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Il Festival di Torino 2016 premia la Cina. Tutti i vincitori

Il concorso al cinese The Donor, ma nel palmares ci sono anche Los Decentes, Christine, We Are the Tide e altri

26.11.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Il vincitore del Festival di Torino 2016 è il regista cinese Qiwu Zang, che per raccontare la drammatica vicenda di Yang Ba, costretto all’espianto di un rene e a lottare per assicurare una vita normale alla sua famiglia, ha saputo realizzare immagini sorprendenti e personaggi intensi. il film - Juan Zeng Zhe / The Donor - si aggiudica anche la miglior sceneggiatura, mentre l'apprezzatissimo Christine porta 'fortuna' alla sua protagonista Rebecca Hall, Miglior Attrice dell'edizione numero 34. Ma da Los decentes al suggestivo We Are the Tide, fino al Jesus di Fernando Guzzoni visto nei primi giorni, sono molti i film fuori dal comune premiati dalla giuria del TFF presieduta da Ed Lachman e composta da Don McKellar, Mariette Rissenbeek, Adrian Sitaru e Hadas Yaron. Come si può vedere scorrendo la lista completa dei vincitori, di seguito:

Miglior film (€ 15.000) a:
Juan Zeng Zhe / The Donor di Qiwu Zang (Cina, 2016)
Con la seguente motivazione:
"Siamo onorati di assegnare il premio a un film così meravigliosamente penetrante e così poetico nella narrazione, nella performance, nella comprensione del mondo in cui proviamo a vivere. Pensiamo di aver trovato una nuova voce del cinema cinese che ci arricchirà tutti. Grazie".

Premio Speciale della giuria – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (€ 7.000) a:
Los decentes di Lukas Valenta Rinner (Austria/Corea Del Sud/Argentina, 2016)
Con la seguente motivazione:
"Questo film ci porta in un viaggio con Belén, una collaboratrice domestica di una ricca famiglia in un quartiere sorvegliato e recintato, che trova una via di fuga dal suo mondo claustrofobico quando scopre una comunità di nudisti che vive al di là del recinto. Los decentes esplora con grande sensibilità e penetrante spirito di osservazione l’impatto che questa nuova libertà ha sulla vita della donna. Allo stesso tempo, questa libertà provoca la reazione della borghesia del quartiere. Diamo il Premio Speciale della Giuria a questo film audace e originale".

Premio per la Miglior attrice a:
Rebecca Hall per il film Christine di Antonio Campos (USA, 2016)
Con la seguente motivazione:
"L’attrice, con una fortissima presenza scenica e le molte sfumature della sua performance è riuscita a ritrarre perfettamente un personaggio commovente che è in conflitto emotivo con se stesso".

Premio per il Miglior attore a:
Nicolas Duran per il film Jesus di Fernando Guzzoni (Cile/Francia, 2016)
Con la seguente motivazione:
"Per un ritratto molto credibile, che veicola una gamma di emozioni, da parte di un talento così giovane e promettente".

Premio per la Miglior sceneggiatura a:
Juan Zeng Zhe / The Donor di Qiwu Zang (Cina, 2016)
Con la seguente motivazione:
"Forse saremmo stati influenzati dall’ambiente che ci circonda, ma la giuria è rimasta colpita da questo film duro ed emotivamente devastante, che mostra come la tradizione del Neorealismo italiano sia ancora viva in angoli remoti del globo".

Premio del pubblico a:
Wir Sind die Flut / We Are the Tide di Sebastian Hilger (Germania, 2016)




SCOPRITE LE RECENSIONI E GLI INCONTRI DEL TFF NEL NOSTRO SPECIALE SU TORINO


Sezione TFFdoc
INTERNAZIONALE.DOC

La Giuria di Internazionale.doc, composta da Kamal Aljafari, Ann Carolin Renninger, Gaël Teicher, assegna i seguenti premi:
 
Miglior film per Internazionale.doc (€ 5.000) a:
Houses Without Doors di Avo Kaprealian (Siria/Libano, 2016)
Con la seguente motivazione:
"In una situazione impossibile, ci fa vedere l’impossibile - dal balcone di casa egli guarda il mondo intero. Ci fa sentire come i siriani e gli armeni rappresentino tutta l’umanità e ci restituisce la fiducia nella capacità del cinema di aiutare tutti gli essere umani a esistere e a resistere in ogni epoca".

Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a:
Attaque di Carmit Harash (Francia, 2016)
Con la seguente motivazione:
"Perché si pone nel cuore del caos sollevando interrogativi sulle tante immagini che ci circondano, con uno spirito libero e con uno humour che aiutano a prendere le distanze e a sconfiggere la depressione, perché propone di non credere alle immagini ma trattarle in modo originale e nuovo".


