La trasposizione fatta da Saverio Costanzo del La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano fu uno dei titoli più attesi della 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, e anche a posteriori resta una prova originale di alcuni dei talenti più interessanti del nostro cinema più recente, dallo stesso regista alla 'ricorrente' Alba Rohrwacher e all'ormai definitivamente esploso Luca Marinelli.
Il film. 1984, 1991, 1998, 2007. Lungo questi anni le vite di Mattia e Alice scorrono parallele senza mai riuscire a congiungersi. Due infanzie difficili, compromesse da un avvenimento terribile che segnerà le fragili esistenze dei protagonisti fino alla maturità. Tra gli amici, in famiglia, sul lavoro, Mattia e Alice, portano dentro e fuori di loro i segni del passato. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli ad un isolamento inevitabile ma consapevole. L'idea del film nasce dal libro La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, vincitore del premio Strega 2008
Dietro le quinte. Sono molte le differenze che regista e autore, che ha collaborato alla sceneggiatura, hanno voluto mantenere - quando non creare - per questo adattamento, pur fedele al testo originario. Proprio per non farne un copia di quello… La più evidente nella narrazione non cronologica degli aventi, ma anche per quel che riguarda molte scene nelle quali il protagonista è Mattia (da quella in cui indossa l'abito da sposo alla sua relazione con Nadia).
Perché vederlo. Per il suo oscillare tra generi diversi - dall'iniziale thriller all'horror accennato subito dopo, fino al dramma piu convenzionale, pur ammiccando alla fantascienza - decisamente inusuale per una produzione italiana. Tanto più se basata su un successo (letterario, in questo caso) tanto amato dal pubblico pagante. Il disagio di personaggi è reso attraverso artifici che ne fanno un'opera al limite del grottesco e la sperimentazione evidente e le grandi prove attoriali dei due protagonisti.
I Premi. Il grande amore tributato al libro da fan e critica non ha di certo aiutato il film, limitatosi a un numero comunque corposo di nomination a David di Donatello (3), Nastri d'argento (5, con la vittoria di Alba Rohrwacher come Migliore attrice protagonista) e Globi d'oro (4, con il premio per la Miglior fotografia a Fabio Cianchetti). Ma non solo! Visto il Ciak d'Oro ad Alba Rohrwacher e l'analogo premio consegnatole al Lido dalla giuria del Premio Pasinetti.
Dove e quando. Alle 23:02 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.
Il film. 1984, 1991, 1998, 2007. Lungo questi anni le vite di Mattia e Alice scorrono parallele senza mai riuscire a congiungersi. Due infanzie difficili, compromesse da un avvenimento terribile che segnerà le fragili esistenze dei protagonisti fino alla maturità. Tra gli amici, in famiglia, sul lavoro, Mattia e Alice, portano dentro e fuori di loro i segni del passato. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli ad un isolamento inevitabile ma consapevole. L'idea del film nasce dal libro La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, vincitore del premio Strega 2008
Dietro le quinte. Sono molte le differenze che regista e autore, che ha collaborato alla sceneggiatura, hanno voluto mantenere - quando non creare - per questo adattamento, pur fedele al testo originario. Proprio per non farne un copia di quello… La più evidente nella narrazione non cronologica degli aventi, ma anche per quel che riguarda molte scene nelle quali il protagonista è Mattia (da quella in cui indossa l'abito da sposo alla sua relazione con Nadia).
Perché vederlo. Per il suo oscillare tra generi diversi - dall'iniziale thriller all'horror accennato subito dopo, fino al dramma piu convenzionale, pur ammiccando alla fantascienza - decisamente inusuale per una produzione italiana. Tanto più se basata su un successo (letterario, in questo caso) tanto amato dal pubblico pagante. Il disagio di personaggi è reso attraverso artifici che ne fanno un'opera al limite del grottesco e la sperimentazione evidente e le grandi prove attoriali dei due protagonisti.
I Premi. Il grande amore tributato al libro da fan e critica non ha di certo aiutato il film, limitatosi a un numero comunque corposo di nomination a David di Donatello (3), Nastri d'argento (5, con la vittoria di Alba Rohrwacher come Migliore attrice protagonista) e Globi d'oro (4, con il premio per la Miglior fotografia a Fabio Cianchetti). Ma non solo! Visto il Ciak d'Oro ad Alba Rohrwacher e l'analogo premio consegnatole al Lido dalla giuria del Premio Pasinetti.
Dove e quando. Alle 23:02 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.