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Stasera in TV 18 agosto: l'inizio della saga nell'orrore di Amityville Possession

Gli appassionati del genere ancora ringraziano il regista italiano che diede il via a uno dei franchise horror più duraturi della storia…

18.08.2018 - Autore: Mattia Pasquini
A oggi si contano diciotto titoli della saga ispirata ai fatti accaduti nel 1974 e raccontati nell'Amityville Horror del 1979. Che, in Amityville Possession del regista italiano Damiano Damiani, si approfondiscono ulteriormente tornando alle origini e alla strage della famiglia DeFeo del 1974, come raccontata dal libro Murder in Amityville di Hans Holzer.

Il film. La storia narra di una famiglia di Long Island e del suo recente trasferimento in una casa maledetta, edificata su un cimitero indiano.Si mostrano diversi fenomeni inspiegabili che inquietano la famiglia, la madre è la prima a intuire che qualcosa non va e contatta un sacerdote, uno dei figli (Sonny) viene posseduto da un demone, il prete alla fine riuscirà a liberarlo ma verrà lui stesso posseduto.



Dietro le quinte. Fu impossibile utilizzare la casa al 112 di Ocean Avenue, Amityville, e come nel primo film si optò per la replica in stile coloniale situata a Toms River, nel New Jersey. In compenso, la produzione poté avvalersi della consulenza dei demonologi e investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, resi ormai universalmente noti dal franchise cinematografica The Conjuring. Una curiosità è sicuramente il poster del film Rocky che si può vedere in camera di Sonny, soprattutto considerando la presenza di Burt Young (il cui padre purtroppo venne a mancare durante le riprese), universalmente noto come Paulie nella saga pugilistica creata da Sylvester Stallone.

[Amityville - Il risveglio, l'ultimo capitolo di un franchise quasi quarantennale]

Perché vederlo. Come detto, i tanti sequel hanno esplorato variamente le diramazioni della storia originale, ma in questo secondo capitolo l'Horror dell'inizio raggiunge davvero un altro livello… Meno 'Classico', forse, ma certo più malato, crudo, brutale e inquietante, il film dello scomparso regista italiano è davvero uno spettacolo non per tutti. Per quelli disposti a essere provocati, infastiditi, violentati, pur di vivere una esperienza nuova, non banale, diversa. Manca di costanza, forse, ma non di capacità di coinvolgimento, visto che per l'intera durata si potrà provare una continua sensazione di suspense, tensione e paura.



La scena da antologia. Tra i tanti effetti speciali - certo, datati per il pubblico moderno, ma sicuramente adeguati e di un certo impatto - è facile ricordare ed evidenziare quelli dell'esplosione cui assistiamo intorno al minuto 95' del film… Una sequenza che contò su una vera esplosione, realizzata grazie a uno speciale agente chimico altamente e rapidamente infiammabile (ma che purtroppo non si sviluppò come previsto, bruciando solo un lato della casa!). Eliminati dal montaggio finale furono il momento in cui Anthony violenta Delores e quello dell'incesto tra Sonny e Patricia, che Damiani aveva voluto per scioccare ulteriormente il pubblico.

I premi. Amatissimo dal pubblico e dai fan, quanto ignorato da critica e festiva, che addirittura arrivarono a nominare la sola Rutanya Alda… ma ai Razzie Awards, come Peggior Attrice Non Protagonista.

Dove e quando. Alle 23.00 su Italia 2, canale 120 del digitale terrestre e 16 della piattaforma satellitare TivùSat.