inserimento della paternità come motore dell'azione e novità capace di stravolgere la vita dei protagonisti. Un tema interessante, anche se - forse correttamente - non troppo approfondito.

Conosciamo così Derek Junior - esilarante sin dal primo incontro, anche se un po' vittima di tentativi più grandi di lui nel finale - figlio ritrovato dal nostro protagonista, molto più presente del frutto della passione del mai tanto promiscuo (e animalista) Owen Wilson. Insieme a lui, a sostanziare la leggenda di 'Adamo, Eva & Steve' (il Primo Modello regalatoci dal Creatore), una serie di camei che non vi anticipiamo, ma che costituiscono la sorpresa migliore in un redde rationem quasi dovuto, raggiunto dopo un percorso a tratti faticoso, e dominato dal folle Mugatu di Will Ferrell.



D'altronde in un Hellzapoppin' del genere, capace di non far sentire il peso degli anni e di giustificare la sua stessa esistenza di sequel, non sono certo trama ed equilibrio l'importante. A tratti, il fuoco di fila di battute, situazioni surreali e citazioni è tale da finire con lo stancare, per le troppe risate. Tra satire sul sistema educativo statunitense, rimandi cinefili (non da poco inserire nella stessa scena Boxtrolls e Guerre Stellari), giochi di parole (sarà difficile rendere le telefonate a tema 'Police' e la necessità di 'ponderare' o magari 'riflettere' guardando la propria immagine di 'Narciso' Zoolander), una Capitale da cartolina, soprattutto nella sua ricostruzione stile 'Vacanze romane' e nelle tante location utilizzate (anche non banali) e la prevedibile pioggia di star (da Justin Bieber a Sting, da Katy Perry a Olivia Munn) c'è però anche spazio per un riferimento al MonoMatrimonio, ossia la possibilità di sposarsi con se stessi concessa dalla legislazione italiana…

Zoolander 2, in sala dall'11 febbraio 2016, è distribuito da Universal Pictures

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