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Home Video: è arrivato il momento di rivedere Il capitale umano

L'esplorazione della leadership di Virzì è l'elemento più interessante di questa edizione DVD e Blu-Ray

30.06.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
“Vi chiedo silenzio totale sul set. Come se stessimo girando un film francese!” - Paolo Virzì non smette per un minuto di affidarsi alla sua verve e al suo humour, anche quando sul ciak battuto sul set c'è scritto "The Human Capital". La cosa più interessante del lungo making of, inserito tra i contenuti speciali dell'edizione Home Video del suo nuovo film, è proprio assistere a questo suo humour e notare come allo stesso tempo la sua leadership rimanga sempre al massimo della potenza. 

INTERVISTA ESCLUSIVA: AL TELEFONO CON MATILDE GIOLI
 
Finalmente arriva il momento di rivedere Il capitale umano ora disponibile in DVD e Blu-Ray con 01 Distribution. Il dietro le quinte di trenta minuti contenuto nel disco è l'occasione di esplorare il modus operandi del regista, pronto sempre a sfoggiare il suo sorriso positivo anche un minuto prima di dirigere una scena dolorosa. “Paolo ha bisogno di tenerti prima di fare partire il ciak – raccontano i protagonisti  - Dopodiché è lui a mimare la scena, esasperandola a posta. Te la fa vedere come la farebbe lui, per farti capire lo spirito della sequenza”. Lo vediamo mentre spiega un paio di sequenze agli attori più giovani e successivamente mentre finge di piangere per mostrare a Valeria Bruni-Tedeschi il giusto modo di avere un esaurimento nervoso in macchina. 

Paolo Virzì dirige Bentivoglio e Gifuni sul set de Il capitale umano: qui l'intervista al regista
 
Sono questi i momenti che rendono memorabile e speciale un ampio dietro le quinte che segue la gestazione del film, dalla sua genesi all'ultimo ciak, raccogliendo le testimonianze di tutti i protagonisti. Tra gli intervistati c'è anche Stephen Amidon, autore del romanzo da cui è tratto il film: "Mi sono sentito molto vicino al punto di vista di Paolo" – dice lo scrittore, rivelando che il regista gli ha inizialmente inviato una e-mail lunga tre pagine - "Una lettera in cui è riuscito a farmi capire la sua personalità". A quel punto Virzì parla dell'amore per il romanzo originale: “Un intreccio di vicende, un'esplorazione di ambienti sociali e personaggi con un senso profondo sul nostro tempo, sul valore della vita delle persone e sul prezzo pesante da far pagare alle generazioni di giovani. Il romanzo è ambientato nel Connecticut, a me sembrava parlasse di noi”.
 
Interessante è anche la riflessione sui luoghi delle riprese: Il capitale umano è stato girato a Varese, sebbene non venga mai dichiarato nel film. Virzì si sposta dunque dai suoi territori per affrontare un paesaggio inedito, un terra straniera: “Questa è stata la sfida più grande per Paolo – affermano i suoi collaboratori – La prima cosa di cui ha avuto bisogno era circondarsi di gente del posto, occhi che conoscessero bene quei posti”. 
 
Il capitale umano arriva dunque in home video ed è lodevole la scelta di inserire anche i sottotitoli in inglese e francese (oltre quelli in italiano) per ampliare il raggio d'azione degli spettatori. Rivederlo in questo momento è l'occasione di ricordarsi il perché sia ancora nel bel mezzo della sua corsa ai premi più importanti del nostro cinema e allo stesso tempo rimanga protagonista anche agli eventi internazionali: dopo essere stato proiettato ai Festival USA, il film si appresta a coinvolgere anche il pubblico festivaliero in Nuova Zelanda e Israele (dove sarà proiettato nel mese di luglio). Non c'è dubbio che quello di Virzì sia uno dei più duri, interessanti e indimenticabili film italiani di questi anni di crisi. Un necessario cambio di registro di un direttore che – come lui stesso ha dichiarato a Film.it – ha sentito il bisogno di far luce sull'oscurità dei nostri tempi. 

Qui la recensione de Il capitale umano

Il disco contiene anche una sequenza inedita, tagliata via dal montaggio finale: un pranzo tra Fabrizio Bentivoglio e Matilde Gioli che pian piano si trasforma in uno scontro generazionale. Quello di una figlia oppressa da un padre che le illustra una serie di piani per il suo futuro. Lui vorrebbe approfittare del legame sentimentale della figlia per iscriverla alla Columbia University, a quel punto l'attrice rivelazione del film porta Bentivoglio sul ring, mettendolo al tappeto con poche parole potenti come una raffica di proiettili.