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Stasera in TV, 2 dicembre: Bisio & Siani sono Benvenuti al Nord

La par condicio lo esigeva, e anche il botteghino: dopo il successo di Benvenuti al Sud, la banda Siani-Bisio si trasferisce

02.12.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Dopo il grande successo raccolto da Benvenuti al Sud sarebbe stato difficile esimersi dall'offrire uno sguardo analogo e divertito sulle piccole fisime - e gli stereotipi - settentrionali... Un piacere, quindi per la Luca Miniero Band, con Alessandro Siani e Claudio Bisio, ritrovarsi in questo Benvenuti al Nord.

Il film. Alberto e Mattia, sono in crisi con le rispettive mogli. Silvia detesta Milano a causa delle polveri sottili e dell'ozono troposferico e accusa Alberto di pensare solo al lavoro e poco a lei. Intanto Mattia, il solito irresponsabile, vive con la moglie Maria e il figlio Edinson a casa della madre, lavora poco e proprio non riesce a pronunciare la parola "mutuo". Mattia suo malgrado finirà a lavorare a Milano, incastrato dall'ingenuità dei suoi amici che lo affidano alle cure di Alberto. L'impatto del napoletano con la città sarà terribile: partito con un giubbotto fendinebbia il povero Mattia finirà col rovinare la sua vita e quella dell'amico Alberto. Ma, piano piano, i pregiudizi inizieranno a sciogliersi...



Dietro le quinte. A parte il 'Metodo Palestrosky' utilizzato da Bisio per presentarsi al meglio all'appuntamento con questo sequel e l'intresse - rivelato dal co-produttore Riccardo Tozzi - espresso da Dany Boon (regista dell’originale Giù al nord) per questa ulteriore deriva del suo film, è divertente godersi le apparizioni 'impreviste' e fuori contesto dei protagonisti del film: dal cameo di Luca Miniero, casellante che riceve il passaporto di Siani invece del pedaggio autostradale, a Bisio e Siani impegnati con il copione di Benvenuti a Est durante i titoli di coda. Per fan, la citazione dei Beatles di Abbey Road nella scena in cui Mattia attraversa la strada sulle strisce insieme a tre colleghi.

Perché vederlo. Squadra che vince non si cambia. Un leitmotiv non condiviso da tutti, ma che il cinema ha da tempo fatto proprio. E che, per una volta, vediamo sviluppare entro i nostri confini, con il 'sequel' del film del 2010. E se avevamo definito quello 'semplice' e capace di giocare con stereotipi e macchiette, sicuramente non sarà difficile ritrovare quei pregi anche nelle nuove avventure dei due amici 'on tour'. L'autenticità questa volta è minore, ma a fronte di ciò si assiste alla costruzione di un contorno più accurato e ricco, anche coerentemente con il successo ottenuto e le nuove aspettative. L'incrocio di situazioni e l'aggiunta di comprimari di gran livello come Paolo Rossi e Anna Finocchiaro, fa il resto…



La scena da antologia. Perché non organizziamo una bella cena tutti insieme? Esordisce Mattia in una delle nostre scene preferite. Una sequenza veloce, come i ritmi milanesi a cui cerca con fatica di adeguarsi. Mattia si avvicina allo sportello, dove siedono i suoi tre nuovi amici del nord. Il vetro sta lì a simboleggiare la distanza breve ma isolante tra due mondi completamente diversi. Al suo approcciarsi un po’ timido, morbido e calmo fa da contrasto lo scatto  mirabilmente inquadrato e ammantato di una luce gelida, con cui i tre prendono il cellulare e verificano le loro disponibilità in agenda. Un susseguirsi di date comunicate in modo asettico, senza nemmeno guardarsi, che termina con la definizione di una data ben diversa da quella che intendeva il giovane meridionale: io veramente dicevo stasera. E lo sguardo allibito della Dodi è solo l’inizio di uno scambio che non fa che evidenziare, in un veloce crescendo, le differenze di approccio alla vita, in cui quella milanese viene dipinta come basata su una rigida e poco umana organizzazione per cui l’agenda sembra essere al centro di un tutto che non può non essee veloce e sbrigativo, fino all’acme svelata da Bisio, nel suo scambio con il Direttore, che ha fissato due riunioni alla stessa ora, per fare prima.

I Premi. Bisognerà accontentarsi della vittoria, al Festival del Corto in Sabina Mompeo, per la Miglior colonna sonora (di Umberto Scipione) e del CinéCiak d'Oro per la Coppia dell'anno: Alessandro Siani e Claudio Bisio. Per il resto, 'solo' qualche nomination sparsa… Due ai David di Donatello (Migliore canzone originale e Miglior colonna sonora), al Premio Kineo Diamanti (Miglior film, a Riccardo Tozzi, Marco Chimenz e Giovanni Stabilini), ai Globi d'oro (Migliore commedia, a Luca Miniero), Ciak d'oro (Miglior manifesto!) e al Trailers FilmFest (per il Miglior trailer italiano e la Migliore locandina italiana).

Dove e quando. Alle 21.11 su Canale 5, canale 5 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.