ITALIANA.DOC
La Giuria di Italiana.doc, composta da Eleonora Danco, Luciano Rigolini, Marcello Sannino, assegna i seguenti premi:
 
Miglior Film per Italiana.doc (€ 5.000) a:
Saro di Enrico Maria Artale (Italia, 2016)
Con la seguente motivazione:
"Un viaggio alla ricerca di un padre mai conosciuto. Un documentario intimo e spiazzante diretto con incredibile lucidità e rigore. L’autore riesce a trattare la sua storia con intensità e coraggio, attraverso una struttura narrativa coinvolgente dove la dimensione personale diventa universale".

Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a:
Moo Ya di Filippo Ticozzi (Italia, 2016)
Con la seguente motivazione:
"Un documentario intenso e raffinato. Uno sguardo poetico che scava un territorio segnato da un trauma di violenza e morte la cui memoria è viva nel protagonista Opio e nelle persone che incontriamo. Il regista riesce a creare con sensibilità e rigore una vera mimesi tra la temporalità filmica ed il tempo sospeso della vita quotidiana dove la natura è una lunga lacrima colorata".

Assegna inoltre una menzione speciale a:
A Bitter Story di Francesca Bono (Italia, 2016)
Con la seguente motivazione:
"La giovane autrice decide di confrontarsi con una delle questioni sociali più imminenti: l’integrazione. Gli adolescenti di una piccola comunità cinese che affrontano le decisioni sul proprio futuro sospesi in un limbo identitario e territoriale. Un approccio formale e psicologico audace che fa uso della messa in scena non escludendo momenti di autentica intimità, riuscendo così ad andare oltre il realismo frontale senza perdere la sincerità".


ITALIANA.CORTI
La Giuria di Italiana.corti, composta da Colapesce, Lucia Veronesi, Matteo Zoppis, assegna i seguenti premi:

Premio Chicca Richelmy per il Miglior film (€ 2.000 offerti da Associazione Chicca Richelmy) a:
Ex voto di Fabrizio Paterniti Martello (Italia, 2016)
Con la seguente motivazione:
“Il film racconta la tradizione di un luogo diviso fra sacro e profano e ci restituisce poeticamente l’immagine di un’Italia divisa tra tradizione e modernità”.

Premio Speciale della giuria a:
Il futuro di Era di Luis Fulvio (Italia, 2016)
Con la seguente motivazione:
“Il film scolpisce la metafora della condizione umana. Propone una chiave di lettura attuale della continua e ossessiva ricerca della bellezza attraverso la sua distruzione”.


PREMIO FIPRESCI
La Giuria del Premio Fipresci, composta da Frédéric Jaeger, Yael Shuv e Gianlorenzo Franzi, assegna il Premio per il Miglior film a:
Les derniers parisiens di Hamè Bourokba e Ekoué Labitey (Francia, 2016)
Con la seguente motivazione:
“Una storia attuale raccontata con empatia e urgenza, con un tocco leggero. Les Derniers Parisiens narra il difficile rapporto tra due fratelli migranti che cercano di sbarcare il lunario a Parigi. Offre uno sguardo della vita a Pigalle e scorci sulle molte storie accennate sullo schermo”.


PREMIO CIPPUTI
La Giuria, composta da Francesco Tullio Altan, Mariano Morace, Costanza Quatriglio assegna il Premio Cipputi 2016 – Miglior film sul mondo del lavoro a:
Lao Shi / Old Stone di Johnny Ma (Cina/Canada, 2016)
Con la seguente motivazione:
“Per lo stile sospeso fra la cronaca vera e lo stato d’allucinazione con cui Johnny Ma segue la fulminante odissea tragica di un taxista rimasto coinvolto in un incidente stradale. La responsabilità non era sua, ma il senso di colpa per avere fatto sprofondare un ragazzino in coma profondo è ossessivo: niente e nessuno lo aiuteranno, né gli amici, né la famiglia sempre meno comprensiva e affettuosa, né tanto meno gli squali burocrati delle società d’assicurazione. La perdita del lavoro quotidiano provoca un fatale smarrimento dell’identità. Ognuno è solo sul cuore della terra, e il buio si avvicina”.




Al di fuori del Palmares principale, sono molte le segnalazioni e i riconoscimenti cosiddetti 'Collaterali' che ci permettono di ricordare altri film e momenti importanti di questa edizione del 34° TFF Torino Film Festival, a partire dalla seconda edizione del Premio Cabiria, assegnato ad Alba Rohrwacher (in concorso con il film belga La Mécanique de l'ombre) con la seguente motivazione:
"L’irruzione di Alba Rohrwacher sulla scena cinematografica è avvenuto in punta di piedi e con la consueta delicatezza che contraddistingue l’aspetto dell’attrice solo apparentemente più fragile del cinema italiano. Le sue fattezze minute e garbate celano una tempra solida, un coraggio inconsueto e un talento immenso. In capo a soli dodici anni, Alba si è affermata come la giovane attrice più sensibile, dotata e versatile, amata con la stessa intensità da autori affermati, registi esordienti e il grande pubblico, che riscopre in lei la passione e il talento delle grandi attrici che hanno fatto la storia del nostro cinema. Ad ogni film e ad ogni nuovo personaggio cui da vita, Alba si dedica con l’identica generosità che la contraddistingue: che si tratti di imparare in pochi mesi l’albanese (come in Vergine giurata di Laura Bispuri) o di calarsi nei panni di una madre ossessionata dalla salute del proprio figlio (in Hungry Hearts di Saverio Costanzo, che le ha fruttato la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2014). L’umiltà con la quale si presenta convive con il suo spirito ribelle, ed è la misura della sua non comune sensibilità e naturalezza".


