La storia di due giustizieri fuorilegge esponenti di due rispettive contro-culture è al centro di The Lone Ranger. Gore Verbinski, dopo tre Pirati dei Caraibi (La maledizione della prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini del mondo), richiama al suo fianco Johnny Depp per farsi accompagnare nel revival televisivo del film interpretato da Armie Hammer. Due delle più iconiche figure americane, The Lone Ranger e Tonto, in una avventura tanto classica quanto sorprendente.
Il film. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia inedita che ha trasformato John Reid (Armie Hammer), un uomo di legge, in un leggendario giustiziere, trasportando il pubblico in un'epica girandola di sorprese in cui i due improbabili eroi, spesso impegnati in comici alterchi, combatteranno fianco a fianco contro l'avidità e la corruzione.
Dietro le quinte. Vista la ovvia ironia connaturata al nome dell'indiano interpretato da Depp, il nome Tonto - non comprensibile al pubblico anglofono - nella versione spagnola (dove significa ancor più esplicitamente "stupido") venne sostituito con 'Toro'. Ma l'intero film patì alterne vicende sin dalla sua lavorazione, che rischiarono di condurlo alla cancellazione. Pessime condizioni metereologiche, incendi, una epidemia di varicella e persino la morte accidentale di un membro della crew, annegato in un incidente avvenuto durante un giorno in cui non si svolgevano riprese.
Perché vederlo. Per gli appassionati della serie, va subito messo in risalto come uno dei grandi meriti del film è di aver modernizzato il rapporto di forze tra i due personaggi: mentre nella serie originale Tonto, pur con le sue idee geniali, era il tirapiedi all’onesto uomo bianco, nel film i ruoli vengono invertiti ed è Tonto che deve sopportare The Lone Ranger man mano che questi entra nel suo ruolo di eroe. Anche se tutti i bianchi parlano di Tonto come dell’aiutante, del tirapiedi, il pubblico percepisce tutt’altro. E forse il film avrebbe potuto portare proprio il suo nome… Ma agli appassionati del genere non potrà invece sfuggire come qui il Western torni ai suoi scopi originari di puro divertimento. Si gioca a Cowboy e Indiani, come da bambini. Ma con la possibilità di far muovere lo sguardo in uno scenario straordinario, che Bruckheimer e Verbinski hanno voluto realizzare non utilizzando soltanto il CGI, che lo avrebe reso il solito film dal sapore di videogame, ma spendendo gran parte del budget in scenografie, costumi ed effetti visivi artigianali. Un vero tributo ai film con Ford, Huston e Wayne nel quale, tra le righe, vengono mostrati tanto i veri rapporti di forza tra cattivi pionieri e vittime indiane quanto l'esaltazione di un eroe contrario all’uso della violenza e delle pistole.
La scena da antologia. L'epocale e delirante corsa in parallelo dei due treni in fuga, sui quali troviamo Tonto e Cavendish e il Lone Ranger, sono un chiaro omaggio allo slapstick della serie in bianco e nero originaria trasmessa dalla ABC tra il 1949 e il 1957 (basata su una serie radiofonica del 1933, su una serie di fumetti e ispirazione anche di una versione animata a metà degli anni 1960). Soprattutto per il folle e insensato scontro a fuoco a distanza tra Fichtner e Hammer.
I Premi. Non è da tutti poter vantare due candidature agli Oscar (per i migliori effetti speciali a Tim Alexander, Gary Brozenich, Edson Williams e John Frazier e per il miglior trucco e acconciatura a Joel Harlow e Gloria Pasqua-Casny) e quattro ai Razzie Awards (per il peggior film, il peggior regista, il peggior attore protagonista e la peggior sceneggiatura)… dove il film si assicurò il poco ambito titolo di 'Peggior remake, rip-off o sequel'.
Dove e quando. Alle 21:15 su Rai 2, canale 2 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.
Il film. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia inedita che ha trasformato John Reid (Armie Hammer), un uomo di legge, in un leggendario giustiziere, trasportando il pubblico in un'epica girandola di sorprese in cui i due improbabili eroi, spesso impegnati in comici alterchi, combatteranno fianco a fianco contro l'avidità e la corruzione.
Dietro le quinte. Vista la ovvia ironia connaturata al nome dell'indiano interpretato da Depp, il nome Tonto - non comprensibile al pubblico anglofono - nella versione spagnola (dove significa ancor più esplicitamente "stupido") venne sostituito con 'Toro'. Ma l'intero film patì alterne vicende sin dalla sua lavorazione, che rischiarono di condurlo alla cancellazione. Pessime condizioni metereologiche, incendi, una epidemia di varicella e persino la morte accidentale di un membro della crew, annegato in un incidente avvenuto durante un giorno in cui non si svolgevano riprese.
Perché vederlo. Per gli appassionati della serie, va subito messo in risalto come uno dei grandi meriti del film è di aver modernizzato il rapporto di forze tra i due personaggi: mentre nella serie originale Tonto, pur con le sue idee geniali, era il tirapiedi all’onesto uomo bianco, nel film i ruoli vengono invertiti ed è Tonto che deve sopportare The Lone Ranger man mano che questi entra nel suo ruolo di eroe. Anche se tutti i bianchi parlano di Tonto come dell’aiutante, del tirapiedi, il pubblico percepisce tutt’altro. E forse il film avrebbe potuto portare proprio il suo nome… Ma agli appassionati del genere non potrà invece sfuggire come qui il Western torni ai suoi scopi originari di puro divertimento. Si gioca a Cowboy e Indiani, come da bambini. Ma con la possibilità di far muovere lo sguardo in uno scenario straordinario, che Bruckheimer e Verbinski hanno voluto realizzare non utilizzando soltanto il CGI, che lo avrebe reso il solito film dal sapore di videogame, ma spendendo gran parte del budget in scenografie, costumi ed effetti visivi artigianali. Un vero tributo ai film con Ford, Huston e Wayne nel quale, tra le righe, vengono mostrati tanto i veri rapporti di forza tra cattivi pionieri e vittime indiane quanto l'esaltazione di un eroe contrario all’uso della violenza e delle pistole.
La scena da antologia. L'epocale e delirante corsa in parallelo dei due treni in fuga, sui quali troviamo Tonto e Cavendish e il Lone Ranger, sono un chiaro omaggio allo slapstick della serie in bianco e nero originaria trasmessa dalla ABC tra il 1949 e il 1957 (basata su una serie radiofonica del 1933, su una serie di fumetti e ispirazione anche di una versione animata a metà degli anni 1960). Soprattutto per il folle e insensato scontro a fuoco a distanza tra Fichtner e Hammer.
I Premi. Non è da tutti poter vantare due candidature agli Oscar (per i migliori effetti speciali a Tim Alexander, Gary Brozenich, Edson Williams e John Frazier e per il miglior trucco e acconciatura a Joel Harlow e Gloria Pasqua-Casny) e quattro ai Razzie Awards (per il peggior film, il peggior regista, il peggior attore protagonista e la peggior sceneggiatura)… dove il film si assicurò il poco ambito titolo di 'Peggior remake, rip-off o sequel'.
Dove e quando. Alle 21:15 su Rai 2, canale 2 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.