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La befana vien di notte - La Recensione del Cinecarbone con Paola Cortellesi

L'attrice romana è la protagonista e il cardine di una favola moderna che aspira a diventare classico, nonostante qualche inciampo.

21.12.2018 - Autore: Mattia Pasquini
In altre occasioni abbiamo sentito registi e attori italiani esaltare la propria ultima fatica, anche oltre i suoi effettivi meriti, ma mai nessuno si era spinto fino al punto di augurarsi di aver realizzato un possibile 'Classico'. Uno di quei film da vedere e rivedere - nel nostro caso durante le feste - con amici e familiari, incuranti del passare degli anni. Forse La befana vien di notte di Michele Soavi non riuscirà a diventarlo, ma di certo questo cosiddetto Cinecarbone, che arriva - in anticipo - a sfidare gli altri film di questo Natale, si è già guadagnato un premio per la simpatia e per la validità del progetto.



Un film per bambini, con bambini protagonisti e una storia esemplare e di buoni sentimenti, ma nella quale non si va tanto per il sottile nel rapire la maestra del Paese, nel contestare un sistema maschilista che continua a essere affascinato da un anziano sovrappeso a scapito di una superdonna costretta a lavorare anche la notte e dopo il suo orario regolare, nel rifiutare certa retorica sulla terza età o nel proporre la normalità di una coppia come quella composta da Fausto Maria Sciarappa e Paola Cortellesi, senza la quale il film avrebbe decisamente un appeal molto minore, stanti i meriti sulla carta.

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Come protagonista, è inevitabilmente intorno a lei che ruota tutto, ma si percepisce nitidamente quanto la sua presenza abbia pesato - in positivo, si intende - anche sulla lavorazione sul set e nella scrittura. Che se nei riferimenti agli anni '80 che tanto vanno di moda (vuoi per fenomeni alla Stranger Things, vuoi per i rimandi a certo cinema classico e all'immancabile E.T.) non sorprende di certo, regala qualche perla proprio quanto a humour e situazioni molto moderne.



Necessarie, dovendo interagire alla pari con un manipolo di giovanissimi attori (encomiabili, ma che purtroppo spesso appaiono abbandonati a se stessi, per evidenti difetti di direzione o di montaggio, nonostante la mano esperta del regista ingaggiato ad hoc) e con un Villain rancoroso e più violento di quel che ci aspetteremmo, anche dal solito bonario Stefano Fresi, come sempre capace di vestire una maschera senza farla diventare macchietta. Attualità e tradizione, insomma, si mescolano e contaminano producendo un risultato interessante.. Imperfetto e che forse non rivedremo molte volte, ma che sicuramente divertirà il proprio pubblico, e magari più di qualche accompagnatore.

La befana vien di notte, in sala dal 27 dicembre 2019, è distribuito da Lucky Red e Universal Pictures.

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