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Le scimmie, Almodovar e le uscite del weekend

Una breve occhiata alle uscite del weekend, tra fantascienza e commedia, thriller e attualità

L'alba del pianeta delle scimmie

23.09.2011 - Autore: Marco Triolo
Le scimmie versus Almodovar. Così potremmo, in estrema sintesi, descrivere il weekend di uscite che ci si para davanti (qui la gallery), ma al di là dei due titoli di maggiore interesse c'è una manciata di piccoli film che non mancheranno di trovare il loro pubblico.

I due sfidanti che si contenderanno sono naturalmente “L'alba del pianeta delle scimmie” di Rupert Wyatt (qui la recensione), rilancio in grande stile del franchise sci-fi della Fox, e “La pelle che abito” di Pedro Almodovar (qui la recensione). Nel primo, James Franco e Freida Pinto interpretano una coppia di scienziati presi nel mezzo di una rivolta dei primati, la cui intelligenza è stata implementata da un virus benigno che avrebbe dovuto curare l'Alzheimer. Andy Serkis (qui l'intervista) torna ancora una volta a interpretare un personaggio in performance capture, il leader delle scimmie Cesare. Un ruolo che gli è già valso parecchi elogi.

Almodovar si dà invece al thriller nell'adattare il romanzo “Tarantula” di Thierry Jonquet. Antonio Banderas (qui l'intervista) sfoggia il suo lato oscuro nella parte di un chirurgo plastico traumatizzato dalla morte della moglie, che sperimenta su una donna misteriosa (Elena Anaya, qui l'intervista) una pelle artificiale di sua invenzione. Il regista ha definito il suo film “un horror senza grida o spaventi”, una dichiarazione d'intenti intellettuale ma indubbiamente interessante.

Sul versante commedia, dagli USA arriva “Ma come fa a far tutto?”, con Sarah Jessica Parker ancora nei panni di una donna in carriera, anche se stavolta dovrà bilanciare lavoro e famiglia. Dany Boon, regista del successo “Giù al nord”, torna invece con “Niente da dichiarare”, storia della rivalità fra due nemici-amici, un doganiere francese e uno belga, che si ritrovano a dover lavorare insieme dopo l'apertura delle frontiere nei primi anni Novanta.

Infine, l'Italia contribuisce con due piccole commedie legate all'attualità, e in particolar modo al rapporto tra il nostro paese e la Cina. In “Mozzarella Stories”, un magnate delle mozzarelle DOP si ritrova a fare i conti con dei rivali imprenditori cinesi. Al centro di “Io sono Li” c'è invece l'amicizia tra una barista cinese (Zhao Tao) e un avventore del bar di origine slava (Rade Sherbedgia).