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Un anno di cinema: le cinque scene più indimenticabili del 2019

Da 6 Underground ad Avengers: Endgame, ecco le scene che ci hanno segnato nell'ultimo anno

Avengers: Endgame

29.12.2019 - Autore: Marco Triolo
Un altro anno di cinema se ne va, ma alcune scene che i nostri occhi hanno visto si sono registrate in maniera permanente nel nostro cervello. E non ci abbandoneranno più per un bel pezzo.  Per chiudere il 2019 in bellezza, ecco dunque cinque scene che ci hanno segnato, ci hanno emozionato o spaventato, esaltato e commosso nell'ultimo anno.

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L'inseguimento a Firenze (e un po' tutto il resto del film) – 6 Underground


Quando si parla di azione spettacolare, il nome di Michael Bay non è mai troppo lontano. In 6 Underground, con tutta la libertà che gli ha concesso Netflix, si sbizzarrisce per davvero. E ci regala alcune delle sequenze action più incredibili non solo dell'anno, ma forse del decennio. Qui non possiamo non citare un incipit che chiunque altro darebbe una mano pur di avere come finale. L'inseguimento in auto a Firenze (e Siena) sembra una zona di guerra più che la scena di un film. E Bay ne controlla il caos come un folle direttore d'orchestra, riuscendo nella titanica impresa di dominare la confusione e assecondarla allo stesso tempo. Per chiunque altro sarebbe stata una disfatta, per lui è una sonora vittoria.



Tutti contro John John Wick 3: Parabellum

Sempre in tema di scene che potrebbero tranquillamente essere il finale di un film inferiore, John Wick 3 si apre con la fuga del protagonista dopo la sua scomunica dalla gilda degli assassini. Keanu Reeves si fa strada attraverso New York e attraverso schiere di ex colleghi disposti a tutto pur di incassare la taglia sulla sua testa. E lui lotta. Con le armi, con gli oggetti a portata. Con le mani e con i piedi. Chad Stahelski “apre tutto” e, con un occhio a The Raid di Gareth Evans, ci regala le scene di arti marziali più orientali mai viste nel cinema occidentale. Definitivo, al punto che il resto del film non sarà mai all'altezza di quella prima mezzora.



Tutti sotto il divano – Parasite

Dall'azione sfrenata a una scena di quieta tensione. La famiglia protagonista di Parasite si nasconde sotto un divano per sfuggire ai propri padroni di casa. Bong Joon-ho si conferma un maestro della tensione e un genio nel mescolare i toni: la scena è allo stesso tempo ridicola e terrificante. Ciliegina sulla torta di un capolavoro.



A casa di Charlie – C'era una volta a... Hollywood

Il nono film di Quentin Tarantino riempie gli occhi e di roba da citare ce ne sarebbe veramente tanta. Ma a restare impressa già alla prima visione è la sequenza in cui un ignaro Brad Pitt si reca al ranch che ospita la Family di Charles Manson. Il suo obbiettivo è far visita al vecchio proprietario (interpretato da Bruce Dern, in un ruolo che era destinato a Burt Reynolds). Ma per farlo dovrà farsi largo tra gli adepti di Manson che, in realtà, non fanno che seguirlo lentamente e fissarlo. Una scena carica di tensione e angoscia che per un pelo non sconfina nell'horror. Magistrale e memorabile.



Io sono Iron Man – Avengers: Endgame

Il climax del Marvel Universe chiude il cerchio con una scena speculare a quella che ne aveva segnato l'inizio. In Iron Man, Robert Downey Jr., nei panni di Tony Stark, rivelava la sua identità al mondo intero dicendo semplicemente “I am Iron Man”. In Avengers: Endgame lo ribadisce, ma in un contesto totalmente diverso e come one-liner finale prima di sacrificarsi per sconfiggere Thanos. Certo, il royal rumble finale è la parte meno interessante di un film che, per il resto, punta tutto su momenti incredibilmente intimi e sequenze action più piccole e originali. Ma da quando il Dottor Strange alza l'indice, e fino al momento in cui il supercattivo galattico si polverizza sconfitto, i fratelli Russo colpiscono uno dei fuoricampo più emozionanti dell'anno.