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I 20 anni de L'ombra del diavolo: cosa lo rende il peggior film di Brad Pitt ed Harrison Ford?

Una delle più grandi delusioni degli anni Novanta, frutto di una lavorazione burrascosa. Ecco cosa è andato storto

28.03.2017 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Era il marzo del 1997 e uscendo dalla sala dopo aver visto L'ombra del diavolo la sensazione provata era quella di negazione della delusione profonda a cui avevamo appena assistito. Un sentimento che scattava per uno dei titoli che sulla carta sembrava una "scommessa vinta in partenza" da parte della Columbia Pictures.

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Sullo schermo avremmo visto Harrison Ford e Brad Pitt per la prima volta insieme diretti da uno specialista come Alan J. Pakula: tutti pronti a mettere in scena il thriller su un terrorista dell'I.R.A. (Pitt) che arriva negli USA per comprare armi. Mentre lo fa, stringe amicizia con il poliziotto intepretato da Ford e con la sua famiglia che lo ospita. Più il rapporto tra i due si stringe, più il giovane irlandese si caccia nei guai con i trafficanti d'armi con cui fa affari. Una volta scoperta la verità, il poliziotto proverà a salvarlo...

Vent'anni dopo non abbiamo più dubbi: L'ombra del diavolo è uno dei titoli peggiori nella carriera delle due star. Un film dove tutto va storto: l'appeal dei protagonisti, totalmente travolti dalla confusione della storia. L'azione in scena che si fa attendere e che quando arriva lo fa in modo totalmente prevedibile. E soprattutto il tentativo (sprecato) di Hollywood di dire qualcosa di intelligente sulla fase finale del Conflitto nordirlandese. 

Noioso, vuoto e con poco senso logico. Ecco cos'è L'ombra del diavolo, passato alla storia, purtroppo, come l'ultimo film di Pakula, regista plurinominato all'Oscar scomparso nel 1998. Che cosa è andato storto su questo progetto? Ecco qualche fatto interessante che vi presentiamo tra le immagini in basso:



- Scavando tra i suoi segreti, la prima cosa che viene a galla è una certa rivalità tra i protagonisti sul set. Una specie di "complesso da diva" da parte di entrambi: Pitt e Ford, infatti, non sono andati d'accordo durante l'intero periodo di lavorazione e da quel momento e non hanno mai più lavorato insieme. I veri problemi, però, si trovano andando più a fondo nelle ricerche: la sceneggiatura del film, per esempio, è stata scritta più volte, perfino durante le riprese.

- La produzione de L'ombra del diavolo, infatti, è iniziata senza uno script definitivo. Una mossa che lo stesso Pitt ha definito "irresponsabile". L'attore non ha mai fatto mistero della sua avversione verso il progetto, parlandone anche ai microfoni di Newsweek ancor prima di girarlo. All'epoca aveva 33 anni ed era già una star affermata: era stato nominato all'Oscar per L'esercito delle 12 scimmie e ci aveva sbalordito con la sua performance in Seven. Non era però la prima volta che Pitt manifestava dissensi verso un progetto a cui aveva preso parte. Già nel 1994 aveva provato ad abbandonare il set di Intervista col vampiro a causa di divergenze creative con i realizzatori e con Tom Cruise. Andarsene però avrebbe comportato il pagamento di una penale da milioni di dollari. La cosa si è ripetuta sul set de L'ombra del diavolo. 



- Brad Pitt non aveva gradito le nuove stesure della sceneggiatura. Inizialmente, infatti, aveva firmato per il ruolo di Frankie McGuire quando aveva letto una versione molto più dark dello script. Secondo Pitt l'ultima stesura del copione era "un casino." "La sceneggiatura che avevo amato era sparita - ha dichiarato l'attore - E' normale che le persone abbiano punti di vista diversi... ma a quel punto volevo abbandonare il film. E i produttori mi hanno detto: 'Ok, puoi andare via. Ma ti costerà 63 milioni di dollari'". 

- La prima sceneggiatura scritta per il film presentava una storia molto più oscura di quella che abbiamo visto in sala. Il personaggio proposto a Pitt era più dark: in una sequenza lo avremmo visto alternare il massacro di un gruppo di drogati all'interno di un appartamento e successivamente alle prese con una danza irlandese che avrebbe ballato in un pub. Anche il personaggio di Ford sarebbe stato meno "bravo ragazzo" in una prima versione della storia. 



- Nella foto in alto Alan J. Pakula dirige Pitt e Ford sul set. L'ombra del diavolo è stato il suo ultimo film: il regista di Tutti gli uomini del presidente e La scelta di Sophie è morto nel novembre del 1998. Aveva 70 anni. 

- Pakula è stato ingaggiato come regista del film su suggerimento di Harrison Ford, il quale aveva lavorato con lui sul set dell'ottimo Presunto innocente. La presenza del regista sul set è stato uno dei pochi punti su cui entrambe le star erano d'accordo.

- Il regista non ha mai fatto mistero dei problemi legati al film: secondo lui uno dei problemi della storia era legato all'avere due protagonisti nei panni di "bravi ragazzi". "Ford interpreta il poliziotto americano che odia la violenza. Pitt il soldato dell'I.R.A. secondo il quale la violenza è un mezzo ragionevole come soluzione per i 300 anni di guai che il suo popolo ha passato - dichiarava il regista al New York Times - Ma nei film americani c'è sempre un buono e c'è sempre un cattivo. E' la prima cosa che mio nipote mi chiede: 'Chi è il buono? Chi è il cattivo?'. Quando gli ho detto che sia Brad sia Harrison avevano ruoli da buoni, mio nipote era molto confuso". 
 

 
Roger Ebert, guru della critica cinematografica USA, ha recensito il film tiepiamente, assegnando due stellette e mezzo su quattro e scrivendo che il progetto mostrava "segni di ignoranza a proposito della storia dell'Irlanda del Nord". Ebert criticava anche la trama: "Il percorso morale de film è così caotico che la trama può funzionare solo quando lo abbandona". Ebert però ha parlato bene delle interpretazioni di Pitt e Ford: "attori di grandissima presenza, pieni di talento. Se il film funziona in parte, è grazie a loro". 



- Il rapporto di amicizia tra i due viene mostrato in una noiosa sequenza in cui il poliziotto e il terrorista giocano a biliardo. Dovrebbe essere una delle scene madri del film, sullo schermo diventa invece un montaggio en passant. 



- Un confuso Harrison Ford nel finale del film. ATTENZIONE SPOILER

Dopo aver strappato tante promesse al personaggio di Natascha McElhone sul salvare la vita al terrorista interpretato da Pitt... Ford non esita a premere il grilletto. E ferirlo mortalmente. Un altro dei momenti folli della sceneggiatura.

FINE SPOILER



- Pitt ha parlato male del progetto sin da prima di interpretarlo. Notando come girarlo senza uno script definitivo fosse una mossa irresponsabile. Ford ha preferito non parlare mai chiaramente di quel film. Una volta, però, Ford ha dichiarato di trovarsi d'accordo con quanto affermato da Pitt.



- L'unico abbraccio che vedrete tra Ford e Pitt nella storia del cinema 



- Harrison Ford e Brad Pitt oggi. Il primo compirà 75 anni a luglio. Il secondo ne ha compiuti 53 a dicembre. I due attori non hanno più recitato insieme dopo la loro esperienza negativa sul set de L'ombra del diavolo. Ford tornerà presto al ruolo di Indiana Jones, nel già annunciato quinto film diretto da Spielberg. Pitt, invece, arriverà a fine maggio su Netflix con War Machine (guarda il trailer).
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