Ammettiamolo, all'epoca del primo The Amazing Spider-Man, i fan della "bilogia" di Sam Raimi (il terzo film pasticcioso non lo consideriamo, quasi come se lo avesse diretto il produttore Avi Arad) hanno avuto difficoltà ad approcciarsi a un film che raccontava nuovamente una origin story, puntando tutto su una chiave narrativa e visiva dark. Anche quel film era abbastanza caotico e confuso, con un'unica idea innovativa: ricollocare gli eventi visti nel primo film di Raimi in un contesto più thriller, con alcune buone sequenze d'azione, una musa più azzeccata della Mary Jane di Kirsten Dunst e un nuovo protagonista che incarnava un Uomo Ragno troppo spaccone, troppo presto dopo l'attitudine da loser di Tobey Maguire.
Problemi di coppia per Peter e Gwen in The Amazing Spider-Man 2
Adesso, a giudicare da trenta minuti visti in anteprima, il problema sembra sia stato risolto in The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro. Quello che segue è un commento contenente SPOILER LEGGERI dal nuovo film.
Si parte con la spiegazione visiva della morte dei genitori di Peter Parker, per poi passare alla New York di oggi con l'ormai noto inseguimento di Spidey che dà la caccia al ladro russo interpretato da Paul Giamatti. La tecnologia avanzata permette finalmente di credere in pieno ai voli dell'eroe attorno ai grattacieli di Manhattan, merito anche delle inquadrature concepite: non è più soltanto una serie di immagini "passive", finalmente lo spettatore è al suo fianco e ha il tempo di capire l'intera dinamica di volo. Lo humour spaccone dell'eroe finalmente risulta simpatico – si veda il duetto con Giamatti e il finale di quella sequenza con tanto di balletto di ragnatele e plutonio - e le scene d'amore con Emma Watson sono efficaci sia a livello di scrittura che di esecuzione. E' lì che viene fuori il talento del Marc Webb di 500 giorni insieme: una buona sceneggiatura, due attori in parte e inquadrature che puntano a spremere emotività hollywoodiana da ogni fotogramma.
Jamie Foxx in versione "Non vi piacerà vedermi arrabbiato!"
Ovviamente è un film d'azione e spettacolo, quindi quelle scene hanno una durata minima, dato che vengono interrotte dall'arrivo dell'Electro di Jamie Foxx, un po' troppo simile al Dr. Manhattan di Watchmen, eppure anche lui fonte di spettacolo. Abbiamo visto la lotta tra il villain e il "ragnetto" nel cuore di Times Square: scariche elettriche tendenti all'overdose di effetti speciali che sono però rese credibili non solo dagli effetti speciali, ma anche dall'accurata regia di Webb che ne mostra un senso logico visivo, seguendole a volte una per una. La battaglia è spettacolare: Jamie Foxx è dinamico e l'eroe ancora una volta prova a sconfiggerlo in una guerra psicologica a colpi di humour.
L'ultima sequenza è il classico duetto tra villain che vede da una parte Electro e dall'altra Harry Osborn alias The Green Goblin (interpretato dalla rising star Dane Dehaan, bravo come sempre nell'incarnare il lato folle di un volto angelico): un piccolo dialogo che più volte abbiamo visto in questi film, della serie “uniamoci per schiacciare Spider-Man”.
Dane Dehaan (ancora una volta) fuori di testa nei panni di Goblin
Senza dubbio il rischio del film è quello di avere troppi personaggi in scena: da una parte i buoni Peter Parker, Gwen Stacy, gli zii (il personaggio di Martin Sheen che ritorna in flashback), i genitori. Dall'altra i villain Electro, Goblin e il padre di quest'ultimo Norman Osborn (lo interpreta l'attore Chris Cooper) e Giamatti con un piccolo ruolo nei panni di Rhino. Eppure la sensazione provocata da questi trenta minuti in anteprima è quella che Webb abbia finalmente dimenticato il peso dell'eredità di Raimi e voglia divertirsi, supportato da un cast che vuole fare altrettanto e da effetti visivi che senza difficoltà lasceranno lo spettatore a bocca aperta.
The Amazing Spider-Man 2, in uscita il 23 aprile, è distribuito da Warner Bros.
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27.03.2014 - Autore: Pierpaolo Festa