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Stasera in TV 23 agosto: Anthony Hopkins esorcista nell'horror Il rito

Nel film del regista svedese candidato all'Oscar nel 2003 una prova inedita del grande attore, circondato di italiani...

23.08.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Ultimo arrivato nella sezione 'Poveri diavoli' (cui dedicammo una gustosa top 5), Il rito di Mikael Hafstrom ci offre la possibilità di vedere il grande Anthony Hopkins in versione esorcista, l'esperto Padre Lucas che ci condurrà al confine dell'Oscurità.
 
Il film. Cronaca della bizzarra vita di Padre Gary Thomas, un moderno esorcista che ha preso parte a otto riti ed è stato addestrato a Roma per riconoscere una possessione vera da una malattia mentale. Inizialmente riluttante, Thomas ha poi imparato ad accettare la realtà di questi fenomeni, diventandone un esperto e stravolgendo così la sua stessa visione del mondo.


 
Dietro le quinte. Ispirato al saggio di Matt Baglio del 2009, Il rito. Storia vera di un esorcista di oggi, il film ha richiesto al regista una preparazione che è arrivata al punto di partecipare a diversi esorcismi, seppur da dietro una porta chiusa. Il risultato, in compenso, a prescindere dal raggiungimento o meno del suo scopo, ha avuto l'indubbia forza di provocare una "vera e propria illuminazione" nel celebre protagonista. Al quale nel film vediamo affiancarsi un nutrito cast italiano, capitanato da Marta Gastini e Maria Grazia Cucinotta, e completato da Arianna Veronesi, Andrea Calligari, Giampiero Ingrassia e Cecilia Dazzi.
 
Perché vederlo. Sinistro e arricchito dall'eccezionale presenza di Anthony Hopkins, il film sembra avere in queste caratteristiche la forza necessaria a staccarsi dai tanti prodotti del genere costruiti su analoghe premesse. Demoni ed esorcismi, in fondo, continuano ad attrarre pubblico, almeno nelle loro versioni più moderne. Sono lontani i tempi del cult di William Friedkin, ma per fortuna anche le tante derive 'found footage' che hanno reso mefitico questo tipo di film. La base letteraria e documentale ha certo il suo peso, ma a essere interessante è il lato più dubitabondo dell'approccio. Domina lo scetticismo, più della fede, e per quanto gli esiti possano essere in parte prevedibili i poco ortodossi metodi seguiti dal prete anziano e il racconto della preparazione del rito stesso rendono interessante lo sviluppo - anche parziale - dei personaggi e della vicenda.
 
 
La scena da antologia. "Scettico! Sono io che ho scelto te… Un bugiardo riconosce un bugiardo" dice il demone dentro la Rosaria di Marta Gastini al giovane padre Michael Kovak, ed è lì l'esplicita indicazione della chiave interpretativa della sua lunga rivelazione. Forse troppo chiara, forse no, ma certo ribadita in quasi tutti gli scambi con l'ateo 'part time' Padre Lucas, un "uomo debole" che non si dà pace. E non teme di allontanarsi dall'immagine di sé che gli altri possono avere o cercare. Come nel caso della violenta 'scena della rana', nella quale ciascuno potrà vedere il risultato di un esorcismo riuscito o una beffa per quanti abbiano bisogno di un simulacro da bruciare…
 
I premi. Alex Heffes, autore delle musiche del film, venne premiato come 'Scoperta dell'anno' ai World Soundtrack Awards (dei quali sono state appena annunciate le prime nomination per l'edizione 2017), ma per il film The First Grader. Per il resto, solo canidature 'minori' per l'horror di Mikael Hafstrom, con la nostra Marta Gaslini a spiccare come possibile Miglior Attrice Non Protagonista ai Nastri d'Argento e per il Paris Award de L'Oreal.
 
Dove e quando. Alle 23.50 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.