Dopo 27 anni Dario Argento torna alle (sue) origini e decide di chiudere la trilogia infernale andando a risvegliare la temibile Mater Lacrimarum. Sono lei e sua figlia Asia le protagoniste di La Terza Madre, film presentato in anteprima ai Festival di Toronto prima e di Roma poi.
Il film. Sarah Mandy (Asia Argento), una studentessa americana dotata di facoltà paranormali, apre accidentalmente un'urna, liberando lo spaventoso potere della Mater Lacrimarum (Moran Atias). L'energia demoniaca sprigionata scatena un'epidemia di violenza e suicidi a Roma, e le streghe di tutto il mondo si danno appuntamento nella città eterna per rendere omaggio alla "Madre delle lacrime", decisa a raccogliere intorno a se un nuovo esercito. Sarah cercherà di scoprire la verità e di fermare il Male, in una drammatica resa dei conti, grazie ai suoi poteri.
Dietro le quinte. Nel momento in cui tutti parlano del remake di Suspiria di Luca Guadagnino, vale la pena ricordare che proprio dal libro Suspiria De Profundis di Thomas De Quincey il regista romano trovò l'ispirazione del progetto di questo film e della Trilogia intera. Interessante il fatto che il teaser trailer del film venne inizialmente distribuito al cinema prima del Grindhouse - A prova di morte di Quentin Tarantino. Gli appassionati di Argento riconosceranno il tocco di Claudio Simonetti (già compositore delle musiche di film come Profondo rosso, Tenebre, Phenomena, Opera e Suspiria) nella colonna sonora. E nella Mater Lacrimarum dei titoli di coda, scritta con Dani Filth, leader dei Cradle of Filth.
Perché vederlo. Come resistere alla tentazione di chiudere un cerchio iniziato nel secolo precedente? Dopo Suspiria (1977) e Inferno (1980) - e le Matres Suspiriorum e Tenebrarum - la Trilogia delle tre Madri si conclude in questo caleidoscopico ritorno a un cinema di altri tempi, quello che aveva segnato il suo periodo d'oro. Gli anni '70 e '80 sono un riferimento preciso, ma difficile da ricreare, per quanto la grana grezza dell'opera e dello stile del regista finisca per fornire un risultato finale migliore delle ultime prove. Per il resto… in attesa della leggendaria Mater Lacrimarum, dimenticate la storia e godetevi l'esperienza tra il trash e lo psichedelico!
La scena da antologia. Non sarà un momento da Storia del Cinema, tantomeno horror, ma i fan del regista romano e la maggior parte degli spettatori casuali non avranno certo dimenticato la sorpresa (o le risate?) del nudo integrale di Sua Maestà Mater Lacrimarum Moran Atias.
Dove e quando. Alle 21.10 su Italia 2, canale 120 del digitale terrestre e 16 della piattaforma satellitare TivùSat.
Il film. Sarah Mandy (Asia Argento), una studentessa americana dotata di facoltà paranormali, apre accidentalmente un'urna, liberando lo spaventoso potere della Mater Lacrimarum (Moran Atias). L'energia demoniaca sprigionata scatena un'epidemia di violenza e suicidi a Roma, e le streghe di tutto il mondo si danno appuntamento nella città eterna per rendere omaggio alla "Madre delle lacrime", decisa a raccogliere intorno a se un nuovo esercito. Sarah cercherà di scoprire la verità e di fermare il Male, in una drammatica resa dei conti, grazie ai suoi poteri.
Dietro le quinte. Nel momento in cui tutti parlano del remake di Suspiria di Luca Guadagnino, vale la pena ricordare che proprio dal libro Suspiria De Profundis di Thomas De Quincey il regista romano trovò l'ispirazione del progetto di questo film e della Trilogia intera. Interessante il fatto che il teaser trailer del film venne inizialmente distribuito al cinema prima del Grindhouse - A prova di morte di Quentin Tarantino. Gli appassionati di Argento riconosceranno il tocco di Claudio Simonetti (già compositore delle musiche di film come Profondo rosso, Tenebre, Phenomena, Opera e Suspiria) nella colonna sonora. E nella Mater Lacrimarum dei titoli di coda, scritta con Dani Filth, leader dei Cradle of Filth.
Perché vederlo. Come resistere alla tentazione di chiudere un cerchio iniziato nel secolo precedente? Dopo Suspiria (1977) e Inferno (1980) - e le Matres Suspiriorum e Tenebrarum - la Trilogia delle tre Madri si conclude in questo caleidoscopico ritorno a un cinema di altri tempi, quello che aveva segnato il suo periodo d'oro. Gli anni '70 e '80 sono un riferimento preciso, ma difficile da ricreare, per quanto la grana grezza dell'opera e dello stile del regista finisca per fornire un risultato finale migliore delle ultime prove. Per il resto… in attesa della leggendaria Mater Lacrimarum, dimenticate la storia e godetevi l'esperienza tra il trash e lo psichedelico!
La scena da antologia. Non sarà un momento da Storia del Cinema, tantomeno horror, ma i fan del regista romano e la maggior parte degli spettatori casuali non avranno certo dimenticato la sorpresa (o le risate?) del nudo integrale di Sua Maestà Mater Lacrimarum Moran Atias.
Dove e quando. Alle 21.10 su Italia 2, canale 120 del digitale terrestre e 16 della piattaforma satellitare TivùSat.