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Sadie - La recensione dello scandaloso thriller erotico

Troppo alte le aspettative per il film con l'italiana Marta Gastini, impegnata in scene hot con la Analeigh Tipton vista nell'apertura del Festival di Torino 2016.

19.11.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Lo avevano annunciato come 'film scandalo', etichetta che spesso viene affibbiata a film che non la merita, ma il Sadie di Craig Goodwill di scandaloso ha tutto sommato ben poco. Al di là della promozione 'interessata', il cuore di quello che nasce come "thriller psicologico a sfondo erotico" è evidentemente altrove. Il problema semmai è nell'identificare dove.

Soprattutto relativamente alle intenzioni, visto che l'incedere dello sviluppo ci propone un continuo susseguirsi di suggestioni, sulla carta affascinanti. Forse troppe perché la tensione tra i protagonisti - quanto quella che si dovrebbe trasmettere allo spettatore - ne possa giovare. Il dramma cui assistiamo, infatti, sembra soffrire più che godere degli omaggi, o riferimenti, che emergono nella costruzione delle scene.



Resta molto superficiale e 'scolastico' il riferimento al Kubrick di Eyes Wide Shut, e del  cigno nero di Darren Aronofsky ci sono solo l'ambiguità e la doppiezza. Men che meno vale la pena pensare alla follia e lo scollamento dalla realtà dello Shining cui lo stesso regista fa riferimento nella sua presentazione. Che denuncia il proprio desiderio di trattare "violenza, psicologia ed erotismo" in maniera poetica, ma insieme marca la distanza del risultato da quanto auspicato.

Analeigh Tipton convince a tratti, più negli 'a solo' che affiancata dalle varie spalle, Marta Gastini su tutti (sua partner nella scena hot che dovrebbe valere al film il titolo di 'scandaloso', ma che non trasmette un erotismo particolare). E la conclusione non arriva poi a sorprendere, dopo un crescendo - diviso in capitoli - che regala tableaux di una certa intensità, ma solo estetica. Emblematica purtroppo l'immagine finale, di nuovo omggiante l'immenso Jack Torrance di Nicholson, di un tentativo tanto razionalizzato quanto non riuscito.