L'anno scorso lo avevamo celebrato ricordando alcune delle sue interpretazioni migliori, ma è innegabile che per tutti Robert Pattinson sia - e resterà sempre - il vampiro Edward Cullen della saga di Twilight. Un ruolo che lo ha reso famoso e lo ha lanciato nel firmamento di Hollywood, ma che avrebbe potuto fare la fortuna di qualcun altro… Almeno a sentire lo stesso attore, che oggi rivela di aver rischiato il licenziamento a causa di problemi e tensioni scatenatesi sul set del primo film, che addirittura costrinsero il suo agente a intervenire.
"Non volevo passare il tempo a leccare il culo a nessuno. E non penso di averlo fatto, comunque", sono state le parole di Pattinson, riportate nell'intervista al New York Times rilasciata durante il Festival di Cannes, dove stava accompagnando il suo ultimo Good Time, molto apprezzato dalla critica. "Ero davvero determinato a renderlo così serio", forse troppo, visto che fu tale livello di dedizione e di caratterizzazione a portarlo a scontrarsi con praticamente chiunque e a un passo dall'essere tagliato dal cast del franchise.
[Il ritorno della Twilight Saga al cinema? “È una possibilità”]
La Summit Entertainment, d'altronde, ha dimostrato di non avere certi scrupoli, quando poi ha sostituito Rachelle Lefevre con Bryce Dallas Howard e rinunciato alla Catherine Hardwicke regista di Thirteen e lo stesso Twilight prima del New Moon del 2009. "Se fai cinque film di una serie, devi accettare le responsabilità che comporta interpretare lo stesso personaggio - ha continuato l'ex vampiro. Che ha parlato anche della questione legata al suo rapporto con la ex Kristen Stewart: - Sono contento soprattutto del fatto che sia uscito quando ero all'apice della mia popolarità. Un vero punto di svolta per me. Ho realizzato che era proprio quel che volevo fare".
Prossimamente lo vedremo in Civiltà perduta (The Lost City of Z) di James Gray, che sarà distribuito dalla Eagle Pictures a partire dal 22 giugno 2017, e nel High Life, di cui abbiamo già parlato.
"Non volevo passare il tempo a leccare il culo a nessuno. E non penso di averlo fatto, comunque", sono state le parole di Pattinson, riportate nell'intervista al New York Times rilasciata durante il Festival di Cannes, dove stava accompagnando il suo ultimo Good Time, molto apprezzato dalla critica. "Ero davvero determinato a renderlo così serio", forse troppo, visto che fu tale livello di dedizione e di caratterizzazione a portarlo a scontrarsi con praticamente chiunque e a un passo dall'essere tagliato dal cast del franchise.
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La Summit Entertainment, d'altronde, ha dimostrato di non avere certi scrupoli, quando poi ha sostituito Rachelle Lefevre con Bryce Dallas Howard e rinunciato alla Catherine Hardwicke regista di Thirteen e lo stesso Twilight prima del New Moon del 2009. "Se fai cinque film di una serie, devi accettare le responsabilità che comporta interpretare lo stesso personaggio - ha continuato l'ex vampiro. Che ha parlato anche della questione legata al suo rapporto con la ex Kristen Stewart: - Sono contento soprattutto del fatto che sia uscito quando ero all'apice della mia popolarità. Un vero punto di svolta per me. Ho realizzato che era proprio quel che volevo fare".
Prossimamente lo vedremo in Civiltà perduta (The Lost City of Z) di James Gray, che sarà distribuito dalla Eagle Pictures a partire dal 22 giugno 2017, e nel High Life, di cui abbiamo già parlato.