Michael Cimino è una garanzia. Michael Cimino con Clint Eastwood e Jeff Bridges all'apice del loro carisma da star è una garanzia tripla. Stasera, Rai Movie propone un grande classico, Una calibro 20 per lo specialista. Ecco perché recuperarlo.
Il film. John “Thunderbolt” Doherty si nasconde in una cittadina del Montana per sfuggire agli ex-complici, che da lui pretendono il bottino di una rapina. Lì fa conoscenza per caso con Lightfoot, un giovane criminale, e insieme tentano di scappare. Ma i complici di Thunderbolt li trovano, costringendoli a realizzare un nuovo colpo per ripagare i debiti...
Dietro le quinte. I road movie a Hollywood erano popolari, dopo il successo di Easy Rider. Lo stesso Eastwood voleva farne uno e, quando gli capitò di leggere la sceneggiatura scritta da Cimino, se ne innamorò. Avrebbe voluto dirigerlo lui stesso, ma infine si decise a lasciare che Cimino esordisse alla regia. Sul set, diede comunque varie indicazioni al regista, ad esempio rifiutandosi di girare più di tre ciak per scena ed esortandolo a essere più spontaneo nelle riprese. Quattro anni dopo, Cimino avrebbe diretto Il cacciatore. Clint ci vide lungo.
Perché vederlo. Perché, oltre a essere l'esordio alla regia di Cimino, sfoggia un'accoppiata storica di eroi macho del cinema anni '70. Jeff Bridges, che ottenne la sua seconda nomination all'Oscar (dopo L'ultimo spettacolo), è una testa calda, dinamico e sciolto, il perfetto contraltare del gelido e controllato Clint. I veterani George Kennedy e Geoffrey Lewis fanno il resto, consegnando ai due protagonisti ottimo materiale su cui lavorare. C'è tutta la magia degli anni '70 americani, della New Hollywood unita alla spacconaggine del miglior cinema action d'epoca.
La scena da antologia. Clint Eastwood travestito da predicatore che abbandona la messa quando un suo ex-complice si presenta alla porta della chiesa e apre il fuoco, con conseguente inseguimento a piedi in un campo di mais, interrotto dall'arrivo di Jeff Bridges a bordo di un bolide rubato. È la scena iniziale del film e stabilisce il mood con enorme classe.
Dove e quando. Alle 22:55 su Rai Movie, canale 24 del digitale terrestre.
Il film. John “Thunderbolt” Doherty si nasconde in una cittadina del Montana per sfuggire agli ex-complici, che da lui pretendono il bottino di una rapina. Lì fa conoscenza per caso con Lightfoot, un giovane criminale, e insieme tentano di scappare. Ma i complici di Thunderbolt li trovano, costringendoli a realizzare un nuovo colpo per ripagare i debiti...
Dietro le quinte. I road movie a Hollywood erano popolari, dopo il successo di Easy Rider. Lo stesso Eastwood voleva farne uno e, quando gli capitò di leggere la sceneggiatura scritta da Cimino, se ne innamorò. Avrebbe voluto dirigerlo lui stesso, ma infine si decise a lasciare che Cimino esordisse alla regia. Sul set, diede comunque varie indicazioni al regista, ad esempio rifiutandosi di girare più di tre ciak per scena ed esortandolo a essere più spontaneo nelle riprese. Quattro anni dopo, Cimino avrebbe diretto Il cacciatore. Clint ci vide lungo.
Perché vederlo. Perché, oltre a essere l'esordio alla regia di Cimino, sfoggia un'accoppiata storica di eroi macho del cinema anni '70. Jeff Bridges, che ottenne la sua seconda nomination all'Oscar (dopo L'ultimo spettacolo), è una testa calda, dinamico e sciolto, il perfetto contraltare del gelido e controllato Clint. I veterani George Kennedy e Geoffrey Lewis fanno il resto, consegnando ai due protagonisti ottimo materiale su cui lavorare. C'è tutta la magia degli anni '70 americani, della New Hollywood unita alla spacconaggine del miglior cinema action d'epoca.
La scena da antologia. Clint Eastwood travestito da predicatore che abbandona la messa quando un suo ex-complice si presenta alla porta della chiesa e apre il fuoco, con conseguente inseguimento a piedi in un campo di mais, interrotto dall'arrivo di Jeff Bridges a bordo di un bolide rubato. È la scena iniziale del film e stabilisce il mood con enorme classe.
Dove e quando. Alle 22:55 su Rai Movie, canale 24 del digitale terrestre.
