Ancora una volta, la forma del falso documentario si presta ai fini di Sacha Baron Cohen, che anche nel Brüno di Larry Charles sfida convenzioni e politicamente corretto per scuotere le "masse ignoranti" e i loro pregiudizi e - almeno sullo schermo - diventare "la maggiore celebrity austriaca dopo Hitler".
Il film. La nuova esilarante avventura statunitense dell'eccentrico reporter 'fashionista' austriaco Brüno in arte Sacha Baron Cohen. Bruno - che ha scelto di farsi chiamare solo per nome "come Madonna" - è convinto che tutto ciò che è fashion salva più vite umane dei medici, e la sua missione è cercare nuove fashion victims con le quali condividere la sua filosofia.
Dietro le quinte. Tante le apparizioni eccellenti del film, da Paul McCartney e figlio a Elton John, Snoop Dogg, Sting, Chris Martin, Bono e Slash, a Ron Paul, Paula Abdul, Sacha Baron Cohen stesso e Harrison Ford (nominato dagli IGN Summer Movie Awards come Miglior Cameo e unico tra i suddetti ad aver avuto una sorta di script per la sua scena). Un impegno notevole fu quello cui si sottopose proprio Sacha Baron Cohen, che si allenò duramente prima delle riprese, arrivando anche a radersi l'intero corpo e cambiare acconciatura per dar vita al suo personaggio. Con successo, visto che il film registrò il più alto incasso del primo weekend negli States per un film con un gay dichiarato come protagonista (30.6 milioni), superando il Piume di struzzo del 1996 (18.3).
[SACHA BARON COHEN SARA' MANDRAKE AL CINEMA]
Perché vederlo. "Allegria, divertimento, shock, ammirazione, disgusto e uno sconvolgente senso di incredulità" sono quelli che ci aveva trovato il celebre critico del Chicago Sun-Times, Roger Ebert. Ma in molti apprezzarono la nuova creazione del dissacrante e geniale Sacha Baron Cohen, artista brillante e in grado di giocare con personaggi e i generi comici, senza alcun condizionamento o limite… sempre pronto a superarli, anche nella maniera più eccessiva e sgradevole, in cerca di qualcosa di nuovo. Che qui forse si avvertirà meno - dopo i vari Borat e Ali G - come anche la sensazione di rottura - visti alcuni camei di star coinvolte nella satira e un inusuale rispetto per altre di caratura maggiore - ma che, di gag in gag, raggiunge ancora una volta il suo obiettivo.
La scena da antologia. Come spesso accade, a distinguersi è un momento del film scomparso al montaggio. In questo caso si tratta di una scena eliminata (e poi inserita nella versione homevideo) dopo la morte di Michael Jackson, il 25 giugno 2009… Un taglio imposto dalla stessa Universal, che non volle mostrare al pubblico la scena in cui Baron Cohen intervistava la sorella La Toya Jackson con domande imbarazzanti sul fratello. Sempre per lo stesso motivo, vennero tagliati anche alcuni dei minuti finali nei quali Brüno cercava di comprare dei biglietti per un concerto del cantante scomparso.
I premi. Nonostante le critiche dei più, Sacha Baron Cohen vinse il Peter Sellers Award for Comedy degli Evening Standard British Film Awards, ma anche - come compositore - l'ASCAP Film and Television Music Award del 2010.
Dove e quando. Alle 21.15 su TV8, canale 8 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.
Il film. La nuova esilarante avventura statunitense dell'eccentrico reporter 'fashionista' austriaco Brüno in arte Sacha Baron Cohen. Bruno - che ha scelto di farsi chiamare solo per nome "come Madonna" - è convinto che tutto ciò che è fashion salva più vite umane dei medici, e la sua missione è cercare nuove fashion victims con le quali condividere la sua filosofia.
Dietro le quinte. Tante le apparizioni eccellenti del film, da Paul McCartney e figlio a Elton John, Snoop Dogg, Sting, Chris Martin, Bono e Slash, a Ron Paul, Paula Abdul, Sacha Baron Cohen stesso e Harrison Ford (nominato dagli IGN Summer Movie Awards come Miglior Cameo e unico tra i suddetti ad aver avuto una sorta di script per la sua scena). Un impegno notevole fu quello cui si sottopose proprio Sacha Baron Cohen, che si allenò duramente prima delle riprese, arrivando anche a radersi l'intero corpo e cambiare acconciatura per dar vita al suo personaggio. Con successo, visto che il film registrò il più alto incasso del primo weekend negli States per un film con un gay dichiarato come protagonista (30.6 milioni), superando il Piume di struzzo del 1996 (18.3).
[SACHA BARON COHEN SARA' MANDRAKE AL CINEMA]
Perché vederlo. "Allegria, divertimento, shock, ammirazione, disgusto e uno sconvolgente senso di incredulità" sono quelli che ci aveva trovato il celebre critico del Chicago Sun-Times, Roger Ebert. Ma in molti apprezzarono la nuova creazione del dissacrante e geniale Sacha Baron Cohen, artista brillante e in grado di giocare con personaggi e i generi comici, senza alcun condizionamento o limite… sempre pronto a superarli, anche nella maniera più eccessiva e sgradevole, in cerca di qualcosa di nuovo. Che qui forse si avvertirà meno - dopo i vari Borat e Ali G - come anche la sensazione di rottura - visti alcuni camei di star coinvolte nella satira e un inusuale rispetto per altre di caratura maggiore - ma che, di gag in gag, raggiunge ancora una volta il suo obiettivo.
La scena da antologia. Come spesso accade, a distinguersi è un momento del film scomparso al montaggio. In questo caso si tratta di una scena eliminata (e poi inserita nella versione homevideo) dopo la morte di Michael Jackson, il 25 giugno 2009… Un taglio imposto dalla stessa Universal, che non volle mostrare al pubblico la scena in cui Baron Cohen intervistava la sorella La Toya Jackson con domande imbarazzanti sul fratello. Sempre per lo stesso motivo, vennero tagliati anche alcuni dei minuti finali nei quali Brüno cercava di comprare dei biglietti per un concerto del cantante scomparso.
I premi. Nonostante le critiche dei più, Sacha Baron Cohen vinse il Peter Sellers Award for Comedy degli Evening Standard British Film Awards, ma anche - come compositore - l'ASCAP Film and Television Music Award del 2010.
Dove e quando. Alle 21.15 su TV8, canale 8 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.