Di seguito l'elenco completo dei Premi Collaterali:

PREMIO SCUOLA HOLDEN – Storytelling & Performing Arts
La Giuria composta dagli allievi e dalle allieve del College di Cinema assegna il premio Miglior sceneggiatura Torino 34 a:
Lady Macbeth di William Oldroyd
Con la seguente motivazione:
“Una trasposizione libera, in apparenza elegante, in profondità crudele. Una discesa dentro un potere femminile che vuole guadagnarsi la libertà in nome di un amore ossessivo. Immagini sobrie, essenziali. Una chiarezza di esposizione per raccontare l'oscurità interiore”.

PREMIO ACHILLE VALDATA
La Giuria, composta da Igor Catrano, Paola Giachello, Paola Mariotto, Giuliana Prestipino, Alessia Scarsella, Silvia Stola, Sabina Tibaldeschi, lettori di “Torino Sette”, assegna il premio Miglior film di Torino 34 a:
Wind Sind die Flut / We Are the Tide di Sebastian Hilger
Con la seguente motivazione:
“Per aver saputo trasmettere attraverso la potenza delle immagini e l’equilibrio di generi un messaggio positivo per le nuove generazioni”.

PREMIO AVANTI
La Giuria del Premio AVANTI (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani), formata da Rossella Schillaci (regista), Alberto Valtellina (Lab80 film) e Lorenzo Rossi (Rivista Cineforum), assegna il Premio Avanti 2016 a:
Juan Zeng Zhe/The Donor di Qiwu Zang
Con la seguente motivazione:
"Per aver saputo raccontare con grande rigore stilistico e scelte narrative sorprendenti il dramma della mercificazione del corpo, della reificazione dell’individuo e dei rapporti di potere. Un film universale che partendo dalla Cina parla a tutta la società contemporanea e descrive un tessuto sociale, politico ed economico che appartiene a ogni luogo e tempo. Il tutto in una forma cinematografica e in un linguaggio filmico davvero straordinari per un’opera prima".

PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI
La giuria della sesta edizione del premio “Gli occhiali di Gandhi”, la cui Giuria, composta da Ahmad Al Khalil, Elsa Bianco, Sara Galignano, Stefano Grossi e Cristina Voghera, assegna il Premio gli Occhiali di Gandhi al film:
Les vies de Thérèse di Sebastien Lifshitz
Con la seguente motivazione:
"Per aver raccontato con sguardo poetico la vita di una donna che testimonia con la sua esistenza il processo di emancipazione del mondo femminile. Per aver narrato come la vecchiaia e la serena accoglienza della morte siano diventate il suo ultimo e definitivo atto politico".

Menzione speciale a:
Wrong Elements di Jonathan Littell
Con la seguente motivazione:
"Per aver illuminato con grande efficacia narrativa i tragici vissuti dei 60.000 bambini-soldato dell’Uganda. Per aver messo in risalto la scelta nonviolenta e la volontà pacificatrice del governo, che, in questo modo, ha creato la possibilità di una rinascita morale e sociale per le giovani vittime-carnefici".

Menzione speciale a:
Avant les rues di Chloè Leriche
Con la seguente motivazione:
"Per aver saputo illustrare come un’iniziale atto di involontaria violenza possa attivare un percorso di crescita personale e di risoluzione dei propri contrasti interiori attraverso la riscoperta delle proprie radici violate da una società bianca omologante".

PREMIO INTERFEDI
La Giuria Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino, e composta da Manuel Disegni (in rappresentanza della Comunità Ebraica), Beppe Valperga (Comitato Interfedi) e Sergio Velluto (Chiesa Valdese) attribuisce la quarta edizione del Premio Interfedi - Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità al film:
Avant les rues di Chloè Leriche
Con la seguente motivazione:
"In una realtà di disagio e di emarginazione, lontana dalla cronaca di tutti giorni, una comunità solidale riesce a sostenere uno dei propri giovani che si trova in una situazione difficile. La minoranza indigena canadese, in cui anche le donne hanno un ruolo importante e non scontato, trova anche nella propria spiritualità la risorsa cui attingere”.

Menzione speciale a:
Spectres Are Haunting Europe di Maia Kourkouta e Niki Giannari
Con la seguente motivazione:
"Per il contenuto di stretta attualità e la forma originale con cui è stato trattato".