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The Irishman conquista la critica e prenota gli Oscar: “Il film che tutti volevamo da Scorsese”

Presentato al New York Film Festival, il film ha ottenuto il 100% su Rotten Tomatoes

The Irishman

30.09.2019 - Autore: Marco Triolo
The Irishman di Martin Scorsese è appena stato presentato al New York Film Festival, e la reazione della stampa è un vero tripudio. Il film ha già registrato il 100% sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes. Un dato che sicuramente cambierà col tempo, ma per ora indica che Scorsese ha fatto centro con il suo ambizioso film Netflix sull'assassino Frank Sheeran e il sindacalista Jimmy Hoffa, interpretati da Robert De Niro e Al Pacino.

 
Il dato più interessante che emerge dalle recensioni è il rapporto tra The Irishman e i classici film di mafia di Scorsese. A.A. Dowd di AV Club lo paragona a Gli spietati di Clint Eastwood: “Ha il sapore di un fondamentale elogio funebre dell'era di storie di gangster che Scorsese, De Niro e Pacino hanno costruito”. “Non è Quei bravi ragazzi. Non è Casinò. È uno Scorsese più contemplativo, alla guida di un capolavoro con cui riflette su tutto ciò che ha fatto”, scrive Chris Evangelista di Slashfilm. “Si muove in un modo in cui Quei bravi ragazzi non faceva”, gli fa eco Stephanie Zacharek di Time Magazine. “Un uomo anziano non avrebbe potuto fare quel film, esattamente come uno più giovane non avrebbe potuto fare questo”. Eppure: “È il film che, credo, molti di noi volevano da Scorsese... Pieno di echi dai suoi precedenti film di mafia, ma che ci porta anche in direzioni coraggiose e nuove”, conferma Owen Gleiberman di Variety.

 
Il cast non è da meno. Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci, tornato dalla pensione apposta per The Irishman, brillano di luce propria, ma si completano anche in maniera perfetta: “Quando De Niro e Pesci sono insieme sullo schermo, crediamo nel potere dell'arte”, scrive A.O. Scott del New York Times. “De Niro è al top della forma. Non era così bravo da anni, e la sua performance controllata si carica sulle spalle il film”, scrive Brett Arnold di Consequence of Sound. “Che gioia rivedere Pesci sullo schermo e vederlo recitare in maniera così espressiva. Il film appartiene a Pesci”, scrive Chris Evangelista. A proposito di Pacino, Robert Daniels di 812filmreviews afferma: “Pacino brilla nel mezzo di un cast incredibile. È il suo migliore sfoggio di emozione dilagante e ponderata caratterizzazione dai tempi di Heat”.

 
Nemmeno quelli che avrebbero potuto essere problemi lo sono davvero. Della durata importante, 209 minuti, Karen Han di Polygon dice che “a malapena si sente”. E riguardo alla tecnologia ringiovanente, la stessa usata dalla Marvel, che ci mostra De Niro, Pacino e Pesci attraverso le epoche storiche, la stampa sostiene che dopo un po' l'occhio si abitua, per quanto non sia perfetta. “L'effetto è piuttosto buono”, scrive Mike Ryan di Uproxx. “Direi il migliore visto finora. Vi ci abituerete”. “Gli occhi si abituano all'illusione”, conferma A.A. Dowd. “Oltretutto, questo trucco di magia dice qualcosa a proposito dell'inaffidabilità della memoria”.
 
Insomma, si prospetta un futuro ricco di premi per il film di Scorsese. “In termini di corsa agli Oscar, The Irishman è quello che pensavamo sarebbe stato, un probabile candidato a Miglior Film con possibilità di una vagonata di nomination”, scrive Gregory Ellwood di The Playlist. “The Irishman potrà anche non essere rivoluzionario come Mean Streets o Taxi Driver”, conclude Caryn James di BBC.com. “Ma, dopo tutto, quale film lo è?”.
 
The Irishman arriverà su Netflix il 27 novembre. Qui il trailer.