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Serie TV: il meglio e il peggio della settimana

Il termometro della settimana TV: Natale tra New York e la Norvegia, interruzioni ed eventi

22.12.2014 - Autore: Mattia Pasquini
Negli Stati Uniti han gia' iniziato a interrompere le serie maggiori, ma anche da noi l'uso di sospendere la programmazione di alcuni programmi e' sempre piu' diffusa, motivata dall'abitudine a invadere i palinsesti televisivi di film a tema natalizio o 'per famiglie'. Addio quindi (ma sara' piu' un arrivederci) a Beautiful, Il Segreto, Centovetrine tra i tanti e prepariamoci a una vera abbuffata di film Disney tra viglia di Natale e Capodanno soprattutto sulle reti Rai. In compenso ci saranno comunque sorprese che approfitteranno proprio dei giorni di festa - come gia' dicemmo la scorsa settimana - per presentarsi, pur brevemente, al pubblico.

Come le Novita' della settimana
Avevamo annunciato recentemente l'italianissima Zio Gianni che da oggi ci accompagnera' per pochi minuti, tutti i giorni, fino a gennaio; ma - senza nulla togliere - il prodotto piu' interessante e originale dovrebbe essere Mozart in the Jungle.  Ci aspettiamo qualcosa dalla nuova dark comedy di Amazon, interpretata da Gael Garcia Bernal e diretta da Paul Weitz, basata sulle memorie di Blair Tindall, Mozart in the Jungle: Sex, Drugs, and Classical Music. L'esperienza del musicista, produttore e giornalista e' al centro dei dieci episodi messi a disposizione dal colosso americano a partire dal 23 dicembre che proveranno a cavalcare l'onda di due successi del momento unendo la visionarieta' artistica di Birdman e l'ossessione di Whiplash. Le firme di Roman Coppola e Jason Schwartzman sul Pilot ci rimandano anche all'Universo di Wes Anderson, e la cosa non ci dispiace affatto...



Da Vedere/Da recuperare/Da non perdere
Sempre martedi 23 arriva su Sky Atlantic anche una delle serie piu' interessanti degli ultimi anni che, dalla norvegese NRK1 a Netflix, ha gia' fatto parlare di se' con le tre stagioni andate in onda tra il 2012 e il novembre 2014: Lilyhammer. Ora anche il pubblico italiano - ogni domenica alle 22.10 - potra' godersi la versione mafiosa di Steven Van Zandt, meglio noto al grande pubblico come Little Steven, storico chitarrista di Bruce Springsteen, o Miami Steve, per gli amici, visto la sua poca sopportazione del freddo. Paradossale per il protagonista di una avventura che si svolge in Norvegia, a Lillehammer appunto, ma grazie al quale abbiamo potuto vedere lo stesso Boss in versione 'obitorio' con camice e occhialetti tondi...

Lasciate perdere/dovra' faticare a conquistarci
Una piccola grande delusione il Marco Polo targato Netflix di cui parlammo in occasione della messa in onda del 12 dicembre. Le reazioni al 'Game of Thrones cinese' - per quanto molto curato dal punto di vista delle scene e delle location - sono generalmente piuttosto fredde, nella migliore delle ipotesi. Qualche buon momento e studiate parentesi 'sensuali' purtroppo non sembrano aver potuto risollevare il livello di pathos di un racconto poco incisivo e che non riesce ad accentrare l'attenzione e la partecipazione del pubblico sul protagonista (il nostro buon Richelmy), pur in crescendo. Resta un prodotto cui si possono dedicare 10 ore della nostra vita, ma sapendo cosa aspettarsi… Un po' come la quarta stagione di C'era una volta, della quale parleremo la settimana prossima, che ha fatto registrare l'ennesimo calo di pubblico nei ratings statunitensi.